Brano: [...] confluirono intorno a Rozdalovice e Bydzov, poco a est di Praga. Dopo la liberaione di Brno, di Olomouc e di parte della Moravia, le forze sovietiche (di cui faceva parte anche il Corpo cecoslovacco comandato dal generale Svoboda) strinsero senza scampo le divisioni germaniche nel centro della Boemia.

I tedeschi cedevano ovunque, meno che in Boemia e, combattendo aspramente si ritirarono senza sbandarsi verso la capitale. Dopo il suicidio di Hitler a Berlino (30 aprile), l’armata del Centro era l’unica che rimanesse al nuovo capo del governo germanico Doenitz, tanto che questi propose di trasferire a Praga la sede del suo governo. Ma la capitale era ormai in rivolta: le prime barricate erano sorte alla periferia e gli automezzi tedeschi venivano attaccati in pieno giorno. Frank, il maggiore esponente nazista a Praga, dissuase Doenitz dal farlo. Non si potrebbe citare un miglior riconoscimento della forza raggiunta dall’insurrezione a Praga e nel circondario.

Con Berlino caduta, Hitler morto, metà della Boemia liberata, l'altezzoso esercito ted[...]

Brano: [...]ettati ai diplomatici dalla diversa prospettiva che la residenza all’estero dava loro sugli avvenimenti internazionali, rispetto al punto di vista che se ne poteva avere in un ambiente dittatoriale, avrebbero potuto essere doppiamente utili, dal momento che Mussolini, dopo aver subito a Locamo (v.) brucianti umiliazioni, non partecipava più a riunioni fuori dei confini. Egli uscì da quell'esilio autoimpostosi soltanto nel 1937, quando si recò da Hitler a Berlino.

Così i diplomatici di carriera, rimasti « au service du fascisme parce que leurs carrières doivent s'en accomoderà [M. Mourin), si trovarono costretti a seguire direttive che non condividevano. Dopo i concorsi speciali del 1927 (destinati a « fascistizzare l’amministrazione degli Esteri », come affermò Dino Grandi (v.) nel presentare alla Camera le due leggi), i vecchi funzionari erano ormai poco più di 150, contro i 200 nuovi venuti. Così che l'Agenzia Stefani, nel dare la notizia il 7.1.1928, poteva concludere: « Ora tutti i quadri sono rinnovati. Le ambasciate e le legazioni sono affid[...]