Brano: [...]mente il contributo dei finanzieri alla Resistenza non si può misurare sulla base della presenza di unità: furono gruppi di uomini, sparsi ovunque per il loro servizio d’istituto, che operarono scopertamente o clandestinamente nelle situazioni più diverse. Tra le figure di particolare rilievo sono da ricordare l’allora tenente Angelo Gracci (v.), che diverrà comandante della Brigata Garibaldi « Sinigaglia » operante in Toscana, e il sottotenente Gianmaria Paolini. Quest’ultimo, proveniente dalla Jugoslavia e sbarcato nelle Marche con una banda partigiana da lui stesso costituita, risalì guerreggiando l’Appennino e venne a scontrarsi con i tedeschi fino ad Arezzo; catturato, finì fucilato con altri patrioti presso San Giovanni Valdarno. Caduti si contano in tutte le regioni e molti furono coloro che ebbero incarichi di comando nelle formazioni: da Alghisio Gardi e Alfredo Rizzi nel Friuli a Giuseppe Atzori nel Bergamasco, al brigadiere Nicoletta in valle Sangona, all’appuntato Giovanni Filomena e a molti altri ancora. La conferma di tutto un coerente a[...]