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Il segmento testuale Heinrich Himmler è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 15Entità Multimediali , di cui in selezione 11 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 642

Brano: [...]rotagoniste nella lotta contro i partigiani, nel corso della quale vennero da loro uccise centinaia di migliaia di persone inermi, sia e soprattutto nei territori orientali, dove la brutalità delle Einsatzgruppen (v.) potè esplicarsi al massimo, sia nei paesi occidentali, fra cui l’Italia, per la quale basta ricordare emblematicamente i nomi di Marzabotto (v.), delle Fosse Ardeatine (v.) e di Sant'Anna di Stazzema (v.).

La vicenda delle SS di Heinrich Himmler è emblematica di una casta formatasi sulla base di una ideologia fortemente radicata e assolutizzante, che ha impiegato ogni mezzo per mettere in atto tale ideologia, senza alcuna remora di tipo culturale e morale: le SS rappresentano nel nostro secolo l’esempio forse più macroscopico del “primato deirideologia”.

Bibliografia essenziale: K.D. Braker, Die deutsche Diktatur, KoelnBerlin 1969, trad. it. La dittatura tedesca, Bologna 1983; E. Kogon, Der SSStaat, Munchen 1977 (ottava ediz.);

E. Calie, Himmler et son empire, Paris 1965, trad. it. Himmler e il suo impero, Milano

1971; L. Po[...]

[...] del “primato deirideologia”.

Bibliografia essenziale: K.D. Braker, Die deutsche Diktatur, KoelnBerlin 1969, trad. it. La dittatura tedesca, Bologna 1983; E. Kogon, Der SSStaat, Munchen 1977 (ottava ediz.);

E. Calie, Himmler et son empire, Paris 1965, trad. it. Himmler e il suo impero, Milano

1971; L. Poliakov, Le Ili Reich et les Juifs, Paris 1951, trad. it. Il nazismo e lo sterminio degli ebrei, Torino 1977 (quinta ediz.); B.F. Smith, Heinrich Himmler: a nazi in thè Making, Stanford, 1971; H. Arendt, Eichmann in Jerusalem, London 1963, trad. it. La banalità del male, Milano 1964; R. Hoess, Kommandant in Auschwitz, Stuttgart 1958, trad. it. Comandante ad Auschwitz, Torino 1985 (sec. ediz.); G.L. Mosse, Toward thè Final Solution, New York 1978, trad. it. Il razzismo in Europa dalle origini all’olocausto, RomaBari 1980; G.H. Stein, The WaffenSS, Ithaca 1984; I. Kershaw, Antisemitismus und Volksmeinung, in “Bayern in der NSZeit”, voi. Il, Munchen, 1979, pp. 281348.

G.Cor.

SS Italiane

Come in altri paesi occupati, all’indomani dell’8.9[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 1

Brano: [...] svolgevano le cose nel campo fece rabbrividire il mondo. A quella stessa epoca l’altro dirigente comunista internato Fritz Dressel fu trovato (annunciò il comunicato delle S.S.) « morto con le vene tagliate ».

Dopo la « notte dei lunghi coltelli » del 30.6.1934, che vide la sanguinosa purga nazista contro Roehm e i suoi accoliti, numerosi membri delle S.A. furono internati a Dachau e qui fucilati. Da quel momento il campo passò nelle mani di Heinrich Himmler (v.), allora capo della polizia di Monaco, nonché delle S.S. Himmler adibì alla custodia degli internati i reparti delle cosiddette « Teste di morto » (Totenkopfverbànde),

fanatiche unità S.S. che avevano come insegna un teschio. All'arrivo delle S.S. corrispose un salto qualitativo nel regime del campo.

Il primo comandante di Dachau fu Theodor Eicke che tra l’altro elaborò anche il duro regolamento disciplinare del campo (1.11.1933), poi adottato (con la promozione di Eicke a ispettore generale) in tutti gli altri lager tedeschi.

