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Il segmento testuale Guardia Nazionale è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 12Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 36

Brano: [...]dale civile di Imola) e dal geometra Nullo Gardelli.

Tale comitato rivendicò la fine immediata della guerra, il ripristino di tutte le libertà civili e politiche, la liberazione immediata di tutti i detenuti politici, la costituzione di un governo di unità nazionale e indisse una grande manifestazione popolare per il giorno 27 luglio, a cui parteciparono oltre 10.000 persone. Nei giorni successivi fu costituita per iniziativa dei comunisti la Guardia Nazionale, organizzazione giovanile a carattere militare, cui si affidava il compito di sollevare il popolo contro la prevedibile oppressione tedesca.

La Guerra di liberazione

Subito dopo l’8.9.1943 il comitato dei partiti antifascisti si trasformò, modificando la sua composizione per accogliere alcuni di coloro che erano tornati dal confino o dal carcere, fra cui Ezio Serantoni, nominato poi presidente del Comitato di liberazione nazionale della zona imolese, che divenne l’organismo di direzione della lotta patriottica.

Fu subito iniziato il lavoro di recupero delle armi abbandonate dall’eser[...]

[...]che erano tornati dal confino o dal carcere, fra cui Ezio Serantoni, nominato poi presidente del Comitato di liberazione nazionale della zona imolese, che divenne l’organismo di direzione della lotta patriottica.

Fu subito iniziato il lavoro di recupero delle armi abbandonate dall’esercito italiano in disfacimento, dando avvio alla formazione dei primi nuclei di resistenza armata, li 18.9.1943 un gruppo di 6 giovani imolesi, già aderenti alla Guardia Nazionale, partì per raggiungere le formazioni partigiane operanti in Istria, dove 4 di loro (Ugo ed Ercole Giovannini, F. Sangiorgi e Oliano Landi) morirono poi in combattimento. Quasi contemporaneamente, alcuni altri giovani militanti della Guardia Nazionale, guidati da Franco Franchini costituirono il

I Gruppo di azione patriottica (G.A.P.) che il 4.11.1943 eseguì una delle prime azioni gappiste della Resistenza italiana, sopprimendo l’ufficiale della Milizia Baroni, comandante della 68a Legione.

I colpi inferti dai Gap imolesi ai fascisti e ai tedeschi furono numerosi e di eccezionale efficacia, tanto che un particolare dispiegamento di forze fu messo in atto per stroncarne l’azione. Individuati e arrestati alcuni dei più attivi componenti del gruppo, il Gap dovette momentaneamente sospendere le sue azioni in città.

II Franchini, dopo [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 685

Brano: [...] della

III Legione, fu attivissimo e diede un prezioso contributo al C.L.N.. Il 25 aprile, nella capitale lombarda, un'unità di 407 finanzieri disarmò la polizia ausiliaria e le caserme dei militi fascisti, occupò i principali centri dell’organizzazione e della propaganda fascista, s’inserì in pie

no nella lotta. Anche nella cattura di Mussolini ebbero parte attiva e determinante alcuni finanzieri garibaldini della 52a Brigata.

A.Ba.

Guardia nazionale

Corpo militare composto da semplici cittadini e mobilitato in situazioni di emergenza, generalmente in servizio di ordine pubblico. Negli Stati Uniti è un corpo di chiara impronta reazionaria. Le origini storiche della Guardia nazionale sono elette. Essa fu creata per la prima volta in Francia l'8.7.1789, su proposta di Mirabeau, allorquando si profilò su Parigi la minaccia di un colpo di stato contro l'Assemblea, da parte della Corte e dei monarchici. Inizialmente fu posta alle dipendenze delle autorità civili e, in seguito, di quelle militari. Sciolta nel 1827, durante la Restaurazione, fu poi ricostituita e nuovamente dissolta (gennaio 1855), quindi riorganizzata, per breve tempo, nel 1870.

