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Il segmento testuale I Divisione Garibaldi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 18Entità Multimediali , di cui in selezione 13 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 9Frontespizio ed avvertenze (Monografia/libro

Brano: Collaboratori

tA.AI. Dott. Vando Afdrovandi

Comandante della II Divisione Garibaldi « Lombardia ».

A.Av. Dott. Angelo Aver Pubblicista.

A.Ba. Alfonso Bartolini

Comandante partigiano in Grecia. Segretario nazionale dell’A.N.P.I..

A.Ban. Sen. Arialdo Banfi

Comandante delle formazioni G.L. di Alessandria e Torino. Sottosegretario agli Esteri nel primo governo Moro. Presidente della Federazione internazionale della Resistenza.

tA.Bar. Sen. Anelito Barontini

Commissario politico della VI Zona operativa della Liguria. Presidente dell'A.N.C.R. di La Spezia e membro della Giunta nazionale.

A.Be. Sen. Arnaldo Bera

Comandante partigiano e membro del C.L.N. d[...]

[...]. Presidente dell’A.N.P.I. nazionale. Vicepresidente della Camera dei deputati.

A.Bon. Dott. Alfredo Bonelli

Processato dal T.S.. Confinato. Dirigente d’azienda.

A.Bu. Dott. Alberto Buvoli

Segretario dell’istituto friulano per la storia del movimento di liberazione.

A.Buf. Ada Buffulini

A.Bu. Dell’Esecutivo dell'Associazione nazionale ex deportati politici nf,i campi nazisti.

A.Cal. Albino Calletti

B.Cal. Comandante della I Divisione Garibaldi « F. Varai li » in Valsesia. Membro del Comitato direttivo dell’A.N.P.I. di Novara.

A.Cam. Andrea Carni a

Capitano di fanteria. Comandante delle formazioni « Matteotti » in Piemonte. Dirigente dell’Associazione partigiani « Giacomo Matteotti ».

tA.Can. Annibaie Caneparo

Comandante politico della 11 Zona militare Aosta.

A.Cat. Antonio Cattonar

Esponente antifascista di Trieste.

A.Cì. Dott. Altiero Ciampolini

Assessore alfa Cultura della Provincia di Firenze.

A.C.M. Dott. Angela Carassi Moltini

tA.Col. Sen. Arturo Colombi

Responsabile del Triumvirato insurrezion[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 292

Brano: [...]rono dal versante orobico a quello retico, occupando un ampio territorio che comprendeva Cancano e Livigno (1a Brigata “Stelvio”, con Marelli), Livigno e la zona di Ponte del Diavolo (2a Brigata "Stelvio”), la vai Grosina (Brigata “Mortirolo”). Tutta questa zona resterà quindi sotto controllo partigiano fino alla Liberazione.

Tra la fine del 1943 e l'inizio del

1944 la bassa Valtellina e la Valchiavenna erano diventate zona operativa della I Divisione Garibaldi “Lombardia”, le cui Brigate operanti nelle due valli furono: la 40a “Matteotti”, su tutta la bassa valle fino a Sondrio (esclusa la sponda sinistra idrografica dalla vai Gerola a Colico); la 90a “Zampiero” in Valchiavenna. Sulla sinistra dell’Adda operava invece la 55a Brigata “Rosselli” della II Divisione Garibaldi “Lombardia”, che estendeva la sua competenza sulla vai Varrone e sull’alta Valsassina.

Se la 55a “Rosselli” collegava la bassa Valtellina con il Lecchese, la 90a “Zampiero” agiva in continuità territoriale, e talora operativa, con la 52a Brigata “Clerici” (della I Divisione) dislocata sulla sponda destra del Lario, dal monte Berlingherà a Como. Si delineava così un fronte partigiano a ferro di cavallo, coi due bracci sulle sponde lariane e il centro nelle due valli, mentre

292



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 595

Brano: Sorcinelli, Carlo

l'insurrezione popolare e, dal 26, ebbe inizio la liberazione dei principali centri della valle. I fascisti resistettero solo a Chiavenna, ingaggiando un’aspra battaglia con le forze garibaldine, ma alla sera del 27 dovettero arrendersi anche loro. A Morbegno, sede del Comando della I Divisione Garibaldi, il 28 fu firmato l’atto di resa della colonna tedesca Fallmeyer che il giorno prima era stata intercettata a Dongo (v.), sul Iago di Como, e in mezzo alla quale era stato scoperto Mussolini con il suo seguito di gerarchi. Gli accordi di resa consentirono agli uomini della Fallmeyer di passare in Svizzera, previa consegna immediata del materiale bellico e, al momento di varcare il confine, anche dei mezzi di trasporto. Nel centro valle, elementi della Brigata “Sondrio” occuparono il 26 aprile Chiesa e Torre Santa Maria in Valmalenco. In quello stesso giorno cadde, vittima di un’imboscata in u[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 594

