Brano: [...]on fosse già qualche cosa di concreto nella vita politica italiana ». Il primo numero, datato 1.7.1930, enunciava
1 propositi dell’A.N. nei seguenti termini: « Guai a lasciare ai sovversivi il monopolio della lotta contro il fascismo! Non solo si rischia che al momento della inevitabile crisi non vi siano di pronti che loro, ma si finisce col lasciare identificare, nell'opinione pubblica, antifascismo con comuniSmo, col risultato che chiunque ha interessi da difendere preferirà, in ultima analisi, rassegnarsi al fascismo. Tocca invece agli uomini d’ordine di determinare la crisi del fascismo e salvare così l’Italia anche dalla minaccia contraria ».
Il secondo numero, datato 15.7.1930, precisava la posizione politica dell’A.N. nei confronti della Chiesa e della monarchia, le quali non dovevano essere né avversate né accomunate al fascismo, ma sulle quali occorreva invece fare leva, staccandole dal fascismo e dando loro garanzie per il domani. Sottolineando la grande forza rappresentata dai due istituti, si affermava: « Se finora ha[...]
[...]o e salvare così l’Italia anche dalla minaccia contraria ».
Il secondo numero, datato 15.7.1930, precisava la posizione politica dell’A.N. nei confronti della Chiesa e della monarchia, le quali non dovevano essere né avversate né accomunate al fascismo, ma sulle quali occorreva invece fare leva, staccandole dal fascismo e dando loro garanzie per il domani. Sottolineando la grande forza rappresentata dai due istituti, si affermava: « Se finora hanno, l’uno subito e l’altro utilizzato il fascismo per quel che, a torto e a ragione, è parso loro il bene della monarchia e della Chiesa, tocca a noi capovolgere e non già consolidare quel gioco di interessi, di speranze e di timori, che han fin qui determinato la loro condotta ».
Le « circolari » venivano periodicamente diffuse col sistema della « catena ». Ogni destinatario, anello della catena, era esplicitamente invitato a riprodurne 6 copie e quindi spedirle ad altrettante persone, sempre le stesse, tra le quali almeno 2 scelte tra i fascisti.
Il movimento, visto con favore da Benedetto Croce, ebbe contatti con elementi delI’Azione Cattolica, con P. Enrico Rosa S.J., direttore di « Civiltà Cattolica », con Guido De Ruggiero e altri di « Giustizia e Libertà ». Questi ultimi, pur mantenendo con il suddetto movimento rap[...]
[...] diffusi 10 numeri di A.N.; l’undicesimo era in bozze.
Deferiti al Tribunale Speciale, il 22.12.1930, vennero condannati: Mario Vinciguerra e Renzo Renzi, a
15 anni di reclusione ciascuno; Umberto Gel metti, a 3 anni. Coimputati nello stesso processo, furono invece assolti Augusto Benedetti, Narciso Marchi, Olga Tentori e Liliana Vernon.
Alleg, Henri
Giornalista, combattente della rivoluzione algerina, direttore di Alger Républicain, H.A. è particolarmente noto per essere l’autore del libro La question (opera tradotta nel 1958, sotto il titolo La Tortura, anche in Italia), che nel 1959 gli ha valso il Premio Omegna per la Resistenza, quale esemplare testimonianza autobiografica sull’uso della tortura da parte dei paras francesi in Algeria (v.). Dopo sei mesi di attività clandestina, H.A. venne arrestato, il 12.6.1957, dai paracadutisti della X D.P. e rinchiuso a El Biar, alla periferia di Algeri. Nel libro, scritto immediatamente dopo, vengono raccontate le penose vicende dell’autore, durante un mese di prigionia, di interrogatori e di torture (da quelle basate suH’impiego della corrente elettrica alle più crudeli ustioni), conclusosi infine col trasferimento in campo di concentramento.
Il coraggioso libro di Alleg si è iscrìtto, a buona ragione, tra le grandi testimonianze della Resistenza europea al fascismo. Jean Paul Sartre apre la sua introduzione a « La question » sc[...]