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Il segmento testuale Giacinto Calligaris è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 195

Brano: Udine

ri fasciste o al confino vennero liberati solo alla fine di agosto: così fu per gli udinesi Mauro Scoccimarr0, Giacomo Pellegrini (v.), Primo Romanut, Giacinto Calligaris e altri. Dal canto loro i partiti accelerarono il processo di riorganizzazione e la ricerca di un'azione comune. Venne costituito un Comitato antifascista, del quale facevano parte: Gino Beltrame, Luigi Borghese, Mario Fortuna e Aldo Cuttini per il P.C.I.; Faustino Barbina, Agostino Candolini e Umberto Zanfagnini per la D.C.; Fermo Solari, Alberto Cosattini e Salvatore Lo Curto per il P. d’A.; Manlio Gardi ed Egidio Zoratti per il P.L.I.; Giovanni Cosattini, Felice Feruglio, Carlo Pignat, Mario di Varmo per il P.S.I..

Airindomani dell'8 settembre il Comitato antifascista, riunito nello stu[...]

[...]tta armata

Nei giorni immediatamente successivi all’8 settembre, dalle campagne e dalle città del Friuli centinaia di giovani, soprattutto operai e contadini, ma anche studenti e militari dell’esercito regio in sfacelo, salirono sulle montagne dove diedero vita ai primi nuclei partigiani. Accanto ai giovani erano antifascisti di vecchia data che avevano conosciuto persecuzioni, carcere e confino. Da Udine partirono, fra gli altri, i comunisti Giacinto Calligaris, Mario Foschiani, Oreste Cotterli, Giovan Battista Periz, Angelo Liva, Bruno Michelotti, Elmo Tracanelli, Mario e Perseo Zanuttini, Gian Angelo Colonnello, Pietro e Ferruccio Roiatti, Vincenzo Deotto, Giuseppe Zanini, Pietro Zorzini, Arduino Busolini, Gino Galliussi, FI appo Settimo, Felice Davilla, Aldo Piaino, Galliano Vida, Fausto Spivach, Guerrino Paviotti, Icle De Cillia, Irene Rizzolato, Gianna Garosi, Umberto Zilli, Federico De Pauli, Quirino Paviotti, Giuseppe Colombaro.

Fra gli azionisti, presero la via della montagna Fermo Solari, Alberto Cosattini, Gastone Valente, Carlo e Lucia[...]

[...]rino Paviotti, Giuseppe Colombaro.

Fra gli azionisti, presero la via della montagna Fermo Solari, Alberto Cosattini, Gastone Valente, Carlo e Luciano Comessatti, Nino Del Bianco, Antonio Giuriolo, Italo Romanelli, Arrigo Secco, Antonino Moro, Renato Dal Din, Alberto Cautero, i fratelli Dall1 Armi, Giorgio Bohem.

A metà settembre si costituirono le prime formazioni partigiane: a Faedis, sorse il 1° Battaglione Garibaldi “Friuli”, comandante Giacinto Calligaris “Enrico”, commissario Mario Foschiani “Guerra”, responsabile dell’intendenza Elmo Tracanelli “Attilio”, responsabili politici G.B. Periz “Orio”, Oreste Cotterli “Amo” e Angelo Liva “Gabbia”; a Savorgnano del Torre si costituì il Battaglione “Giustizia e libertà”, formato dagli azionisti udinesi e comandato da Fermo Solari “Somma” e Alberto Cosattini “Cosimo”; ad Attimis, intorno al capitano Manlio Cencig “Mario”, si raggruppò una formazione di 4050 uomini, nella quasi totalità militari, denominata

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 193

Brano: [...]grado ciò, i militanti che restavano in libertà ritessevano con pazienza le fila del lavoro politico, il quale procedette sempre anche se in maniera ridotta.

Nei processi del Tribunale Speciale del 1931, 1934 e 1936, per ricordare solo i principali, decine e decine di comunisti friulani vennero condannati; tra questi troviamo quasi tutti coloro che saranno in prima fila nel 1943 per organizzare e dirigere la Resistenza armata: basti ricordare Giacinto Calligaris (v.), Mario Lizzerò (v.), Aldo Baolini, Giovanni Padoan (v.), Luigi Borghese, Settimo Flappo (v.), Pietro e Ferruccio Roiatti (v.), Ostelio Modesti (v.). Più di 300 furono inoltre gli antifascisti della provincia di Udine inviati al confino negli anni dal 1926 al 1943.

Fra questi ultimi, si ricordano Mauro Scoccimarro (in seguito condannato dal T.S.),

Antonio Feruglio, Luigi Borghese, Oreste Cotterli, Sante Galliussl, Terzo Flappo (v.), Pietro Zanuttini, Augusto Nassivera, Italo Cristofoli, Osvaldo Fabiani, Eldo Feruglio, Mirco Flaugnach, Ferruccio Assaloni, Giovanni Felice, Giovanni Pe[...]

