Il segmento testuale Hermann Goering è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 31Entità Multimediali , di cui in selezione 33 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 150
Brano: [...]o compito consisteva nel ricondurre sul Continente la maggior parte delle truppe tedesche e dei mezzi dislocati in Sicilia. Appariva evidente il disinteresse germanico per il possesso della maggiore isola mediterranea.
Le forze tedesche in Sicilia rimasero perciò di così scarsa entità da renderle incapaci di opporre una seria resistenza aH’imminente sbarco nemico: al 10 luglio esse comprendevano 2 divisioni incomplete (la 15a Divisione e la « Hermann Goering »), nonché i servizi a terra della Luftwaffe, l’aeronautica tedesca.
La 15a Divisione « Panzergrenadier » (granatieri corazzati), praticamente distrutta dai combattimenti affrontati in Tunisia, era stata parzialmente ricostituita in Sicilia su 6 battaglioni di fanteria, 1 gruppo di artiglieria e 65 carri armati. Quanto alla Divisione corazzata « Hermann Goering », giunta sull'isola alla fine di giugno, aveva in tutto
2 battaglioni di fanteria e 100 carri armati, dei quali solo alcune decine di ultimissimo modello (i famosi « Tigre »). Questa divisione era poi stata rinforzata da alcuni battaglioni da fortezza. In totale, al 10 luglio, in Sicilia le forze tedesche sommavano a 28.000 uomini che si ridussero a ben poco dopo un mese di lotta.
Quando poi il successo dello sbarco angloamericano apparve certo, il Quartier generale tedesco inviò in Sicilia reparti di due altre grandi
unità (la 1a Paracadutisti e la 21a « Panzergrenadier ») con il g[...] [...]ivisioni costiere 206a, 213a e dalle Brigate costiere 18a e 19a. Era suo compito difendere la parte orientale dell'isola e particolarmente le zone di Gela, Siracusa, Catania, Messina. La sede del Comando fu stabilita a Piazza Armerina.
Quale riserva di armata funzionava la Divisione « Livorno » il cui capo, generale Chirieleison, aveva scelto come residenza la cittadina di Mazzarino, anch’essa al centro dell’isola.
La Divisione corazzata « Hermann Goering » fu accompagnata in Sicilia dal maresciallo Kesselring, incaricato dal Comando supremo germanico di sorvegliare dal punto di
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 17
Brano: [...]ehrmacht in previsione di un collasso
militare sul fronte meridionale, contemplava il rapido trasferimento di un gruppo di armate agli ordini del maresciallo Rommel nell’Italia settentrionale, per occuparla e farne un baluardo difensivo del Reich.
Al momento del colpo di stato del
25.7.1943, i tedeschi avevano in Italia 8 divisioni, di cui 4 in Sicilia (la 1a paracadutisti, la Divisiohe motorizzata « Siziliep », la Divisione corazzata « Hermann Goering » e la 29a corazzata) ; una divisione di fanteria, la 90a, in Sardegna; la 26a corazzata in Campania; la 16a corazzata nelle Puglie e la 3a granatieri motorizzata in Toscana. Tutte queste unità dipendevano dall’Oberbefehlshaber Sud, alla cui testa era il Feldmaresciallo Kesselring. Esistevano inoltre numerosi gruppi di militari tedeschi e altro personale nazista sparsi in diverse località e in parte con abiti civili, inquadrati in raggruppamenti autonomi con le attribuzioni più diverse: difesa contraerea, protezione di campi d’aviazione, ferrovie, comandi tappa, polizia. Si trattava di una ve[...] [...]momento opportuno, aH’incapsulamento e alla liquidazione delle truppe italiane in territorio nazionale. Il 17 agosto, favorita dall’inerzia del governo e degli alti Comandi italiani, l’operazione « Alarico » era praticamente compiuta. Il dispositivo tedesco in Italia venne pertanto a presentarsi come segue: Oberbefehlshaber Sud (Maresciallo Kesselring): X Armata, comprendente il XIV Corpo corazzato (16a Divisione corazzata, Divisione corazzata « Hermann Goering », 15a Divisione granatieri corazzata, 26a Divisione corazzata, 1a Divisione paracadutisti) e l'XI Corpo (3a Divisione granatieri corazzata, 2a Divisione paracadutisti, 90a Divisione granatieri corazzata in Sardegna). Gruppo di Armate B (Maresciallo Rommel): comprendeva l’LXXXVII Corpo (76a Divisione di fanteria, 94a Divisione di fanteria, 305a Divisione corazzata) ; il LI Corpo (44a Divisione di fanteria; 136a Brigata di montagna, 24a Divisione corazzata, 65a Divisione di fanteria, Divisione corazzata S.S. «Adolf Hitler») ; e il XVI Corpo (71a Divisione di fanteria).