In Italia la Guardia Nazionale fu istituita per la prima volta a Bologna il 6.7.1796. Assunse una certa importanza nell’Italia Cen[...]

[...]la prima volta in Francia l'8.7.1789, su proposta di Mirabeau, allorquando si profilò su Parigi la minaccia di un colpo di stato contro l'Assemblea, da parte della Corte e dei monarchici. Inizialmente fu posta alle dipendenze delle autorità civili e, in seguito, di quelle militari. Sciolta nel 1827, durante la Restaurazione, fu poi ricostituita e nuovamente dissolta (gennaio 1855), quindi riorganizzata, per breve tempo, nel 1870.

In Italia la Guardia Nazionale fu istituita per la prima volta a Bologna il 6.7.1796. Assunse una certa importanza nell’Italia Centrale durante i moti del 1831 (si chiamava Guardia civica nello Stato pontificio e Guardia urbana in Toscana). Nel luglio 1847 essa venne organizzata a Roma, in Romagna, in Toscana, a Napoli e, nel 1848, in Piemonte, in Lombardia e nel Veneto. Battaglioni della Guardia nazionale parteciparono alle campagne per l’unità d’Italia del 1859, 1860 e 1866, nonché a operazioni contro il « brigantaggio » nel Meridione (186265). Dopo il 1870 in Italia non se ne parlò più.

Nella Resistenza milanese

Alla vigilia dell’8.9.1943, ricollegandosi alle nobili reminiscenze risorgimentali, in alcune città del Nord e specialmente a Milano fu lanciata l’idea di costituire una Guardia nazionale per difendere la patria dall’invasore tedesco; ma il rifiuto, da parte dei generali comandanti le varie piazze militari, di distribuire armi alla popolazione civile, rese vano ogni tentativo in tal senso. Per tre giorni, dal 9 a II ’ 11 settembre, il Comando milanese della costituita Guardia nazionale rimase insediato in un palazzo al n° 43 di via Manzoni. Tra i più ferventi organizzatori ne erano Gerolamo Li Causi (v.), Giovanni Grilli, Francesco Scotti, Luigi G aspa rotto (v.) e

suo figlio Poi do, Alfredo Pi zzo ni e Alberto Damiani. Prima di sciogliersi, il Comitato postosi alla testa del movimento fece appena in tempo a lanciare un manifesto rivolto ai militari sbandati e a tutti i cittadini perché accorressero alle armi nelle file della Guardia nazionale. Poi, con l’occupazione tedesca, di Guardia nazionale non si parlò più, né a Milano né altrove. Altre concezioni, altri simboli e[...]

[...]mase insediato in un palazzo al n° 43 di via Manzoni. Tra i più ferventi organizzatori ne erano Gerolamo Li Causi (v.), Giovanni Grilli, Francesco Scotti, Luigi G aspa rotto (v.) e

suo figlio Poi do, Alfredo Pi zzo ni e Alberto Damiani. Prima di sciogliersi, il Comitato postosi alla testa del movimento fece appena in tempo a lanciare un manifesto rivolto ai militari sbandati e a tutti i cittadini perché accorressero alle armi nelle file della Guardia nazionale. Poi, con l’occupazione tedesca, di Guardia nazionale non si parlò più, né a Milano né altrove. Altre concezioni, altri simboli e altri nomi, da Garibaldi a Mazzini, da Gramsci a Rosselli e a Matteotti, ispirarono i combattenti partigiani e la Guerra di liberazione.