Brano: [...] dai soli garibaldini, anche se in linea teorica si dichiarava aperto alle altre forze partigiane (di fatto la bassa valle si era da tempo collegata in forma unitaria con le due sponde lariane, mentre l'alta valle era collegata con le “Fiamme verdi” della Valcamonica, insieme alle quali formava una sorta di sbarramento sul tratto fortificato TeglioAprica).

Con il nuovo Comando unificato di zona si ebbe una diversa composizione delle forze: la I Divisione Garibaldi, divenuta Divisione “Spluga” e al comando di Gambaruto, comprendeva la 52a Brigata “Clerici”, la 90a Brigata “Zampiero” e la Brigata “Falco”, da formarsi con i partigiani che stavano rientrando dalla Svizzera: vennero inoltre costituite la Divisione “Valtellina” al comando di Vinci, comprendente la Brigata “Rinaldi” (ex 40a) e la Brigata “Mina” (ex 55a e 89a), nonché la Divisione “Grigna” al comando di Aldrovandi per il Lecchese. La Divisione “Spluga” si attestò in Valchiavenna e sulla sponda destra del Lario; la “Valtellina” su entrambi i versanti della bassa valle; la “Grigna” sulla sponda [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 853

Brano: [...]

Alla sua memoria è stata conferita la medaglia d’argento al valor militare.

A.Pa.

Murello, Aeroporto di

Comune di 1.200 abitanti in provincia di Cuneo e sede di un aeroporto militare, durante la Guerra di liberazione Murello vide svolgersi un’im

portante azione a opera di una delle prime formazioni partigiane locali.

Guidato dai fratelli Felice ed Eraldo Burdino il Battaglione « Pisacane » (che avrebbe costituito la base della I Divisione Garibaldi « Leo Lanfranco ») il mattino del

2.12.1943 attaccò l'aeroporto, riuscendo a distruggere al suolo ben 32 apparecchi.

Ecco il racconto dell’episodio, dal rapporto dei protagonisti: « Il 20 settembre 1943 partimmo per Barge dove, dicevano, si era costituita una delle prime bande partigiane. Entrammo in collegamento con il suo comandante, Nicola Barbato (Pompeo Colajanni). Volevamo muoverci immediatamente, fare qualcosa. Ci diede una squadra ciascuno, un nome di battaglia: Balestrieri, e la nuova vita cominciò.

C'erano alcuni automezzi, mancava quasi sempre il carburante. Qualcuno mi di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 818

Brano: [...]ze rilevanti, costrinse i partigiani a ripiegare da valle Po e dalla valle di Luserna, grazie alla sua posizione il Montoso divenne un importante punto di transito, dal quale era possibile controllare i movimenti nemici.

Esauritosi il rastrellamento del marzo, i partigiani della 4a Brigata Garibaldi riordinarono le file e la valle InfernottoMontoso tornò a essere uno dei cardini del loro schieramento.

Nel maggio 1944, quando si costituì la I Divisione Garibaldi, il Montoso divenne base del Comando di Latilla e centro di raccordo fra i reparti operanti dalla valle Po ai confini orientali della vai Pellice, fino alle propaggini di pianura verso Torino.

Nella prima metà di agosto il Montoso era ormai punto di riferimento obbligato nei movimenti delle forze partigiane del settore. Qui si ritrasse, per un periodo di riposo, il Battaglione Arditi della 4a Brigata Garibaldi dopo una lunga serie di azioni e colpi di mano realizzati in pianura. Nei suoi pressi fu sistemato l’autocentro della formazione e si svolse l’intenso traffico delle forze che l'esta[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 809

Brano: [...]ribunale speciale a 8 anni di reclusione. Fu detenuto nelle carceri di Castelfranco Emilia, San Gimignano e Civitavecchia.

Dopo I*8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza, tra gli organizzatori della lotta armata nel Reggiano. Fin dall’inverno 194344 fu protagonista dei principali fatti d’arme della provincia. Divenne comandante di distaccamento, poi della 26a Brigata Garibaldi « Enzo Bagnoli » e infine della I Divisione Garibaldi.

