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Il segmento testuale Guerra per bande è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 9Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 699

Brano: [...]ario, il prestigioso capo guerrigliero fa tre affermazioni teoriche generali (si veda la voce su Guevara, anche per quel che riguarda il valore della sua polemica e delle sue teorizzazioni nello stato di crisi della sinistra latinoamericana, e l'esperienza tragicamente pagata di persona nella guerriglia boliviana, in cui tentò di applicare la sua teorizzazione).

La prima indica nel foco guerrigliero il motore del processo rivoluzionario. In « Guerra per bande », Guevara ammette che è necessaria l’esistenza « di un minimo di condizioni tali da rendere realizzabile l’insediamento e il consolidamento del primo focolaio di rivolta » e che le condizioni dello sviluppo di un processo rivoluzionario non dipendono tutte « dall’impulso ricevuto dal focolaio guerrigliero »; ma successivamente egli verrà sempre di più sottolineando il momento soggettivo della presenza del gruppo guerrigliero al di fuori di ogni condizione oggettiva.

La sua seconda affermazione è che la guerriglia sostituisce l’organizzazione politica, il movimento organizzato delle masse,[...]

[...]a. Su questo piano, la figura del guerrigliero come tale, ossia come combattente in armi, è perciò immediatamente fatto politico e ideologico. La sua terza affermazione riguarda la localizzazione della guerriglia nella campagna. Guevara, a differenza di fìégis Debray, come vedremo subito, non contrappone la città alla campagna e non sottovaluta la lotta urbana, ma ne motiva le difficoltà con la facilità della repressione (esperienza cubana). In «Guerra per bande » si ritrova con chiarezza il concetto della coscienza rivoluzionaria portata dalla città nella campagna, data l’immaturità politica deN’ambiente contadino. Così come si ritrova un’attenta ricostruzione della crescita della coscienza del guerrigliero quando stabilisce un rapporto pratico con l’ambiente sociale che lo circonda.

Nota assai acutamente Sergio de Santis, in un saggio su Guerriglia e rivoluzione nel pensiero del Che, che dal « contesto dell’opera di Guevara emerge senza ombra di dubbio che la maturazione politica del movimento è il risultato di un lento processo di compenetrazio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 231

Brano: [...]raggruppava da 100 fino a 250300 uomini. Le formazioni partigiane ispirate da altre correnti politiche (« Giustizia e Libertà », « Matteotti », « Fiamme verdi », « Autonome ») finirono per adottare la stessa terminologia, e questa fu infine generalizzata dal Comando generale del Corpo volontari della libertà al momento delTunificazione di tutte le formazioni.

Per quanto riguarda la tattica e la strategia delle bande partigiane si veda la voce Guerra per bande.

Bande slave

Denominazione con la quale vennero indicate, nel corso della Guerra di liberazione nazionale, alcune formazioni partigiane operanti in Umbria, nella zona compresa fra Terni, Monteleone di Spoleto, Norcia, Visso, Monte Cavallo, Colfiorito e Foligno, e formate da montenegrini, croati, sloveni.

Dopo I'8.9.1943, alcune centinaia di confinati sloveni e di prigionieri di guerra jugoslavi, oltre a un certo numero di sovietici, fuggiti dai campi di concentramento di Anghiari (v.), di Campello sul Clitumno, Colfiorito e Spoleto, si unirono ai partigiani italiani, lottando poi con[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 667

Brano: [...]oso teorico della guerra, il conte von Clausewitz, partendo dal presupposto che la guerriglia è appunto una forma particolare di guerra con la quale la popolazione civile si contrappone a un esercito regolare, ne ha giustamente individuato l’elemento fondamentale da un punto di vista storico e politico, ignorando il quale ogni considerazione sul piano militare « viene ad essere inefficace ». Il carattere popolare e nazionale della guerriglia (v. Guerra per bande) ha infatti sempre costituito un momento determinante per il suo successo: così ha dimostrato la resistenza armata al nazifascismo in tutta Europa durante la seconda guerra mondiale e così confermano le guerre di liberazione nazionale che nel secondo dopoguerra hanno portato alla costituzione di Stati indipendenti in Algeria, a Cuba, nel Kenia; e quelle ancora in corso nel Vietnam, nel Congo, in Guatemala, Venezuela, Columbia e in diversi altri paesi. Già intorno al 1850 von Clausewitz aveva osservato che la guerra non costituisce un’attività autonoma, ma nasce da una determinata situazione p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 698

Brano: [...]o, la guerriglia diventa sussidiaria, anche se non meno importante, alia strategia della « controffensiva ».

La guerriglia cubana

Un'esperienza profondamente diversa da quelle sin qui viste è fatta invece dalla rivoluzione di Cuba (v.), da cui emergono una diversa visione e sperimentazione tattica e strategica della guerriglia che offrono alla nostra attenzione motivi di riflessione teorica, aperta del resto da Ernesto Guevara (v.) nel suo Guerra per bande e nei saggi (Cuba: un caso eccezionale o avanguardia della lotta contro il colonialismo? e Guerra de guerrillas: un metodo).

Le caratteristiche generali dello sviluppo rivoluzionario a Cuba costituiscono lo sfondo storico e il contesto politico che conferiscono alla guerriglia cubana il suo carattere di originalità.

Limitandoci ad analizzare qui il quadro teorico fornito da Guevara sulla base dell’esperienza cubana, si parte dalla considerazione che « la guerra obbedisce a una determinata serie di leggi scientifiche contro le quali non si può andare senza sconfitta. Anche la guerriglia [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 703

Brano: [...]ntro i governi reazionari e contro gli Stati Uniti) e la inadeguatezza, non tanto dei mezzi tecnici, quanto della strumentazione politica: ossia il prevalere di un momento assolutamente e solo volontaristico a sostituire quel lungo lavoro di saldatura tra

La salma di Ernesto Guevara (Vallegrande, Bolivia, 10.10. 1967)

avanguardie rivoluzionarie e movimento reale delle masse che pure lo stesso Guevara aveva posto come centrale nel suo libro Guerra per bande. In altre parole, si rimane colpiti dal contrasto tra un’analisi che conosce la struttura delle economie, la relazione e i conflitti di una società, Il livello della coscienza delle classi, e la realtà di un’azione (l’ultima della sua vita) che prescinde da tuttociò.

La portata di questa contraddizione indica però qualcosa che non è riferibile al temperamento dell'uomo Guevara. È una contraddizione che registra un problema ancora insoluto e non risolto né da lui fino alla sua morte né da altre forze rivoluzionarie latinoamericane. È una contraddizione che indica una ricerca ancora aperta, [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Guerra per bande, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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