[...]io, Ciocchiatti Giuseppe, Clocchiattl Guido, Coccolo Aldo, Contin Emilio, Corai Ruggero, Cozzi Carlo, De Bernardo Angelo, De Gottardo Emanuele, Della Puppa Luigi, Della Ricca Leonardo, Della Schiava Luciano, Del Rizzo Antonio, Del Michel Ciro, De Piero Basilio, De Piero Francesco, Duca Ettore, Durigon Achille, Ellero Francesco, Fabbro Antonio, Faleschini Ivo, Felice Enrico, Felice Giovanni, Comuzzi Iginio, De Corte Giovanni, Feresin Carlo, Fe

Giacinto Calligaris

193



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 199

Brano: [...]imenti invernali erano state gravi. Erano scomparsi comandanti e commissari di grande esperienza e capacità: oltre ai già ricordati, erano caduti in combattimento o fucilati dai tedeschi i garibaldini Giannino Bosi (Battisti), Eugenio Candon (Sergio), Giulio

Contin [Riccardo), Aulo Magrini [Arturo), Mansueto e Augusto Nassivera [Leone e Nembo), Italo Cristofoli (Aso), Rino Blasich (Franco), Manfredi Mazzocca [Tordo), Giuseppe Gozzer (Franco), Giacinto Calligaris (Enrico), Jole De Cillia (Paola), Andrea Pellizzari (Grifo). Fra gli osovani, erano caduti Pietro Maset [Maso), Franco Martelli [Ferrini), Mario Del Fabbro [Tosca), Romano Zoffo [Barba Livio), Ferruccio Fontanini [Zanon), Giuseppe Zambon [Decio).

Nonostante la gravità delle perdite subite, i Comandi garibaldini e osovani non aspettarono l’ordine insurrezionale dagli Alleati. L’insurrezione venne autonomamente preparata e attuata, luogo per luogo, da ciascuna formazione organizzata.

Il 25 aprile ebbero inizio le operazioni per liberare il Friuli: con un’azione vasta e capillare i partigi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 196

Brano: [...], con comandante Giannino Bosi (v.) e commissario Giuseppe Gargano [Boris). Ai primi di ottobre, sul Collio goriziano, sorse il Battaglione garibaldino “Mazzini”, comandante Mario Fantini (v.) e commissario Giovanni Padoan “Vanni”.

A metà ottobre i quattro Battaglioni garibaldini (il “Friuli”, il “Garibaldi”, il “Pisacane” e il “Mazzini”) si unirono nella Brigata Garibaldi “Friuli”, la prima brigata partigiana d’Italia, avente come comandante Giacinto Calligaris e come commissario Mario Lizzerò “Andrea”.

Le Divisioni garibaldine e le Formazioni “Osoppo” (v.) che combatterono nella regione durante i 20 mesi dell’occupazione tedesca trassero tutte origine da questi primi reparti.

Fin dall’inizio la lotta antipartigiana assunse in queste zone, che erano

per i tedeschi di grande importanza strategica, caratteri di particolare asprezza: fu una lotta condotta dagli occupanti secondo piani organici di distruzione totale e terroristica, segnata in tutto il suo corso da eccidi, rappresaglie indiscriminate, devastazioni sistematiche di territori, depo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 85

Brano: [...]mesi a due anni, unicamente allo scopo di frequentare le scuole di partito ivi organizzate per l’istruzione dei quadri politici e militari destinati alla lotta clandestina contro il fascismo in Italia. Dal 1923 al 1939 queste scuole contribuirono alla formazione di dirigenti politici, di combattenti rivoluzionari e di comandanti partigiani. Da esse uscirono, tra gli altri: Ilio Barontini, Antonio Cicalini, Edoardo D'Onofrio, Giuseppe Alberganti, Giacinto Calligaris, Armando Fedeli, Renato Giachetti, Antonio Gigante, Cino Moscatelli, Antonio Roasio, Gastone Sozzi.

Antifascisti italiani negli Stati Uniti

New York, ove è sempre stata folta l'emigrazione italiana, costituì un attivo centro dell’antifascismo. Numerosi, oltre ai comunisti e ai socialisti, vi furono gli anarchici, tra i quali ricordiamo Armando Borghi, Vincenzo Capuana, Michele Centrone, Ugo Fedeli e Carlo Tresca. Quest’ultimo dirigeva II Martello, un periodico particolarmente noto, insieme con l’Adunata dei Refrattari, tra gli anarchici italiani nell’America del Nord.

Costretti ad ab[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 20

Brano: [...]lle file partigiane.

