Brano: « Modotti », Divisione
scista e tedesca si accanì poi fino a scompaginare l’intera organizzazione osovana che, da quel momento, finì praticamente di funzionare.
Nascita del Gruppo Brigate Garibaldi « Destra Tagliamento *
Scomparse dalla scena le « Osoppo » come tali, i garibaldini vennero a trovarsi in difficoltà non minori. Con l’arrivo dell’inverno e la conseguente impossibilità di occultare in pianura gli accampamenti, dovettero sfoltire i loro reparti, rinviando a casa i partigiani meno noti e meno compromessi. Contemporaneamente cercarono di riallacciare i collegamenti con i superstiti esponenti delle « Osoppo » per riprendere un’attività operativa in comune, ma anche quel poco che venne in tal senso concordato non fu poi messo in pratica. Intanto i tedeschi avevano occupato con[...]
[...] strade e su tutti i ponti, tolse ogni possibilità di collegamento tra le formazioni, scompaginandone l’organizzazione. I contatti essenziali furono tuttavia ripresi alla fine del mese e, ai primi di febbraio, il Comando della Divisione Garibaldi « Friuli » dispose che, in attesa di ricostruire il Comando unificato della 3a Zona operativa non appena la « Osoppo » avesse riorganizzato i propri reparti, le forze garibaldine locali costituissero il Gruppo Brigate Garibaldi « Destra Tagliamento ».
In una riunione dei maggiori responsabili garibaldini della Destra Tagliamento fu deciso di dividere il territorio in 4 settori e di far operare in ognuno di questi una Brigata Garibaldi, ordinata su 3 battaglioni, secondo la seguente ripartizione:
Brigata Garibaldi « Veneziano », con circa 120 uomini al comando di Libero Boccato (Milan) e del commissario Severino Lutzu (Verona), nella zona sudovest della pianura, a ridosso della sponda sinistra del Livenza;
Brigata Garibaldi « Anthos », con circa 190 uomini al comando di Bruno Travani (Zambo) e del commissari[...]
[...]n provincia di Verona;
Brigata Garibaldi « Dante Di Nanni », con circa 140 uomini al comando di Stanislao Badali (Stanko) e del commissario Mario Ma
schio (Pipetto), a nordest di Pordenone, tra i fiumi Meduna e Tagliamento sopra la Statale n° 13; Brigata Garibaldi « Ottombrino », con 160 uomini al comando di Giuseppe Favaretto (Treno) e del commissario Luigi Colloredo (Folgore), sulla riva destra del Tagliamento.
II Comando generale del Gruppo Brigate Garibaldi « Destra Tagliamento » fu costituito dal comandante Ardito Fornasir (medaglia d’argento) ; dal commissario politico Leobrando Manias e dal capo di stato maggiore Bruno Pagotto (Boris) .
La Liberazione
Il 24.3.1945, 12 garibaldini della Brigata « Veneziano » vennero in conflitto a Corva, località a 5 km da Pordenone, con ingenti forze fasciste. Nello scontro i partigiani ebbero 3 morti e 2 feriti, mentre i fascisti subirono la perdita di 8 morti e circa 20 feriti.
Il combattimento di Corva
In una « Relazione Militare », il capo di stato maggiore Boris così riferirà l’episodio: « 24[...]
[...]za e, al tempo stesso, anche per fronteggiare la 90a Divisione corazzata tedesca e la Divisione SS « Hermann Goering », già stazionanti nella zona.
L’insurrezione ebbe inizio il 26 aprile e si concluse nella notte dell’1 maggio. Durante i combattimenti caddero 22 garibaldini e altri 24 rimasero feriti. Le perdite inflitte al nemico furono di 101 morti, un numero ingente di feriti e 4.234 prigionieri.
Nelle giornate insurrezionali giunse al Gruppo Brigate Garibaldi « Destra Tagliamento » la disposizione di assumere il nome di Divisione Garibaldi « Mario Modotti Tribuno », in onore del primo, valoroso organizzatore partigiano della zona, barbaramente ucciso dai fascisti pochi giorni prima. Con questo nome la formazione fu poi ufficialmente riconosciuta.
Alla Divisione vennero poi riconosciuti i seguenti organici in « partigiani » e « patrioti »
Brigata
Comando « Veneziano »
« Anthos »
« Di Nanni »
« Ottombrino »
Totale
Part.
25
199
313
214
190
941
Patr.
127
73
101
159
460
Cad.
2
72
[...]