Brano: [...]ustria elettro

siderurgica di Stato, facente capo nel 1934 all’Ansaldo (v.), comprendente miniere di ferro e pirite la cui produzione viene assorbita in gran parte dalle industrie meccaniche piemontesi.

Gli stabilimenti di Cogne, che già prima dell’8.9.1943 erano stati centri di attività clandestina antifascista, durante la Guerra di liberazione furono teatro di lotta della Resistenza: nel loro interno venne organizzata la Brigata S.A.P. « Giorgio Elter », che ebbe per comandante Martino Chiù minatti (Giorgio] e per commissario politico Lino Melli [Gianni]. Tale formazione, destinata a operare nel centro abitato, ebbe come compiti principali la salvaguardia degli impianti dalle distruzioni volute dai nazifascisti e il sabotaggio della produzione bellica. Negli stabilimenti furono anche clandestinamente prodotti ordigni esplosivi destinati a potenziare l’armamento delle formazioni partigiane di montagna.

Durante l’occupazione tedesca, gruppi di operai della « Cogne » furono costretti a fare corvè per trasportare rifornimenti in alta montag[...]

[...]fare corvè per trasportare rifornimenti in alta montagna alle truppe di presidio al confine con la Francia. Il 26.1.1945, nel corso di uno di quei servizi, 33 lavoratori morirono, travolti da una valanga nella Valgrisanche. L’1.2.1945 per protestare contro queste corvè, il C.L.N. aziendale indisse uno sciopero di due ore che ebbe un notevole successo nonostante l’intervento dei fascisti e l’arresto intimidatorio di 70 operai.

Il 24.3.1945 la «Giorgio Elter» effettuò un audace colpo di mano per liberare 9 detenuti politici dalla locale caserma e il 12 aprile, con altra azione, ne liberò 28 dalle carceri cittadine. Nelle giornate insurrezionali, i partigiani della fabbrica portarono a compimento le azioni previste nei piani del I settore della Zona di Aosta (A.32 e A.33) aventi per obiettivo la « protezione degli impianti industriali della Cogne, delle centrali telefoniche della Stipel e di quelle telegrafiche » (v. Antisabotaggio].

Co.Gu., Tribunale

Il Tribunale Co.Gu. (Contro Guerriglia] venne istituito nel settembre 1944 con un decreto l[...]

Brano: [...]nei rapporti con i lavoratori.

Fu quasi naturale, per quanti conoscevano gli Elter, vederli schierati in prima linea nella Resistenza armata. Il padre con i suoi minatori nelle azioni di sabotaggio, a minare punti strategici sulle strade di montagna, ponti e ferrovie; i figli Giulio internato in Svizzera, Giorgio e Piero partigiani nelle formazioni « A. Verraz ». Altrettanto naturale apparve la loro adesione militante al Partito comunista.

Giorgio Elter cadde in combattimento durante un’azione particolarmente rischiosa. Il 5.9.1944, con altri due partigiani e mescolandosi a operai della « Cogne » che si recavano al lavoro alle 6 del mattino, doveva avvicinarsi al posto di blocco fascista di AostaPonte Suaz per disarmarne il piccolo presidio. Purtroppo un milite riuscì a dare l’allarme; nella sparatoria che seguì, il giovane venne mortalmente colpito, mentre i suoi due compagni riuscirono fortunosamente a salvarsi. La salma del partigiano fu poi inumata nel cimitero di Cogne e il suo nome fu assunto da una formazione.

Dopo la liberazione F[...]