Bibliografia: A. Andreozzi, Deila guardia nazionale in Toscana, Firenze, 1847; G. Molli, Manuale del milite nazionale, ossia il codice della Guardia Nazionale, Milano, 1865:

F. Scotti, La Resistenza in Lombardia, Milano, 1965; G. Grilli, Due generazioni, Roma, 1953.

Guardia regia

Regia guardia per la pubblica sicurezza. Fu creata in Italia nel 1919, con un decreto reale che sopprimeva contemporaneamente il vecchio corpo delle Guardie di città. Formato da militari e ufficiali provenienti dall'esercito e dalla marina, dalle ex Guardie di città e da ufficiali in congedo, il nuovo corpo contava 377 ufficiali e 25.000 fra sottufficiali e militari di truppa, ma in realtà gli effettivi andarono rapidamente aumentando fino a raggiungere i 35.000 u[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 533

Brano: [...]tervenuto tra le forze acquartierate nella caserma locale.

I tedeschi occuparono Pesaro il 13 settembre e, da quel momento, il Fronte passò nella clandestinità. Il

4 ottobre, dopo un breve periodo di stasi, si trasformò in Comitato di liberazione nazionale, composto da Armando Lugli (azionista), Giùlio Coli (democratico cristiano), Renato Fastiggi (comunista) e Cesare del Vecchio (socialista).

Nella stessa data venne anche costituita la Guardia Nazionale. Incaricato dal C.L.N., Ottavio Ricci [Nicola Antonini) con l'aiuto di Pompilio Fastiggi (v.) e Alfredo Arceci [Giorgio), iniziò l’opera di inquadramento delle forze della Resistenza sul piano provinciale.

Nel novembre la Guardia Nazionale si trasformò in Brigata Garibaldi « Pesaro » e, nello stesso tempo, furono costituiti alcuni G.A.P* che agirono poi quasi esclusivamente con azioni di disturbo e sabotaggio in città e nei dintorni Ma nel giro di qualche settimana venne ricostituito a Pesaro anche un simulacro di organizzazione fascista e, all’inizio di ottobre, uscì

il primo numero del foglio Repubblica (« Organo dei Combattenti e dei Lavoratori ») che annunciò la costituzione del fascio repubblicano della provincia.

533



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 64

Brano: [...]i fino alla liberazione di Bologna.

Per il contributo dato alla Resistenza è stato decorato di medaglia d'argento al valor militare.

Tiraboschi, Amato Vittorio

Primo. N. a Torino di Sangro il 4.2. 1889, m. ad Ancona il 4.1.1948; impiegato.

Antifascista, agli inizi del 1943 aderì al movimento “Italia Libera” (Partito d’Azione). Dopo l’8 settembre lasciò la ditta edile presso cui lavorava e, d’intesa con il C.L.N. di Jesi, organizzò la Guardia Nazionale. Con Alfredo Ponzetti e Bruno Serrani fu tra gli organizzatori della lotta armata nella Vallesina. Il 4.1.1945, nel corso di una riunione del C.L.N. di Ancona, a Castelferretti con la partecipazione di una Missione dal Sud, fu. nominato vicecomandante di brigata su proposta del comunista Gino Tommasi (v.). Dopo l’arresto di quest’ultimo (8 febbraio) gli suben

trò nel comando della formazione, più tardi promossa a Divisione. L’accentuarsi successivo dei contrasti in seno al C.L.N. anconetanoregionale tra le due principali componenti, la comunista e l'azionista (che si muoveva localmente in [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 162

Brano: [...]ella ditta edile dei compagni Pierangeli e Cangiotti. Nel 1932 svolse attività clandestina nella cellula comunista di Pesaro, ma in seguito agli arresti avvenuti in questa città nel 1933 e nel 1936 si trasferì a Sanremo.

Mentre lavorava in Liguria, d'accordo con il compagno Egisto Cappellini si collegò con il Centro estero del P.C.I.. Tornato a Pesaro dopo

il 25.7.1943, ebbe quindi l’incarico dal Partito di costituire con altri compagni la Guardia Nazionale. Con la successiva trasformazione di questa in formazioni garibaldine, coordinò i collegamenti e le azioni tra partigiani e gappisti della provincia. Con la nascita della 5a Brigata Garibaldi “Pesaro”, ne fu nominato comandante, incarico che mantenne fino alla liberazione di Pesaro (agosto 1944).