II Gruppo d’armate di[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 584
Brano: [...]ine scritto in proposito. Pare quindi che i massacri abbiano avuto inizio in seguito a un ordine trasmesso verbalmente da Reinhard Heydrich (v.), allora capo dell’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich (R.S.H.A.).
L’espressione “soluzione finale” compare per la prima volta in una lettera del generale delle SS Walter Schellenberg, della R.S.H.A., in data 20.5.1941. Ricompare il 31 luglio dello stesso anno in un ordine scritto impartito da Hermann Goering a Heydrich. Il 20.1.1942, in una conferenza di alti funzionari di vari ministeri, svoltasi nel sobborgo berlinese di Gross Wansee, ne fu discussa e messa a punto l’organizzazione.
Si possono distinguere nella attuazione della “soluzione finale” tre fasi, i cui rispettivi sviluppi furono connessi all'andamento della guerra e dell’occupazione tedesca in Europa: la prima fase fu messa in atto da unità mobili di SS chiamate Einsatzgruppen (v.) che seguivano la Wehrmacht sul fronte di avanzata in U.R.S.S., con l’incarico preciso di uccidere con armi da fuoco tutti gli ebrei rastrellati nel terr[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 428
Brano: [...] riorganizzarono e la guerriglia si affermò in tutto l'arco montano dell’alto Vicentino. Sorsero così intorno a Schio numerose e agguerrite formazioni che operarono ininterrottamente fino alla liberazione della città, avvenuta il 29.4.1945. In quel giorno, al fischio delle sirene delle fabbriche, i battaglioni del Gruppo Divisioni “Garemi” (v.) scesero a Schio e, dopo aspri combattimenti, costrinsero il Comando della Divisione corazzata tedesca “Hermann Goering” a firmare un armistizio: un episodio, a quanto consta, che troverà riscontro soltanto in quello analogo verificatosi a Genova,
Il gruppo del Festaro
Già il 10.9.1943 non meno di settanta antifascisti fra ex detenuti politici e operai partirono da Schio e dai comuni limitrofi per attestarsi in armi nella zona AsteFestaroFormalaita. Di questo gruppo, detto “del Festaro”, fecero sicuramente parte Igino Piva (comandante), Eugenio Piva, Pietro Bressan, Biagio Penazzato, Nello Pegoraro, Alessandro Cogollo, Giuseppe Bortoloso, Antonio Comparin, Valentino Comparin, Antonio Bilie, Pietro Sartor[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 316
Brano: [...]di stanza negli aeroporti siciliani, ma questo dato tecnico era noto anche ai tedeschi, i quali sapevano inoltre che gli Alleati accettavano il combattimento soltanto con la garanzia della protezione aerea.
Le forze tedesche, al comando di Kesselring (v.) erano costituite dal LXXVI Panzerkorps comprendente due Divisioni corazzate (la 26a e la 29a) in Calabria e dal XIV Panzerkorps che a sua volta comprendeva tre Divisioni (la XVI, la XV e la “Hermann Goering”) tra Gaeta e Salerno. Le forze aeree del XI Fliegerkorps erano a Foggia e la I Divisione paracadutisti si trovava in Puglia. Erano vicine anche la 3a Divisione corazzata e la 2a Paracadutisti, ma i combattimenti impegnati per occupare Roma dall’8 al 10 set
tembre impedirono a queste unità tedesche di accorrere verso Salerno.
La strategia tedesca prevedeva una difesa manovrata nel Meridione per guadagnare il tempo necessario a riunire tutte le proprie forze a protezione delle Alpi. L’obiettivo degli Alleati era, per contro, quello di agganciare il maggior numero possibile di forze nemic[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 786
Brano: Processo di Lipsia
Hermann Goering [al centro, di spalle) accusa Dimitrov [sul fondo, a destra) durante il processo di Lipsia
Dimitrov, come « l’uomo che è orgoglioso di aver diretto un'insurrezione rivoluzionaria, che grida in faccia ad ogni borghese che egli lotta contro di lui, che rigetta ogni sentimentalità — quest’uomo è applaudito dai corrispondenti borghesi esteri ».