Nel 1936, quando Hitler chiamò il popolo tedesco a vo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 429

Brano: [...]es, escludendo così gli U.S.A. dalla neonata Società delle Nazioni. L’ondata conservatrice nel 1920 indusse alle dimissioni Wilson (già in precarie condizioni di salute) e favorì l'avvento alla Casa Bianca del repubblicano Harding.

GI.Fr.

Wolff, Karl

N. a Darmstadt (Germania) il 13.5. 1900, m. a Rosenheim (Germania) il 15.7.1984; ufficiale tedesco. Nazista della prima ora, nel 1931 si arruolò nelle SS (v.) e nel 1933 divenne aiutante di Heinrich Himmler (v.). Nel 1936 fu nominato capo di stato maggiore delle SS e, nel 1939, ricevette l’incarico di tenere i collegamenti fra Himmler e lo stato maggiore di Hitler, che lo ebbe fra i suoi prediletti collaboratori.

Il Fuhrer, giocando sul nome, chiamava l’aitante ufficiale nazista: ■ Il mio lupacchiotto » (Wo//=lupo).

Nel 1943 venne inviato in Italia come capo della Gestapo (v.) e comandante delle SS. Di fatto, fu la massima autorità nazista durante tutto il periodo dell’occupazione, divenendo dal 20.7.1944 anche comandante del retrofronte.

Abile doppiogiochista

Confermando le sue qual[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 513

Brano: [...]

Sicherheitsdienst

S.D.. Servizio di spionaggio e di polizia segreta del Partito nazionalsocialista.

Creato neH’immediata vigilia dell’avvento al potere di Hitler, questo apparato poliziesco fu al centro di molte delle trame e provocazioni che accompagnarono la politica sempre più avventurosa e radicale del regime hitleriano, sia all’interno che all’estero.

L’importanza del servizio che dipendeva direttamente dal Reichsfuhrer delle SS Heinrich Himmler (v.) fu strettamente legata alla personalità preminente del suo capo assoluto, Reinhard Heydrich (v.) che fece del S.D. un perno del sistema terroristicorepressivo nazista, strumento della repressione radicale dei resti del potente e ben organizzato movimento operaio tedesco. Dopo il blitz del 2.5.1933, che mise fuori gioco i potenti sindacati e il Partito socialdemocratico, il S.D. si fece promotore della repressione di ogni forma di dissidio politico o anche culturale all'interno della Germania, distinguendosi nella lotta contro le chiese, che erano piuttosto restie (almeno alla base) a sce[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 655

Brano: [...]rivo di qualsiasi infrastruttura, dove gli ebrei, provenienti dalle città e storicamente estranei aH'agricoltura, non potevano ovviamente adattarsi.

Pohl, Oswald

M. a Landsberg am Lech (Baviera)

I’8.6.1950; ufficiale della Marina tedesca, poi generale delle SS. Direttore del Wirtschaftsverwah tungsHauptamt (W.V.H.A., Ufficio superiore economico e amministrativo delle SS), quindi collaboratore strettissimo del comandante supremo delle SS Heinrich Himmler, nel 1936, quando lo Stato si assunse ufficialmente le spese per il mantenimento dei campi di deportazione (v.), Pohl ebbe il compito di trattare con gli addetti del ministero delle Finanze del Terzo Reich il re» lativo fabbisogno finanziario.

I campi di lavoro

Con la graduale trasformazione dei lager da luoghi di « rieducazione » punitiva dei « nemici del Reich » in campi di lavoro forzato (data la crescente necessità di forza lavoro determinata dal piano quadriennale dell’economia autarchica), l’importanza di Oswald Pohl aumentò. In altri termini, Pohl colse l’occasione fornita dai pr[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 501

Brano: [...] 14.7.1976; colonnel

lo delle S.S..

Definito da Simon Wiesenthal « l’Eichmann numero due », il 19.9.

1943 Peiper fu responsabile della prima feroce rappresaglia nazista nell'Italia occupata: l'eccidio di Boves (v.).

Entrato a diciotto anni tra i cadetti delle S.S., fece rapida carriera: a ventun anni era tenente e a venticinque ufficiale di collegamento delle Waffen S.S., come aiutante nello stato maggiore del Reichsfuhrer delle S.S. Heinrich Himmler. Promosso capitano, partecipò alle campagne di Polonia e di Francia, guadagnandosi per i suoi « meriti » le Croci di ferro di l e di 11 classe.

