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Il segmento testuale Gruppi di Difesa è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 198

Brano: [...]elotti [Berto). Ne faceva parte anche il giovanissimo Antonio Friz [Wolf) : preso dai tedeschi durante un'azione di sabotaggio alla Stazione ferroviaria di Udine, questi venne fucilato il 10.12.1944 nel cortile del Tribunale. Insieme a Friz furono uccisi due partigiani garibaldini e un osovano: Luciano Gerussi [Guerra), Bruno Paliavisini [Sperone) e Guglielmo Jacuzzi.

Notevole fu l’apporto alle azioni gappiste da parte delle donne aderenti ai Gruppi di Difesa della Donna, costituiti a Udine nella primavera del 1944. Responsabile provinciale dell’organizzazione femminile era Irma Franceschino; fra le altre valorose combattenti sono da ricordare: Virginia Tonelli (v.), uccisa nella Risiera di S. Sabba; Iole De Cillia [Paola), caduta in combattimento; Rosina Cantoni [Giulia) deportata in campo di sterminio; e ancora le sorelle Amelia e Rita De Giorgio, Fidalma Garosi [Gianna), Lidia Roiatti [Silvia), Ada Piccoli e numerosissime altre.

Di Udine fu anche un’altra luminosa figura di donna partigiana: l’osovana Cecilia Deganutti (v.) : catturata dai t[...]

[...]grini, una terza nel Tempio Ossario. Responsabile delle tipografie clandestine della zona di Udine era Gian Angelo Colonnello (Eligio). La rete informativa partigiana era assai efficiente e, oltre che nei Comandi tedeschi e fascisti, aveva addentellati nelle redazioni dei giornali collaborazionisti “La Voce di Furi ani a” e “Il Popolo del Friuli”.

Il duro inverno 194445

Il periodo più duro per la Resisten

Capi partigiani e militanti dei Gruppi di Difesa della Donna davanti alla sede del Comando della Zona libera del Friuli. Da sinistra: Mario Lizzerò,

Gianna, Eugenio Candori (Sergio), le due “gemelle” Amelia e Rita De Giorgio, Franca, Paola (estate 1944)

za fu l’inverno 194445. I partigiani ir. montagna vissero tragici momenti per la grande offensiva nemica che aveva eliminato la Zona libera del Friuli (v.) orientale e la “repubblica partigiana” della Carnia (v.). Ma neanche in città la vita era facile: i viveri scarseggiavano, l’inverno era particolarmente rigido e, per di più, il 2829 dicembre si ebbero le prime massicce incursioni a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 199

Brano: Udine

C.L.N. emanavano appelli per orientare la popolazione a non collaborare con i tedeschi, a sabotarne le iniziative e le disposizioni.

Mai venne meno la solidarietà popolare nei confronti dei resistenti: durante la Settimana del partigiano, indetta dai Gruppi di Difesa della Donna in occasione del Natale del ^944, si raccolsero ingenti quantità di viveri, indumenti e denaro da inviare in montagna. Nelle canoniche, all’ospedale civile e in molte case private trovarono assistenza e vennero curati i partigiani feriti. Numerosi medici prestarono ai partigiani assistenza sanitaria, pur sapendo a quali rischi andavano incontro: fra questi, Gino Pieri (v.) e Antonio Celotti [Asclepio), primari all’Ospedale civile di Udine, insieme a quasi tutta l’equipe di medici, suore e infermiere dei vari reparti; Manlio Fruch, che lascerà poi la vita in campo di sterminio; Sav[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 200

Brano: [...]io e viceprefetto Gino Beltrame, entrambi del P.C.I.. Solo nel pomeriggio dell’1 maggio entrò in Udine liberata una prima colonna inglese di ricognizione. Il giorno seguente, 2 maggio, ebbe luogo in città una grande manifestazione: alla presenza di migliaia di persone Mario Lizzerò per le formazioni garibaldine, Candido Grassi per quelle osovane, il sindaco Giovanni Cosattini, Umberto Zanfagnini a nome del C.L.N. e Amelia De Giorgio (Pina) per i Gruppi di Difesa della Donna, salutarono la libertà riconquistata a prezzo di dolorosi sacrifici e terribili lutti, ricordando quanti erano caduti combattendo.

La città di Udine ebbe 198 partigiani caduti nella Resistenza; 287 civili morti sotto i bombardamenti o nei lager o nelle azioni di rappre

saglia nemiche, 66 militari scomparsi nei campi di internamento tedeschi.

Per completare il quadro della partecipazione degli udinesi alla lotta di liberazione, va ricordato il contributo di coloro che parteciparono alla Resistenza all’estero, combattendo contro i tedeschi su vari fronti dell’Europa: oltre [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Gruppi di Difesa, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---C.L.N. <---G.A.P. <---fascisti <---nazifascisti <---nazisti <---Ada Piccoli <---Alfredo Berzanti <---Amelia De Giorgio <---Andrea Pellizzari <---Antonio Dolfin <---Azzo Rossi <---Battaglione del Fronte <---Brigate G <---Brigate G A P <---Bruno Paliavisini <---C.I.L. <---Cecilia Deganutti <---Centro Mobilitazione <---Centro Mobilitazione Natisone <---Egidio Zoratti <---Elio Bolzicco <---Faustino Barbina <---Ferruccio As <---Ferruccio Fontanini <---Fidalma Garosi <---Giacinto Calligaris <---Gian Angelo <---Giovanni Cosattini <---Gruppo Brigate <---Guido Bracchi <---Il Popolo <---Iole De Cil <---Irma Franceschino <---Italo Cri <---Jole De Cillia <---La Voce <---La sera <---Lidia Roiatti <---Lino Zocchi <---Luciano Gerussi <---Mario Buzzi <---Mario Del Fabbro <---Mario Modotti <---Mario Toffanin <---Melchiorre Chiussi <---Mont-Valerien <---P.C.I. <---P.L.I. <---P.S.I. <---Piave di Palmanova <---Popolo del Friuli <---Risiera di S Sabba <---Rita De Giorgio <---S.A.P. <---S.I.S. <---Saverio Perrini <---Tribunale del Popolo di Udine <---Virginia Tonelli <---Voce di Furi <---Zona libera <---antifascista <---brigatisti <---collaborazionisti <---comunista <---comunisti <---fasciste <---gappiste <---gappisti <---giana <---nazista <---nell'Udinese <---schiani



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