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Il segmento testuale Henri de Man è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 100

Brano: Neosocialismo

blicato nel 1928 dal belga Henri de Man.

L'opera di Henri de Man

N. ad Anversa nel 1886, giornalista, già sindacalista rivoluzionario e « marxista di sinistra », con la sua opera De Man rinnegava il suo stesso passato. Egli attuò una revisione del marxismo, condannando la rivoluzione socialista e la dittatura del proletariato. Il libro « Audelà du marxisme » ebbe una certa risonanza nel movimento operaio internazionale, segnatamente in Francia, Germania e Belgio (v.). Grazie alla fama così acquistata, De Man venne nominato segretario della Centrale di educazione operaia belga e poi docente presso l’Accademia del Lavoro di Francoforte sul Meno, in German[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 268

Brano: [...]atico Paul Henri Spaak (1938) di risolvere la situazione finanziaria del paese con nuove imposizioni fiscali e intensificando lo sfruttamento delle colonie, il malcontento delle masse popolari si manifestò nelle elezioni del 1939 che videro, oltre alla liquidazione dei vari raggruppamenti fascisti, una sensibile riduzione di voti anche da parte del Partito operaio belga. Alla morte di Vandervelde (1939) Spaak divenne il capo del Partito operaio; Henri de Man, presidente dei partito stesso, sempre più chiaramente orientato verso Berlino, si preparava al tradimento e al collaborazionismo aperto con i nazisti.

Fuorusciti italiani in Belgio

Dal 1922 allo scoppio della seconda guerra mondiale molti antifascisti italiani trovarono in Belgio ospitalità (salvo i lavoratori comunisti che, appena individuati, venivano generalmente licenziati ed espulsi dal paese). I comunisti costituirono gruppi di lingua italiana in seno al Partito comunista belga ed ebbero anche un loro settimanale (// Riscatto), inizialmente diretto da Melchiorre Vanni (v.) e poi [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 171

Brano: [...]are infine il riformista Gustav Noske (v.) che, designato ministro della Difesa nel 1919, si distinse nella sanguinosa repressione che stroncò il movimento spartachista.

Belgio

In Belgio (v.) i maggiori esponenti del socialismo riformista furono Emile Vandervelde (deputato dal 1894, ministro in vari governi di coalizione) che nel 1937 entrò in conflitto col governo per la posizione di neutralità da questo assunta nella guerra di Spagna, ed Henri de Man, divenuto collaboratore dei nazisti quando questi invasero il paese.

Austria

In Austria (v.) un partito socialdemocratico sorse nel 1867, ma solo nel 1888 (dopo l'unificazione della corrente intransigente con quella moderatariformista) esso si costituì in modo definitivo. Il Partito socialdemocratico austriaco fu sempre influenzato da tendenze revisioniste, con prevalenza della linea “austromarxista” di Victor Adler, padre di Friedrich Adler (v.). L'austromarxismo tendeva a realiz

zare una sintesi tra le posizioni rivoluzionarie e il riformismo tedesco dominante aH’interno della Seco[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 760

Brano: [...]dini e alle classi medie. Nel congresso di Lucerna del 1935 il P.S.S. cancellò quindi dal proprio programma la “dittatura del proletariato” e riconobbe, non senza vive opposizioni interne, il principio della “difesa nazionale”, al fine di poter difendere la democrazia non soltanto contro il fascismo interno, ma eventualmente anche contro quello di fuori. Il congresso approvò inoltre un “Piano di Lavoro”, ispirandosi a quello del socialista belga Henri de Man (v. Neosocialismo). In seguito, elementi progressisti e democratici membri del P.S.S. e dell’U.S.S. creeranno, con

il capo dei fascisti svizzeri, colonnello Fonjaikiz. inaligara i:\ nuova sede milanese dei Fasci svizzeri in Italia

Il capo dei fascisti svizzeri a Milano mel 1934. Dalla Illustrazione Italiana del 21.10.1934

760

IL



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 27

Brano: [...]. La sua collaborazione fu accettata dal prestigioso quotidiano “Le Monde”, allora diretto da Henri Barbusse, ed egli prese a scrivere anche sul socialista “Populaire”. Nel 1936 prese la cittadinanza francese, ma intensificò i rapporti con gli esuli italiani socialisti e “giellisti”. Favorevole al Fronte popolare, divenne sempre più anticomunista, rivedendo anche posizioni e strategie del socialismo alla luce delle teorie neoriformiste del belga Henri de Man (v. Neosocialismo), fino a cadere su posizioni filofasciste.

Dopo l’occupazione tedesca della Francia collaborò con il governo di Vichy come commentatore politico

radiofonico e fu editorialista del giornale “L’Effort” dei cosiddetti collaborazionisti riformisti. A quel punto gli stessi dirigenti della S.F.

1,0. lo tacciarono di traditore e lo denunciarono alla Resistenza perché fosse fisicamente eliminato, ma al termine del conflitto Tasca riuscirà a provare dì aver collaborato con un nucleo antifascista clandestino francobelga e, per questo suo contributo alla lotta di liberazione, [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Henri de Man, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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