Brano: [...]olpito dalla contraerea tedesca durante un'azione contro una base costiera, perì nell’aereo in fiamme assieme al suo equipaggio.
Erba, Rappresaglia di
Città di circa 12.000 abitanti in provincia di Como (v.), Erba fu il centro del movimento partigiano della Brianza.
Dopo r8.9.1943, nuclei cattolici e comunisti locali passarono alla lotta armata, dando vita in seguito a vere e proprie formazioni. Tra i promotori della lotta partigiana fu Giancarlo Puecher (v.). Ai nuclei locali si aggiunsero i militari sfuggiti alla cattura dei tedeschi e molti antifascisti milanesi che affluirono all’AIpe del Viceré, a San Salvatore, nella zona detta del « vecchio convento », e in altre località delle montagne sopra Erba. Le più importanti azioni partigiane furono — secondo quanto riporta nel suo diario il colonnello Umberto Morandi (Lario) — il colpo di mano contro la caserma della Guardia nazionale repubblicana di Erba, compiuto il 4. 10.1943, e l’attacco al presidio della contraerea di Vaicava, compiuto il giorno dopo.
La reazione nazifascista si scaten[...]
[...] il milite fascista Angelo Pozzoli. Nella sera stessa venne proclamato il coprifuoco e affluirono da Como 50 militi della 16a Legione « Muti ». Furono arrestati, tra gli altri, i comunisti Ermanno e Silvio Gottardi e Luigi Ripamonti, e gli antifascisti Giulio e Vittorio Testori, Rino Grossi e l'ingegner Luigi Giudici.
Il processo Puecher
L’indomani, mentre la città era ancora strettamente sorvegliata, il tenente degli alpini Franco Fucci e Giancarlo Puecher giunsero da Milano a tarda sera, in bicicletta, ignari dell’accaduto. Portavano, in una borsa, un tubo di gelatina e alcuni manifestini.
Verso le 23, all’altezza di LezzaOspedale Fatebenef ratei li di Erba, i due furono fermati dai militari fascisti, perché circolavano con il coprifuoco. Mentre venivano scortati alla sede comunale, il Fucci tentò di sparare, ma il colpo non partì: i militi reagirono, sparandogli a bruciapelo e ferendolo gravemente. If 20 dicembre un gappista uccise la guardia comunale fascista Germano Frigerio. Per rappresaglia, il Tribunale speciale, immediatamente convoc[...]
[...]zaOspedale Fatebenef ratei li di Erba, i due furono fermati dai militari fascisti, perché circolavano con il coprifuoco. Mentre venivano scortati alla sede comunale, il Fucci tentò di sparare, ma il colpo non partì: i militi reagirono, sparandogli a bruciapelo e ferendolo gravemente. If 20 dicembre un gappista uccise la guardia comunale fascista Germano Frigerio. Per rappresaglia, il Tribunale speciale, immediatamente convocato, condannò a morte Giancarlo Puecher e a pesanti pene detentive i patrioti arrestati per il precedente attentato: Luigi Giudici e Giulio Testori furono condannati a 30 anni, Giuseppe Cereda a 25 anni, Rino Grossi e Vittorio Testori a 5 anni.
La sentenza accusava Puecher di « avere in territorio di Erba, dopo I'8.9.1943, promosso, organizzato e comandato una banda di sbandati dell’ex esercito, allo scopo di sovvertire le istituzioni dello Stato e per commettere furti, rapine e atti terroristici (art. 241 C.P.) ». Gii altri furono condannati per « reato di associazione a delinquere (previsto dall’art. 416 C.P., 34 cpv.), per es[...]
[...] di sovvertire le istituzioni dello Stato e per commettere furti, rapine e atti terroristici (art. 241 C.P.) ». Gii altri furono condannati per « reato di associazione a delinquere (previsto dall’art. 416 C.P., 34 cpv.), per essersi riuniti allo scopo di sollevare un forte gruppo di sbandati contro i poteri dello Stato, con l’aggravante della continuazione (art. 81 C.P.) e del tempo di guerra, reati accertati in Erba dalI’8.9 al 20.12.1943 ».
Giancarlo Puecher venne fucilato a Erba il 21.12.1943. Suo padre, Giorgio Puecher, fu a sua volta arrestato e inviato alle carceri di San Donnino in Como. Liberato il 17.1.
1944, fu nuovamente arrestato il 15 febbraio, consegnato alle S.S., deportato a Fossoli e poi a Mauthausen, dove morì l’8.4.1945.
Bibliografia: Gianfranco Bianchi, Giancarlo Puecher, Milano, 1965; C.V.L. Como, Memorie storiche dell'attività partigiana, Lecco, 1956.
Ercoli, Luigi
N. a Bienno (Brescia) il 24.9.1919, m. a Melk (Austria) il 15.1.1945; geometra.
Militante nell’Azione cattolica, dopo I'8.9.1943 fu tra gli organizzatori dei primi gruppi partigiani in vai Camonica (v.). Capo del Centro informativo, di raccolta e rifornimento armi che collegava la Resistenza bresciana con le formazioni della valle, particolarmente con la Divisione Fiamme verdi «Tito Speri », svolse il suo compito con ottimi risultati.
Della sua attività ha scritto Antonio Fappani: « Q[...]