Brano: Leningrado, Assedio di
Le donne di Leningrado lavorano a rafforzare le difese della città (1941)
I precedenti
La posizione geografica della città era molto importante: alla foce della Neva, nella baia omonima (Golfo di Finlandia) e difesa dalla fortezza dell’isola di Kronstadt, veniva protetta alle spalle daH’immensa distesa del Lago Ladoga; per via di terra la città poteva essere attaccata a nord attraverso l'istmo di Carelia e, a sud, lungo la fascia costiera tra il Golfo di Finlandia e
il Lago Ladoga.
Dopo la Rivoluzione d’ottobre, le nuove frontiere occidentali avevano portato a un serio indebolimento della posizione strategica di Leningrado per il distacco del Granducato di Finlandia e dei Paesi Baltici dal territorio del vecchio Impero zarista; per cui, dalla frontiera finlandese e da alcune isole, si poteva raggiungere la periferia della città con l’artiglieria a lunga gittata. Questa situazione era parzialmente migliorata alla fine del 1939, dopo l’annessione dei Paesi Baltici aH’Unione Sovietica, ma per quanto concerneva l’istmo di Carelia e lo stesso Lago Lad[...]
[...] mese dall’inizio dell’aggressione, le armate hitleriane avevano conquistato la Bielorussia, la Lituania, la Lettonia; erano penetrate in Estonia e quindi in territorio russo, puntando direttamente su Leningrado. Al tempo stesso, l’esercito finlandese, assetato di rivincita e sostenuto dalla Germania, oltrepassata la frontiera del 1939 si gettò sull’istmo di Carelia in direzione di Leningrado, per congiungersi ai tedeschi fra il Lago Ladoga e il Golfo di Finlandia. Più a nord, altre divisioni finlandesi puntarono su Pietrozavodsk, capitale
della Repubblica Carelofinnica, per tagliare la ferrovia del porto di Murmansk che era l’unica via di collegamento marittimo diretto tra i sovietici e i loro alleati inglesi.
L’attacco tedesco
Nel luglio 1940 il Comando hitleriano si preparò alla battaglia decisiva per Leningrado, mettendo in linea il Gruppo di Armate « Nord » che comprendeva 23 divisioni freschissime, di cui 6 tra corazzate e motorizzate. Sull’Istmo di Carelia premevano inoltre 16 divisioni finlandesi, appoggiate dalla loro stessa aviazione[...]
[...]non doverle nutrire durante l’inverno, e per privare i russi e il bolscevismo dei suoi massimi centri.
Di fronte all’immane pericolo incombente, il Comando sovietico e la popolazione di Leningrado si prepararono a un’estrema difesa. Mentre nella città si procedeva agli apprestamenti difensivi, il Comando sovietico creò una linea di resistenza avanzata per infrangere l’impeto delle armate tedesche su un fronte di circa 20 km, dal Lago llmen al Golfo di Finlandia, sotto il comando del generale M. M. Popov. Più all’interno, venne creata una zona fortificata, imperniata su Krasnogvardeisk e SlutskoKolpinsk. Altrettanto fu fatto a nordest, sul fronte finlandese. Infine venne costruita la linea difensiva della cin
Operai armati durante l’assedio di Leningrado (1941)
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