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Il segmento testuale Giorgio Paglia è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 490

Brano: [...]ce » Alfredo Di Dio (v.) e il colonnello Moneta che, con altri partigiani, si erano recati in ispezione nella zona.

F.o.z.

Malgalunga

Località montana presso Sovere (Bergamo) fra la vai Cavallina e la vai Borlezza, durante la Guerra di liberazione fu teatro di uno scontro tra fascisti e partigiani della 53a Brigata Garibaldi « Tredici martiri di Lovere » (v. Bergamo).

Il 17.11.1944 una squadra di 9 garibaldini agli ordini del tenente Giorgio Paglia (Giorgio) sostava a Malgalunga in attesa di alcuni compagni comandati in missione. Verso le ore 13 la malga venne circondata dalle camicie nere della 4a Compagnia della Legione « Tagliarne^ to », improvvisamente sopraggiunte. Si ebbe una sparatoria, nel corso della quale il sovietico Bianco perse la vita e altri due partigiani rimasero feriti. I garibaldini si asserragliarono nella malga e per due ore risposero al fuoco. Infine, esaurite le munizioni, Paglia si arrese, dopo aver ottenuto dai fascisti l’impegno che avrebbero risparmiato la vita ai suoi uomini.

Tradendo il patto, i fascisti [...]

[...]I garibaldini si asserragliarono nella malga e per due ore risposero al fuoco. Infine, esaurite le munizioni, Paglia si arrese, dopo aver ottenuto dai fascisti l’impegno che avrebbero risparmiato la vita ai suoi uomini.

Tradendo il patto, i fascisti finirono a pugnalate i due feriti Mario Zeduri [Tormenta) e Starik, poi tradussero i 6 superstiti a Volpino (Bergamo) e, la sera del 21 novembre, li fucilarono davanti al cimitero. Cadde per primo Giorgio Paglia, dopo aver rifiutato la grazia che gli era stata offerta in quanto figlio di un decorato di medaglia d oro durante la guerra di Etiopia del 1936. Per questo suo fiero gesto sarà a

sua volta decorato di medaglia doro della Resistenza.

Subito dopo Paglia furono fucilati il comunista Guido Galimberti (Barbieri), Andrea Casi ini (Rocco) e i partigiani sovietici Semion Kopcenko (Simone), llarion Etanov (Donez), Alexander Nogin (Molotov). A ricordo dello scontro il commissario politico Arturo Moretti (Renzo) comporrà, sull’aria di « Monte Camino », la canzone « Malgalunga » divenuta poi inno [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 390

Brano: [...]rattempo un’altra staffetta portò la notizia che 300 fascisti della Brigata nera stavano salendo verso Monte Torezzo, in direzione delle postazioni partigiane. La manovra era chiara: i tedeschi avevano il compito di richiamare l’attenzione dei partigiani su Fonteno, mentre i fascisti si erano riservati quello di prenderli alle spalle. Fu allora deciso che 40 uomini, affiancati ad altri 15 del gruppo di Endine e della valle Calepio, al comando di Giorgio Paglia e del maggiore Stella, sarebbero rimasti sul luogo per impegnare in combattimento i fascisti. Gli altri 30 uomini, guidati dal comandante di brigata Giovanni Brasi [Montagna), avrebbero condotto l’azione per liberare il paese.

Partito per Fonteno, durante la marcia di avvicinamento il gruppo si imbattè in alcuni abitanti che, terrorizzati, cercavano rifugio nel bosco. Nel frattempo iniziò il combattimento sul colle San Fermo e, agli uomini in marcia, cominciò a giungere l’eco della sparatoria. Dalla vallata salivano le grida dei contadini in fuga con jl loro bestiame, inseguiti da raffiche[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 468

Brano: [...]amo) il

21.11.1944.

Militante comunista e attivo antifascista, dal 1926 al 1933 fu confinato a Lampedusa, Ustica e Ponza. Dopo 1*8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza bergamasca, organizzatore e partigiano combattente nella 53a Brigata Garibaldi.

Catturato il 17.11.1944 sul Monte Lovere, durante uno scontro con reparti della Divisione fascista « Tagliamelo », venne fucilato quattro giorni dopo, con Giorgio Paglia e altri patrioti.

Per onorare la sua memoria, la 170a Brigata Garibaldi ne assunse il nome.

Galimberti, Tancredi

Duccio; professore Garnera. N. a Cuneo il 30.4.1906, ucciso dai fascisti a Centallo (Cuneo) il 4.12.1944; avvocato. Medaglia d’oro della Resistenza, proclamato Eroe nazionale dal C.L.N. regionale piemontese. Figlio del senatore fascista Tancredi e della scrittrice e filoioga Alice Schanzer, rivelatosi fin dai primi anni di professione valente penalista, si ispirò giovanissimo agli ideali mazziniani. Dal 1932, per non dover entrare a far parte della milizia, rifiutò l’iscri[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giorgio Paglia, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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