La Brigata “Pesaro*

Dalla fine del 1943 all’estate del

1944 la 5a Brigata Garibaldi “Pesaro”, di cui era commissario politico Giuseppe Alciati (v.), qui trasferitosi dal Piemonte, sviluppò la sua offensiva su due terzi del territorio della provincia, dimostrandosi l’unità partigiana politica[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 692

Brano: [...]tamente minoritario rispetto agli altri gruppi. In Lombardia continuarono a esercitare una influenza piuttosto larga; parteciparono alle vicende della Resistenza e si espressero, tra l'altro, nel giornale democraticocristiano di tendenze federaliste II Cisalpino, che uscì a Como dopo il 25.4.1945.

Malvestiti, come esponente della Democrazia Cristiana, aveva partecipato a Milano, subito dopo l’8.9.

1943, al primo* tentativo di costituire la Guardia Nazionale (v.). Successivamente rappresentò la Democrazia Cristiana nella delegazione svizzera del C.L.N.A.I. a Lugano; e nella Repubblica dell’Ossola (v.) ebbe l’incarico di dirigere la Commissione per le finanze.

I vecchi « guelfi » continuarono quindi per qualche tempo a esercitare una certa influenza nella Democrazia Cristiana lombarda. Del gruppo originario, alle elezioni del 1946 furono eletti alla Costituente, oltre al Malvestiti, Edoardo Clerici e Luigi Meda.

Nel dicembre 1946 Malvestiti, che nella Democrazia Cristiana aveva assunto una posizione di sinistra, fu con le sinistre estromesso[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 406

Brano: [...]ella « Littorio » era considerata l’« unità modello » della divisione e la sua perdita ebbe un peso determinante nell'affrettare la disgregazione dei reparti repubblichini della zona.

M. Gi.

Busetfo, Italo

Franco. N. a Napoli il 30.1.1915; dirigente di banca. Antifascista, membro del Partito comunista dal settembre 1943, fu tra i primi organizzatori della Resistenza milanese e fece parte del Comitato di difesa che organizzò in Milano la Guardia Nazionale (v.).

Durante la Guerra di liberazione divenne comandante del Raggruppamento Brigate Garibaldi di Milano e provincia (commissario Antonio Sanna) e, nelle giornate del 2526.4. 1945, diresse l'insurrezione popolare a Milano (v.).

Dopo la Liberazione è stato per molti anni tra i più noti dirigenti dell’organizzazione comunista milanese e redattore de « l'Unità »; ha ricoperto diverse cariche nell’amministrazione della città. Ritornato alla vita privata, esplica la sua professione di dirigente bancario.

La liberazione di Milano

I.B., che fu tra i principali dirigenti della insurrezion[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 202

Brano: [...]tato con i delitti del fascismo, a incoraggiare e guidare la resistenza dei lavoratori contro il padronato e le squadracce fasciste.

Ventanni dopo, alla caduta del regime, L’A.C. riprese clandestinamente le pubblicazioni. Il primo numero della nuova serie uscì il 9.9. 1943, sempre come organo della Federazione comunista fiorentina, ora diretta da Giuseppe Rossi (v.), e chiamava il popolo a vigilare contro i tedeschi e i fascisti, a formare la Guardia Nazionale armata per affiancare l’esercito nella difesa della patria.

Dal settembre 1943 all’agosto 1944, durante il periodo dell’occupazione tedesca, il giornale uscì regolarmente ogni 15 giorni, come organo di informazione, di propaganda e di organizzazione della guerra partigiana. Esso veniva stampato, sotto la vigilanza armata dei G.A.P., nella tipografia di Bindo Maccanti, in via del Palazzo Bruciato; disponeva di diversi redattori e di una rete capillare di distribuzione, a compar timenti stagni, per la città di Firenze (rioni e fabbriche), per la provincia e per la regione. La tiratura oscill[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Guardia Nazionale, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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