All’estero era intanto iniziata una vasta campagna di solidarietà antifascista nei confronti di Dimitrov, si era costituita una Commissione internazionale di inchiesta ed era stato pubblicato il cosiddetto « Libro bruno », nel quale erano stati racco[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 785
Brano: [...]ista ». A tal fine, le due prime udienze vennero trasmesse in diretta per radio, ma il 23 settembre, appena cominciò l’interrogatorio di Dimitrov, questi parlò con tale fermezza, smascherando la provocazione, da indurre le autorità a sospendere le trasmissioni.
In effetti, grazie alla vigorosa autodifesa dell’imputato, il processo si trasformò ben presto in un efficace atto di accusa contro il fascismo, ottenendo il risultato di far cadere su Hermann Goering (v.) il sospetto di essere stato l’ispiratore di tutta l’operazione.
Persino un giornale tedesco come la Neue Leipziger Zeitung osservò, a proposito di
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 760
Brano: [...], Demos, Mario.
Stato presente dei feriti: guarigione breve, smistamento sicuro.
2.4.45 Responsabile Brigata comp. Boris ».
In aprile, mentre andava intensificandosi l’attività operativa, le Bri
gate del Gruppo occuparono le posizioni prestabilite dal Comando per far fronte alla ritirata delle truppe tedesche provenienti da oltre Livenza e, al tempo stesso, anche per fronteggiare la 90a Divisione corazzata tedesca e la Divisione SS « Hermann Goering », già stazionanti nella zona.
L’insurrezione ebbe inizio il 26 aprile e si concluse nella notte dell’1 maggio. Durante i combattimenti caddero 22 garibaldini e altri 24 rimasero feriti. Le perdite inflitte al nemico furono di 101 morti, un numero ingente di feriti e 4.234 prigionieri.
Nelle giornate insurrezionali giunse al Gruppo Brigate Garibaldi « Destra Tagliamento » la disposizione di assumere il nome di Divisione Garibaldi « Mario Modotti Tribuno », in onore del primo, valoroso organizzatore partigiano della zona, barbaramente ucciso dai fascisti pochi giorni prima. Con questo n[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 634
Brano: [...]e allo sterro di un pianoro a mezza collina, per montare baracche prefabbricate destinate ad accogliere una fabbrica lontano dai bombardamenti, ma i lavori non furono ultimati per il sopraggiungere deH’Armata Rossa.
L’1.4.1945, giorno di Pasqua, anche qui i sopravvissuti dovettero mettersi in marcia per rientrare a Mauthausen, dove arrivarono dopo molte peripezie.
Steyr/Muenichholz: 2.0003.000 deportati lavoravano alla Steyrwerke
e alla Hermann Goering Werke, per produrre carri armati, motori e altro materiale bellico. La guarnigione era composta da 1 ufficiale, 28 sottufficiali e 135 militari.
La fabbrica nella quale erano impiegati i deportati era stata inaugurata nel 1942 dal nazista Baldur von Schirach in persona.
St. Lambrecht: era la tenuta del castello di Linz. Poche decine di deportati vi furono addetti ai lavori agricoli, agli ordini del comandante Rieken. Improvvisamente, all’inizio del 1943, tutti i deportati furono rimandati a Mauthausen, aggregati alla cosiddetta « Compagnia di disciplina » e fatti morire in pochi giorni.[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 633
Brano: [...]rt: 8090 deportati di Mauthausen furono addetti ai servizi della locale Accademia militare delle S.S..
Linz 123: Alla periferia del capoluogo dell’Oberdonau furono creati tre kommandos di lavoro. I depor
tali e 400 tra sottufficiali e miliuna guarnigione composta da 3 uffitati erano circa 5.000, sorvegliati da ti S.S.. (Si veda anche la voce Linz, C.L.N. di).
Per la maggior parte, i deportati di Linz lavoravano nelle officine belliche « Hermann Goering ». Altri furono addetti a costruire strade e a spalare macerie nella città distrutta dai continui bombardamenti.
Loiblpass: Questo kommando, agli ordini dell’ufficiale S.S. Jacob Winkler, costruì la galleria lunga 1.800 metri che ora unisce l’Austria alla Jugoslavia. Collaboratori del comandante furono le S.S. Walter Brisske, Paul Gruschwitz e Karl Sachse. Il kommando fu evacuato il 7.5.1945.
I circa 1.000 deportati superstiti furono incolonnati e fatti partire verso occidente. Durante la notte molte S.S. fuggirono, alcune travestite con gli abiti zebrati dei deportati.
II giorno suc[...]
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| successivi |
| Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Hermann Goering, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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