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Il segmento testuale Giovanni Brasi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 5Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 390

Brano: [...]anovra era chiara: i tedeschi avevano il compito di richiamare l’attenzione dei partigiani su Fonteno, mentre i fascisti si erano riservati quello di prenderli alle spalle. Fu allora deciso che 40 uomini, affiancati ad altri 15 del gruppo di Endine e della valle Calepio, al comando di Giorgio Paglia e del maggiore Stella, sarebbero rimasti sul luogo per impegnare in combattimento i fascisti. Gli altri 30 uomini, guidati dal comandante di brigata Giovanni Brasi [Montagna), avrebbero condotto l’azione per liberare il paese.

Partito per Fonteno, durante la marcia di avvicinamento il gruppo si imbattè in alcuni abitanti che, terrorizzati, cercavano rifugio nel bosco. Nel frattempo iniziò il combattimento sul colle San Fermo e, agli uomini in marcia, cominciò a giungere l’eco della sparatoria. Dalla vallata salivano le grida dei contadini in fuga con jl loro bestiame, inseguiti da raffiche di mitra: i tedeschi non avevano atteso le 15 per mettere in atto le minacce.

La manovra di avvicinamento al paese fu portata a termine cautamente e con grandi [...]

[...]à subite. Sul volto di ognuno si leggeva l’entusiasmo per la vittoria, ma la battaglia non era finita.

In montagna continuava il combattimento con gravi perdite per i fascisti, ma ad un certo momento i partigiani, per mancanza di munizioni, furono costretti a ripiegare fino alla boscaglia. L’obiettivo di bloccare i fascisti sul monte era stato comunque raggiunto: i brigatisti neri, dopo aver riportato un parziale successo sulla squadra che

Giovanni Brasi, comandante della 53a Brigata Garibaldi



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 288

Brano: [...]messi al sicuro tra i contadini e nelle ville della zona.

Una delle prime bande partigiane

sorte in città, diretta dall'architetto Turani, venne distrutta nel novembre in seguito a delazione. Così anche le prime formazioni spontaneamente nate in montagna si sbandarono e si sciolsero in breve tempo. Bene resistette invece alle prime avversità la formazione che più tardi diventerà 53a Brigata d’assalto Garibaldi, nata a Lovere e comandata da Giovanni Brasi. Scesa in paese il 20 novembre, questa formazione distrusse la sede del fascio e sequestrò alI’lLVA una notevole somma, con la quale potè validamente attrezzarsi. Due fascisti rimasero uccisi e, per rappresaglia, la vigilia di Natale i repubblichini fucilarono tredici ostaggi. Fino all’aprile 1944, non essendosi ancora costituito il C.L.N., i singoli partiti tennero direttamente nelle loro mani la direzione della lotta; sorsero diverse formazioni e si svilupparono le azioni per impegnare i fascisti che fecero di Bergamo una vera roccaforte, dopo avervi insediato alcuni ministeri e

lo Stato[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 424

Brano: [...]lombarda.

Il 9.9.1943, nel paese dr centro valle, Grumello del Monte, per la volontà e la fermezza dell’ufficiale Eraldo Locardi ebbe inizio la lotta armata contro i tedeschi e i fascisti. Il Locardi convinse infatti una trentina di giovani a prendere la via della montagna e a rendere difficile la vita agli invasori.

Il gruppo Locardi

Il gruppo Locardi prese presto contatto in città con i primi esponenti del C.L.N. e particolarmente con Giovanni Brasi [Montagna). Negli ultimi mesi del 1943 gli uomini di Locardi e di Brasi, di comune accordo, portarono a termine numerose azioni contro pattuglie fasciste e stazioni di carabinieri a Sarnico, Villongo, Grumello de! Monte e Lovere. Particolarmente importante fu quest’ultima azione, che vide i due gruppi ormai fusi nella 53a Brigata Garibaldi. In questo scontro Locardi rimase gravemente ferito e fu costretto a raggiungere Milano per esservi curato. Ma qui la polizia, su indicazione di un delatore, riuscì ad arrestarlo. Tradotto a Bergamo insieme con altri partigiani, Locardi fu torturato per div[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 675

Brano: [...]dei commilitoni catturati dai tedeschi a Cefalonia (v.).

A.B a.

Corinaldesi, Silvio

N. a Recanati (Macerata) il 16 ottobre 1876; venditore ambulante. Comunista, nel 1927 fu condannato dal Tribunale speciale a 6 anni di reclusione per attività antifascista svolta a Milano. Dopo T8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza.

Comalunga, Battaglia di

Nell’ottobre 1944 la 53a Brigata Garibaldi comandata da Giovanni Brasi (Montagna), commissario politico Arturo Moretti [Enzo), e forte allora di 250 uomini, dalla cima della Vaipiana, sui monti di Gandino (Bergamo), si trasferì in località Campo d’Avene. Facevano parte della brigata anche partigiani russi, polacchi, cecoslovacchi e jugoslavi. La località era stata scelta perché più sicura, in vista di un rastrellamento fascista che si sapeva In preparazione.

La zona si prestava alla difesa, ben circondata da rocce, coperta da una fitta pineta e da grossi cespugli, al riparo dei quali si potevano controllare tutti i sentieri provenienti da elusone, Sovere, Gan[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 417

Brano: [...]a: « Reverendo, lei sa più di me che da queste parti sono tutti partigiani e poi, dopo tutto, cinquanta italiani di più o di meno

nello sfondo della guerra non contano ». Squadra della 53a Brigata Garibaldi sui monti di Lovere nel

C.Mo. l’inverno 194445

417

Lovere, I tredici di

A Lovere, comune di 6.800 abitanti in provincia di Bergamo (v.), la Guerra di liberazione ebbe inizio subito dopo I'8.9.1943, soprattutto per iniziativa di Giovanni Brasi (Montagna) che, seguito da Faccari, Macagno e da alcuni lavoratori delYILVA, raggiunse il Rifugio Rodari in vai Supine, sopra Lovere. Ivi fu data vita alla prima banda partigiana, alla quale si aggregarono soldati, operai, studenti; a loro si aggiunse, qualche settimana dopo, anche la Banda di Grumello del Monte comandata dal tenente Aleardo Locardi, dal sottotenente Betti ni e assistita dal cappellano don Mangili.

Frattanto, capeggiati dal notaio Rosa e dal ragioniere Cortesi, i fascisti di Lovere riorganizzarono il loro partito. I partigiani decisero allora di effettuare un’azione nel pa[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giovanni Brasi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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