Il massacro di Boves

Della sua presenza in Italia come maggiore delle S.S. PanzerDivision si ha notizia a partire dal 19.9.1943. Quel giorno l’ufficiale nazista aveva diretto un attacco contro la formazione partigiana di Ignazio Vian, da poco attestatasi sulle pendici del monte Bisalta nei pressi di Boves. Essendo stati catturati dai partigiani due militari tedeschi, Peiper contattò il parroco don Giuseppe Bernardi e un piccolo industriale del p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 18

Brano: [...]la definitiva caduta in disgrazia della Wehrmacht, gravemente compromessa in quella vicenda. Ma avvicinandosi la sconfitta e ormai incapace di offrire una soluzione politica, Hitler, convinto che le alternative fossero solo di vittoria totale o di sconfitta totale, accarezzò l’idea di sottrarsi con il suicidio al giudizio dei vincitori e dello stesso popolo tedesco.

Destituiti e sconfessati due tra i suoi più fedeli e indispensabili sostegni, Heinrich Himmler ed Hermann Gòring, i quali avevano compiuto un estremo tentativo di indurre le potenze occidentali alla pace separata, nella notte tra il 28 e il 29.4.1945, dopo aver celebrato le nozze con Èva Braun, Hitler comunicò agli ultimi superstiti nel bunker della cancelleria nella Berlino

Il cadavere carbonizzato di Hitler come fu trovato dai sovietici ai primi di maggio del 1944

assediata dall’Armata Rossa [Martin Bormann, Paul Joseph Goebbels e pochi altri) l’intenzione di suicidarsi (v. Berlino, Caduta di). Dettò quindi il suo testamento politico contenente un ultimo appello ai tedeschi per[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 541

Brano: [...]ionale, è stata eletta alla Camera nella seconda legislatura repubblicana (1953), rieletta nella quarta (1963) e nella quinta (1968), per le liste del P.C.I..

Gestapo

Geheime staatliche Polizei (Polizia segreta di Stato). Organo poliziesco del regime nazista, ufficialmente nato in Prussia il 26.4.1933, per iniziativa di Hermann Goering (v.), al posto della vecchia polizia politica prussiana. Già nell’autunno 1931, a Waltrudering (Baviera), Heinrich Himmler (v.) e Reinhard Heydrich (v.) avevano gettato le basi del cosiddetto Sicherheitsdienst (Servizio di sicurezza), destinato a sorvegliare la vita privata degli stessi appartenenti ai quadri del nazismo e a raccogliere informazioni da usare come elementi di ricatto nei confronti degli avversari politici.



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 502

Brano: [...]hi e degli altri popoli slavi, ai quali doveva essere negata persino la facoltà di istruirsi regolarmente. Òuanto agli ebrei, il programma nazista prevedeva semplicemente la loro immediata e totale eliminazione fisica, attraverso quella « soluzione finale » consistente nella uccisione di qualsiasi uomo, donna, bambino di origine ebraica.

Una testimonianza significativa del piano di distruzione dei popoli dell'Est è fornita da . un discorso di Heinrich Himmler, il capo



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 118

Brano: [...]ravitare piuttosto verso l’Italia fascista e cattolica, Dollfuss fu ucciso il 25.7.1934 nel corso di un putsch tentato da elementi nazisti.

Alla sua morte lasciò l’Austria gravemente lacerata dalla guerra civile e dalla dittatura, e in preda alle lotte di influenza tra Italia e Germania sulle quali, di lì a qualche anno, si sarebbero decise le sorti dell’indipendenza del paese.

E. Co.

Dollmann, Eugenio

Ufficiale delle S.S.. Agente di Heinrich Himmler (v.), operò in Italia dal 1937 al 1945, addetto di polizia


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Heinrich Himmler, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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