→ modalità player
modalità contesto

Il segmento testuale Giuseppe Latorre è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 2Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 16

Brano: [...] dell’organizzazione comunista nelle fabbriche e nelle campagne.

In un rapporto della Questura del 1926 si legge che era stato « notato da tempo un Cbrto risveglio tra i sovversivi locali ed una più intensa attività da parte di esponenti più in vista del Partito comunista ».

Nell’ottobre del 1926 una riunione clandestina convocata per la riorganizzazione del partito venne interrotta dalla polizia che arrestò 28 comunisti, fra cui Voccoli e Giuseppe Latorre (v.). Nel 1928 saranno condannati entrambi dal Tribunale Speciale a 12 anni di reclusione.

Gli anni del fascismo

Nel 1923 il governo fascista decise di staccare Taranto dalla provincia di Lecce per costituire la provincia jonica.

« Taranto ha un solo dovere da compiere

— scriverà la stampa locale, — seguire il Duce, mostrarsi pronta e memore a lui che le ha dato novella dignità, dirgli che non è sovversiva, non è “rossa” ».

Il distacco dalla precedente struttura provinciale accentuò per contro l’impegno di attività dei comunisti nei comuni aggregati nella nuova provincia: accan[...]

[...]stellaneta, Angelo Antonicelli di Massafra, Vitantonio Chiarelli e Francesco Antonacci di Mottola.

Nella seconda metà del 1931 fu colpita l'organizzazione giovanile che tentava di riprendere l’attività soprattutto ad opera di Amedeo Portone: una decina di militanti furono arrestati. Nel 1932 alcuni di essi usufruirono deH’amnistia concessa dal fascismo per il decennale e, una volta liberi, ripresero il lavoro clandestino.

Odoardo Voccoli e Giuseppe Latorre ricostruirono il Comitato federale del Partito e diverse cellule all’interno dell'Arsenale. Individuata dalla polizia questa attività attraverso l’infiltrazione dell’Ovra, vi furono ben 168 arresti e 62 deferimenti al Tribunale Speciale. Nel processo, celebrato nel 1934, Giuseppe Latorre fu condannato a 14 anni di reclusione e Voccoli a 4 anni. L'organizzazione clandestina subiva così un duro colpo, ma i dirigenti e i militanti non si arresero.

Intanto le condizioni di vita dei lavoratori e delle masse popolari peggioravano, la disoccupazione aumentava e non bastavano alcune opere pubbliche a fronteggiare il malcontento popolare. Nel 1931 i pescatori di Taranto portarono le loro barche in via Garibaldi per protestare contro le autorità che non prendevano in considerazione la gravità dei loro problemi. Nel 1935, a Martina Franca, in seguito a un aumento del dazio sul vino s[...]

[...]40, le aerosiluranti inglesi attaccavano la flotta italiana a Mar Grande, affondando la corazzata Cavour, danneggiando seriamente la Doria e altre navi. Crollava così anche il mito deH’“inattaccabilità” della rada di Taranto. Le ripercussioni psicologiche tra la popolazione che abbandonò la città furono enormi.

Dopo il 25 luglio

AM’indomani della caduta del fascismo, dal carcere e dal confino tornarono, in diversi momenti, Odoardo Voccoli, Giuseppe Latorre, Nicola De Falco, Fiorindo Lemma, Umberto Candelli, Ribelle Voccoli (figlio di Odoardo). I fratelli Francesco e Federico Mellone, come Wservodol Voccoli, erano morti in carcere. Gli operai di Taranto, vecchi e giovani, non ebbero difficoltà a riconoscere in questi uomini i loro naturali dirigenti. Ciò avvenne anche da parte delle altre forze poli

La .prima Sezione comunista di Taranto. Al centro del gruppo, l'allora sottosegretario alle Finanze Antonio Pesenti (dicembre 1944)

16



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 17

Brano: [...]piare una bomba sotto l’abitazione del leader democristiano) o a Massafra (dove fu ucciso un lavoratore durante un comizio) o miranti a impedire l’apertura di sezioni del partito, come a Monteparano o a San Marzano di San Giuseppe. La situazione venne fronteggiata, anche se all’interno della Federazione si manifestarono segni di divisione nel gruppo dirigente, tanto che nel 1946, in apposito congresso, si arrivò al cambio del segretario (che era Giuseppe Latorre) con Paolo Moschelli, inviato dalla Direzione nazionale del Partito.

Gli anni del dopoguerra

Nel referendum istituzionale del 2.6.

1946 a Taranto e provincia il 48.6% dei voti andò alla Repubblica. Le sinistre vinsero poi le elezioni amministrative e si insediarono al comune. Nel 1948 si ebbe un forte impegno nel Fronte democratico popolare per le elezioni politiche e nel luglio dello stesso anno, dopo l’attentato a Togliatti, vi fu una


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giuseppe Latorre, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Partito comunista <---comunista <---comunisti <---italiana <---Angelo An <---Angelo Nardelli <---Antonio Di Gregorio di Taranto <---Antonio Paradiso di Castellaneta <---Appennino Emiliano <---Basile di Martina <---Bruno di Espedito di Ginosa <---C.L.N. <---C.N.L. <---Carlo Lignozzo di Taranto <---Carmelo Leggeri di Massafra <---Carne di Castellaneta <---Ciro Francesco Palmieri di Grottaglie <---Cosimo Damiano Gallo di San Marzano <---Cosimo Moccia di Manduri <---Cosimo di Maggio di Castellaneta <---Domenico Tornasicchì di Taranto <---Donato Trio di Laterza <---Eliseo Leccisi di Taranto <---Espedito di Ginosa <---Finanze Antonio Pesenti <---Fiorindo Lemma <---Francesco Antonacci di Mottola <---Francesco Moschettino di Ginosa <---Gilberto Biego di Taranto <---Giorgio Tagliente di Taranto <---Giuseppe De Carne di Castellaneta <---Giuseppe Rizzo di Lizzano <---Gregorio di Taranto <---La prima <---Luigi Brunetti di Taranto <---Maggio di Castellaneta <---Mario Costarella di Taranto <---Massimo De Palma di Taranto <---Nardelli di Martina <---Nel C <---Nel C N <---Nicola De Falco <---Odoardo Voccoli <---Palma di Taranto <---Paolo Moschelli <---Pendiano di Taranto <---Ribelle Voccoli <---San Giuseppe <---Spalato-Signo <---Tosco-Emiliano <---Tramonti di Sotto <---Umberto Mastenuzzi di Taranto <---Vinci di Mottola <---Vito Capuzzimati di San Marzano <---Zona di Orvieto <---antifascista <---antifascisti <---comuniste <---democristiano <---diani <---fascismo <---fascista <---fascisti <---italiane <---italiano <---psicologiche