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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 13

Brano: Napoli

La Stazione ferroviaria di Napoli occupata dalle truppe durante uno sciopero di ferrovieri (aprile 1905)

A Torre Annunziata operava in quegli stessi anni Gino Alfani, futuro deputato locale. Alla Camera del Lavoro era presente Bruno Buozzi (v.) che, con l’appoggio della locale Sezione socialista, guidò il grande sciopero delle Ferrovie del Vesuvio, durato oltre 8 mesi (agosto 1912maggio 1913) ed esploso per protesta contro il licenziamento di un operaio.

Nel 1914, in seguito al successo separatamente conseguito dalle liste di opposizione nelle prime elezioni a suffragio allargato del 1913, si costituì a Napoli un « Blocco popolare » comprendente, oltre a democratici e a massoni, i socialisti usciti dal loro partito dopo il congresso nazionale di Ancona[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 14

Brano: [...]avvocato Mario Palermo e Vincenzo Ingangi. Quest’ultimo gruppo sosteneva che l’Associazione combattenti avrebbe dovuto astenersi dal partecipare con proprie liste alle elezioni amministrative del 7.11.1920. Le elezioni videro a Napoli la vittoria dei popolari e uno scacco dei socialisti, attenuato dalla conquista di due municipi: Castellammare di Stabia, dove diventò sindaco il socialista Carrese, e Torre Annunziata, dove fu eletto il socialista Gino Alfani.

Il 29.1.1921, una settimana dopo la scissione socialista di Livorno (v.)r fu costituita la Federazione napoletana del Partito comunista d’Italia.

Verso la marcia su Roma

Il fascio napoletano venne fondato l’1.12.1920. Neanche due mesi dopo (2021.1.1921) il municipio di Castellammare di Stabia veniva assaltato da squadre di nazionalisti e fascisti armati che provocavano



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 16

Brano: [...]rena, Chiaia e San Giuseppe). Tutti gli altri collegi andarono agli amendoliani, salvo quelli di Vicaria e Mercato presi dai socialisti, e quelli di Pandino vinti dai popolari. Senonché il meccanismo della leggetruffa Acerbo (v.) determinò l’elezione di tutti i candidati del Listone. All’opposizione rimasero: i costituzionalisti Amendola, Bracco, Presutti e Bencivenga; i socialisti Lucci e Bovio; i popolari Rodino e Bosco Lucarelli; il comunista Gino Alfani.

In risposta allo squadrismo, il 20.5.1924 sorse a Napoli l’Unione Meridionale che intendeva raccogliere le forze dell’opposizione costituzionale. L’iniziativa fu presa da oltre cento personalità napoletane della politica e della cultura, fra cui Giovanni Amendola, Arangio Ruiz, Ingrosso, il giornalista Floriano del « Secolo » ed Emilio Scaglione. Dopo il delitto Matteotti, si costituì un Comitato napoletano delle opposizioni, comprendente l’Unione Meridionale, il P.S.U., i gruppi campani di Italia Libera (v.), il P.S.I. (massimalista), le organizzazioni sindacali, l’Unione Goliardica e il[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 17

Brano: [...]o le carceri e i luoghi di confino.

Il P.C.I. a Napoli da! 1921 al 1943

Come si legge nella accurata ricerca di Nicola De Janni, le leggi eccezionali non determinarono l’arresto immediato di ogni attività antifascista.

Nella sua prima seduta nel novembre 1926, la Commissione provinciale dispose l’invio al confino di circa 20 tra i più noti esponenti della sinistra: si trattava per la maggior parte di anarchici, più alcuni comunisti come Gino Alfani, Michele Bianco, Amadeo Bordiga, Enrico Russo, Antonio Cecchi.

Nel 1927, dopo la costituzione del primo Centro interno del P.C.d’I., l’organizzazione comunista clandestina di Napoli veniva segnalata (con 120 iscritti e la diffusione di un migliaio di copie de /'Unità) come una delle più consistenti del Mezzogiorno. Poco dopo essa subì numerosi arresti, mentre la situazione nelle fabbriche andava facendosi sempre più difficile per la attiva presenza dei sindacati fascisti. I funzionari del Centro estero del partito continuarono tuttavia a seguire l’organizzazione napoletana. Tramite il sici[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 310

Brano: [...]uova provocazione: la Direzione del cotonificio Wenner organizzò i crumiri e, il 25 novembre, fu nuovamente arrestato Guadagno mentre si adoperava per fermare una squadra di donne reclutate dall’azienda a Poggiomarino per questa azione di crumiraggio. Sottopo

sto a processo, Guadagno fu condannato a 4 anni di reclusione sotto l’accusa di « tentato omicidio ». Finalmente, il 3.1.1911 si giunse a un accordo tra la delegazione operaia guidata da Gino Alfani (segretario della Camera del lavoro di Torre Annunziata) e l'industriale Wenner. Ma quest’ultimo, alla ripresa del lavoro, si rifiutò di rispettare l’accordo; il 10 gennaio ricominciò pertanto lo sciopero che durò altri 134 giorni. Concluso un nuovo accordo, questo fu ancora una volta violato dal padrone, per cui lo sciopero riprese in luglio e agosto, senza tuttavia riuscire a piegare la protervia padronale. Con il suo segretario chiuso in carcere, la Camera del lavoro di Scafati dovette chiudere i battenti, ma non per questo cessarono le lotte operaie nel comune: nel luglio del 1911 si era [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Gino Alfani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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