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Il segmento testuale Giuseppe Sapienza è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 538

Brano: [...]ressarono anche quest’area, dove le organizzazioni dei contadini e dei minatori condussero importanti lotte che fruttarono non pochi miglioramenti. Proprio a Castrogiovanni ebbe sede la Federazione agricola siciliana e nel marzo 1919 si tenne un importante congresso regionale delle organizzazioni contadine gravitanti intorno al P.S.I., cui parteciparono i più noti dirigenti del movimento, dall'avvocato Carmelo Cali di Caltanissetta agli avvocati Giuseppe Sapienza (v.) e Drago di Catania. il congresso valse a rafforzare il movimento, liberandolo dalle posizioni errate, precisando gli obiettivi organizzativi e rivendicativi dei lavoratori nell’isola, dando vita alla Sezione siciliana della Federterra, di cui il Cali fu poi massimo dirigente.

Nello stesso periodo emersero anche dirigenti proletari come il carrettiere Antonino Carosia, divenuto nel 1920 sindaco di Leonforte, comune nel cui mandamento risultò eletto consigliere provinciale, quel

lo stesso anno, Giuseppe Sapienza. Ebbe una certa presenza nelle lotte locali anche l’avvocato Giovanni Al[...]

[...] movimento, liberandolo dalle posizioni errate, precisando gli obiettivi organizzativi e rivendicativi dei lavoratori nell’isola, dando vita alla Sezione siciliana della Federterra, di cui il Cali fu poi massimo dirigente.

Nello stesso periodo emersero anche dirigenti proletari come il carrettiere Antonino Carosia, divenuto nel 1920 sindaco di Leonforte, comune nel cui mandamento risultò eletto consigliere provinciale, quel

lo stesso anno, Giuseppe Sapienza. Ebbe una certa presenza nelle lotte locali anche l’avvocato Giovanni Albanese, passato nel 1921 al Partito comunista insieme al ragioniere Nicolò Bua di Catenanuova, al contadino Carmelo Ingui di Assoro e altri ancora.

Gli anni del fascismo

Lo scontro di classe, divenuto sempre più duro, portò allo sviluppo di un movimento di reazione, inalveatosi presto nel nazionalismo e nel fascismo che, nell’Ennese, erano rappresentati principalmente dal deputato F. S. D'Ayala, proprietario di importanti miniere di zolfo, mentre fra Troina e Castrogiovanni si affermava un movimento di piccola borgh[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 498

Brano: [...]denominatosi « Partiti popolari », comprendente i dirigenti della Camera del lavoro ed esponenti socialisti, repubblicani, liberali, fino ad alcuni conservatori e clericali, stretto tra la contraddizione di un rivoluzionarismo verbale e di una collaborazione di fatto con Giolitti passò al riformismo, una nuova leva di socialisti cominciò a farsi avanti. Tra questi si ricordano Lucio Boscarini, Pasquale Spampinato, Giuseppe Drago, Antonio Isola e Giuseppe Sapienza che mirarono a enucleare dall’ibrido coacervo dei * Partiti popolari » un partito socialista sviluppante una politica di classe.

Il De Felice, passato ormai dall’altra parte della barricata, finì per trovarsi in compagnia dei monarchici e dei colonialisti, sostenitore della guerra libica, poi interventista e volontario nella guerra 191518. Il Partito socialista gli contrappose nelle elezioni politiche del 1913 la nobile figura di Nicola Barbato, ma senza successo: grazie alla sua popolarità il De Felice ottenne 5.207 voti contro i 1.029 del candidato socialista.

Il 2021.1.1915 un grande[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 617

Brano: [...], ecc.), in vista delle fasi più acute della guerra e del momento dell’abbandono della città da parte delle truppe tedesche. Questa difesa preventiva fu predisposta fin dall’aprile 1944 a cura di Massimo Severo Giannini.

Infine fecero capo in vari tempi all’organizzazione militare socialista, pur nella reciproca autonomia, altre formazioni partigiane. Degne di particolare menzione la Brigata Vespri, organizzata dal vecchio socialista catanese Giuseppe Sapienza, e formazione di ' Carlo Andreoni (v.), dopo il distacco di quest’ultimo dal P.S.I. (febbraio 1944) e dal Comitato di liberazione nazionale. L’attività partigiana socialista nel Lazio e in particolare a Roma fu continua e intensa. Fra le azioni condotte nella Capitale, fa spicco quella del 25.1.1944, allorché dal braccio tedesco di Regina Coeli furono liberati Sandro Pertini, Giuseppe Saragat, Luigi Andreoni, Carlo Bracco, Ulisse Ducci e Lunadei di Piombino.

Nel febbraiomarzo 1944 l’organizzazione subì dure perdite e, su 50 caduti, ne ebbe 29 trucidati alle Fosse Ardeatine. Numerosissimi f[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 570

Brano: [...]ialista” da lei stessa diretto,

divenne segretaria della Federazione torinese del P.S.I.. Nel settembre 1916 fu arrestata con Umberto Terracini per manifestazioni contro la guerra e nel 1917 fu alla testa dei moti torinesi che le costarono una condanna davanti al Tribunale militare e oltre un anno di carcerazione.

Riacquistata la libertà dopo la fine della guerra, si trasferì in Romagna e poi in Sicilia, dove si unì all’avvocato socialista Giuseppe Sapienza (v.). Esponente della frazione massimalista del P.S.I., con l'ascesa dei fascisti al potere subì nuovi arresti e persecuzioni poliziesche che tuttavia non ne fiaccarono la tempra.

Trasferitasi a Roma con il suo compagno all'inizio della Seconda guerra mondiale, dopo T8.9.1943 partecipò con lui alla Resistenza romana, redigendo un foglio ciclostilato clandestino. I due si stabilirono successivamente a Catania, dove lei morì qualche anno più tardi, seguita a breve distanza dal suo compagno.

Giuriati, Giovanni

N. a Venezia il 4.8.1876, m. a Roma nel 1970; avvocato.

Laureato in Legge [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giuseppe Sapienza, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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