Brano: [...]nnello Fiorentini, affiancato da alcuni dei suoi più fedeli collaboratori: il tenente Pier Alberto Pastorelli, Michelini e il maresciallo tedesco Alfonso Amet, tutti tristemente noti come seviziatori.

Su una precisa delazione, essi si

portarono a Groppo (una delle frazioni del comune, a pochi chilometri da Godiasco e sulla riva sinistra del torrente Staffora). Qui, dopo aver sorpreso e catturato i due partigiani di guardia (il ventitreenne Giovanni Torlasco e il ventenne FuJvio Sala), i nazifascisti catturarono l’intero Comando della Brigata « Staffora », incorporata nella Divisione Garibaldi « Aliotta », che si era provvisoriamente insediato nei locali della piccola scuola del villaggio. Questo era costituito dal comandante di brigata Alberto Piumati (v.) e dal trentottenne commissario di brigata Carlo CovJni (che stentava a muoversi, essendosi fratturato una gamba), ai quali si erano uniti il laureando in medicina ventitreenne Lucio Martinetti (sanitario della Brigata) e l’infermiera ventenne Anna Mascheri ni che assistevano il commissario fer[...]

[...]onieri furono trascinati all'aperto. Piumati lottò disperatamente, cercando di strappare il mitra dalle mani di Fiorentini, ma venne subito abbattuto con una raffica. Covini fu ucciso con particolare sadismo dal maresciallo Amet e ugual sorte toccò a Martinelli che, cadendo sotto le raffiche, gridò « Viva i partigiani ». Anna Mascheroni venne uccisa dal milite Bellezza di Varzi che, per spregio, le scaricò in bocca un intero caricatore di mitra. Giovanni Torlasco e Fulvio Sala vennero portati nei pressi dello Staffora e, là, uccisi a lor volta.

Il colonnello Fiorentini, vantandosi dell’impresa tanto barbaramente compiuta, scrisse poi sui giornali locali che il movimento partigiano non si sarebbe più risollevato dopo il colpo infertogii, ma fu ben presto smentito dagli eventi.

A poche centinaia di metri da Groppo, nel dopoguerra è stato eretto in ricordo dei 5 caduti un monumento (opera del partigiano architetto Giampiero Codebue). Nel suo interno, una lapide reca la seguente epigrafe: « Non invano compagni / il rosso grido della vostra morte / a[...]

Brano: [...]averso le linee nemiche, tornò sulla dorsale tra Staffora e Curone.

Il 31.1.1945 Piumati si trovava con i suoi uomini a Pozzol Groppo (v.) e qui, forse in seguito a una delazione, il gruppo fu sorpreso e trucidato da circa 60 uomini della Brigata nera di Voghera e della Sicherheit. Oltre ad Alberto Piumati caddero: Carlo Covini, commissario politico; Lucio Martinelli, ufficiale di collegamento; Anna Maria Mascherina, crocerossina e staffetta; Giovanni Torlasco e Fulvio Sala, partigiani.

Fu un episodio drammatico, ma già il 6.2. 1945 l’ispettore garibaldino Alfredo Mordini (Riccardo) poteva annotare in un suo rapporto: « La 117® "Cornaggia" [...] si riorganizzerà in questa settimana ».

M.G.D.B.

Bibliografia: R. Scupelli, Ermes Alberto Piumati, in li coraggio del no, a cura di U. A. Grimaldi, Amministrazione Provinciale di Pavia, 1976; A. BarioliA. CasatiM. Cassinelli, Storia della Resistenza in provincia di Pavia, Amministrazione Provinciale di Pavia, 1959; Clemente Ferrario e Fulco Lanchester (a cura di), Oltrepò partigiano, Amministrazion[...]