Una sua lettera al Comando Unico in data 21.9.1944, ben rende l’idea delle difficili condizioni nelle quali i partigiani erano costretti a condurre la loro lotta: « Facciamo notare a codesto Comando che della ripartizione della roba dei lanci non siamo rimasti soddisfatti. Gli articoli ricevuti per

i distaccamenti della Brigata sono i seguenti: scarpe paia n. 7, camicie n. 7, pantaloni n. 4, sciarpe n. 7, calze paia n. 18, maglie n. 3, mutande n. 8, coperte n 2 [...]. Tenete presente che la metà degli uomini dei distaccamenti sono scalzi, con pantaloni strappati, senza giacca e mancant[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 473

Brano: [...], assieme alla Brigata « Rolando Besana » operante nella contigua valle Varaita, nella II Divisione Alpina « Giustizia e Libertà ». Comandante

della Brigata « Valle Maira » fu nominato Luigi Ventre (Gigi).

La formazione garibaldina al comando di Revelli entrò invece nella XV Brigata « Saluzzo » come battaglione; commissario politico ne fu nominato Walter Mandelli (Vanni).

Nel settembre 1944 il battaglione si trasformerà in Brigata della I Divisione Garibaldi « Piemonte », la 104a, intitolata al medico Carlo Fissore (Dutur), caduto in azione presso Busca l’11.7.1944 (v. * Fissore, Car

lo », Brigata).

In questo periodo di espansione dell’influenza partigiana nella valle Maira, il Comando « giellista » completò i contatti avviati fin dal febbraio precedente con i maquis del versante francese attiguo per giungere a intese politiche e militari fra il movimento partigiano italiano e quello di Oltralpe. Al Colle Sautron, alla congiunzione della Maira con la valle dell’Ubaye, il 12.5.1944 ebbe luogo il primo incontro tra esponenti del maquis e coma[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 453

Brano: [...]o I'8.9.1943 fu tra i primi organizzatori delle formazioni partigiane in Liguria e in Piemonte. Ispettore del Raggruppamento Divisioni Garibaldi nel Cu

Ìneense, fu catturato in seguito a una delazione e sottoposto alle più crudeli torture. Minacciato di morte se non avesse rivelato le notizie che interessavano il nemico, si rifiutò di tradire i compagni di lotta. Fu allora trucidato insieme con il fratello Ettore, capo di stato maggiore della I Divisione Garibaldi.

Ennio Carando

Carboni, Pietro

Caraviello, Rocco

N. a Torre Annunziata (Napoli) nel 1906, fucilato a Firenze il 19.6.1944; operaio. Comunista e attivo antifascista, fu più volte arrestato durante la dittatura.

Dopo I'8.9.1943 prese parte alla Guèrra di liberazione nazionale, tra gli organizzatori della Resistenza a Firenze. Audace comandante di

G.A.P., fu catturato e fucilato nel giugno 1944.

Carboni, Giacomo

N. a Reggio Emilia il 29.4.1889 da nobile famiglia di origine sarda. Il padre, ufficiale di carriera, era stato mazziniano e volontario dell’esercito piemontese. [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 426

Brano: [...] lotta antifascista. Dopo 1*8 settembre

1943 fu tra i primi organizzatori delle unità partigiane nel Novarese. Entrato nella formazione del capitano Beltrami in valle Strona, combattè tenacemente contro le tendenze all’attesismo e al compromesso, e per impedire la creazione della cosiddetta « zona franca » proposta, su ispirazione nazifascista, dal prefetto e dal vescovo di Novara monsignor Ossola. Nel maggio 1944 fu nominato comandante della I Divisione Garibaldi « Fratelli Varalli » in Valsesia.

Dopo la Liberazione A.C. fu tratto in arresto per alcune settimane dalla polizia militare alleata per ragioni politiche. Nel 1951 venne nuovamente arrestato per aver manifestato contro il Patto Atlantico e, dopo quattro mesi di carcere, fu assolto dal Tribunale militare di Milano. Sempre nel 1951 condusse la lotta sindacale che portò all’occupazione dello stabilimento SIAlMarchetti di Sesto Calende, e dal 1955 dirige nello stesso comune la Cooperativa di produzione e lavoro « Mazzoleni » costituita dagli operai licenziati dallo stabilimento.

È stato per[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine I Divisione Garibaldi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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