Brano: r
Opera Nazionale Maternità e Infanzia
delle, finalità della Rivoluzione. Pertanto in ogni Comune d’Italia i Giovani Fascisti vengono costantemente riuniti nelle loro sedi per ascoltare dalla parola , dei protagonisti la vicenda episodica delia gloriosa vigilia e i particolari concreti della presente realtà costruttrice ».
Il ciclo formativo iniziatosi tra le file dei Balilla veniva in tal modo a concludersi. Al compimento del ventunesimo anno di età il Giovane fascista era iscritto nel P.N.F. ormai plasmato, almeno nelle intenzioni, sul modello dell'« uomo nuovo » proposto da Mussolini.
Bibliografia: B. Mussolini, Scritti e discorsi dell’impero, Milano 1936; P. Caporilli, Il fascismo e i giovani, Roma 1932; M[...]
[...]centuria, ufficiali della Milizia. A partire dall’estate 1936, oltre al Campo Dux venne organizzato un Campo Mussolini per i figli dei residenti all’estero, che vi venivano convogliati in numero di 4.500.
La Leva fascista
Il 21 aprile di ogni anno, nella ricorrenza del Natale di Roma, si svolgeva la cerimonia della Leva Fascista, per il passaggio dall’organizzazione dei Balilla a quella degli avanguardisti, da questa all'organizzazione dei Giovani fascisti (tra i 18 e i 21 anni), e infine alla M.V.S.N., ossia al partito. Nel cor
so della leva dei Balilla, celebrata in tutti i Comuni italiani, all’ordine dato, dai due diversi reparti uscivano un Balilla e un avanguardista. Quest’ultimo si toglieva le cordelline bianche per appuntarle sulla spalla del Balilla, con un abbraccio che suggellava quest’avvicendamento di ranghi, al suono degli inni fascisti. Nei capoluoghi di provincia avveniva al tempo stesso la leva dei Giovani fascisti. Pronunciata la formula del giuramento (« Giuro di eseguire senza discutere gli ordini del Duce e di servire con[...]
[...]i), e infine alla M.V.S.N., ossia al partito. Nel cor
so della leva dei Balilla, celebrata in tutti i Comuni italiani, all’ordine dato, dai due diversi reparti uscivano un Balilla e un avanguardista. Quest’ultimo si toglieva le cordelline bianche per appuntarle sulla spalla del Balilla, con un abbraccio che suggellava quest’avvicendamento di ranghi, al suono degli inni fascisti. Nei capoluoghi di provincia avveniva al tempo stesso la leva dei Giovani fascisti. Pronunciata la formula del giuramento (« Giuro di eseguire senza discutere gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col sangue la causa della Rivoluzione fascista»), il segretario federale del partito consegnava simbolicamente la tessera dei Fasci giovanili a un avanguardista di leva.
I Fasci giovanili di combattimento
Vivaio per i ranghi della Milizia e per i quadri del partito, i Fasci giovanili di combattimento, organizzati in squadre di 25 giovani ciascuno in ogni comune e Gruppo rionale del P.N.F., erano posti sotto il comando generale del segretar[...]