Nell’ottobre 1943 alcuni elementi della “Banda della Bernadia” passarono a una formazione garibaldina, che in quel mese aveva iniziato la propria attività nella zona, rafforzandone la consistenza. Si trattava del Battaglione “Matteotti”, il cui commissario politico era Perseo Zanuttini (Pio /), un perseguitato politico antifascista. Il “Matteotti” e il “Pisacane” costituirono la 1a Brigata Garibaldi “Friuli” al comando di Giacinto Calligaris (Enrico) e di Mario Lizzerò (v.).

Contro queste formazioni si scatenò il 28.10.1943 un violento attacco nemico, ma esso fu respinto, tanto che nei giorni successivi i garibaldini poterono interrompere le strade adducenti al forte sui monti Bernadia e quelle tra Useunt e Sedilis, tra Sedilis e Villanova delle Grotte. Anzi, in quello stesso periodo (primi di novembre 1943) ebbe luogo il primo attacco partigiano organizzato e precisamente contro il presidio di Vedronza, un campo trincerato con postazioni fisse per armi pesanti a protezione della centrale elettrica che alimentava la zona di Ud[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 243

Brano: [...]el Montenegro. Ferito durante un'azione, fu rimpatriato nel 1942 e congedato nel giugno 1943.

Rientrato a Udine, prese contatti con Fermo Solari, Luigi e Alberto Cosattini, i fratelli Commessatti e altri esponenti dell’organizzazione clandestina del Partito d’Azione. Dopo I’8.9.1943 raggiunse la zona di SubitCanebola, dove si formava il primo nucleo partigiano di “Giustizia e Libertà” operante d’intesa con la formazione garibaldina guidata da Giacinto Calligaris e da Uva. Rientrato a Udine per ragioni di salute, si impegnò nel reclutare volontari e neil’assicurare rifornimenti alle formazioni “OsoppoFriuli”, lavorando alla costituzione della 1a Brigata “Osoppo” in zona AttimisFaedis. Successivamente divenne vicecomandante del Servizio informazioni a fianco del generale Morra (Ottavio), nonché sovrintendente al settore rifornimenti. Come esponente del P. d’A. fu anche membro del C.L.N. provinciale di Udine. Alla fine di agosto del 1944, tornato nelle formazioni di montagna, diventò commissario politico della la Brigata “Osoppo” ad Attimis e, nel sette[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 513

Brano: Perón Juan Domingo

Periz, Giovan Battista

Orio. N. a Udine il 14.9.1898, m. a Mauthausen il 3.3.1945; operaio. Metalmeccanico specializzato, partecipò alla Prima guerra mondiale e cadde prigioniero, internato dagli austriaci nel già allora esistente lager di Mauthausen.

Alla fine del conflitto fu tra gli organizzatori della lotta antifascista a Udine con Giacomo Pellegrini, Giacinto Calligaris e Mauro Scoccimarro. Membro del P.C.d'I., nel 1926 organizzò la stampa di giornali clandestini come Spartaco, Il lavorat or e friulano, Il combattente antifascista. Svolse lavoro di organizzazione politica clandestina fino al 1931, quando, catturato dall’Ovra, fu deferito al Tribunale speciale che

lo condannò a 18 anni di reclusione. «Rilasciato anticipatamente per amnistia, fu negli anni successivi vigilato speciale, perseguitato ed emarginato dalle autorità fasciste. Dopo T8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle fila della Resistenza udinese. Fu a Faedis tra i fondatori de[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 395

Brano: [...]ro, riprese la lotta.

Nel 1942 venne in contatto con la Resistenza slovena, già operante nell’Alto Isonzo, traendone l’esperienza dell’azione armata. Nuovamente arrestato nel maggio 1943, tornò libero con la caduta del fascismo.

Nell’estate del 1943 Mario Lizzerò organizzò le prime bande partigiane del Friuli: a metà settembre sorsero il Battaglione « Garibaldi », comandato da Mario M od otti, nonché il Battaglione « Friuli », comandato da Giacinto Calligaris e da Mario Foschiani sulle Prealpi Giulie (per un certo periodo, questa formazione si unificò con il gruppo di « Giustizia e Libertà » diretto da Fermo Solari e Carlo Comessatti). Tra la fine di settembre e la metà di ottobre si formarono — sulla stessa scia — il Battaglione « Pisacane » al comando di Giannino Bosi e, sul Collio, il Battaglione « Mazzini » comandato da Mario Fantini e da Giovanni Padoan.

Nello stesso mese di ottobre 1943, Lizzerò e Calligaris costituirono la

I Brigata Garibaldi « Friuli », con Lizzerò commissario politico: era nata la prima brigata garibaldina d’Italia,[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giacinto Calligaris, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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