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Il segmento testuale Garibaldi-Osoppo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 7Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 312

Brano: [...]tipulato un primo accordo fra la Brigata Garibaldi « Friuli » e la Brigata « OsoppoFriuli ». Il 14 luglio tale accordo venne ribadito e fu raggiunta l’intesa per un « Comando di coordinamento operativo ». La « Garibaldi » premeva per ottenere maggiore unità, ma la « Osoppo » dissentiva. Ne seguì la « crisi di Pielungo » (di cui diremo più avanti), superata la quale (2.10.1944) potè strutturarsi e cominciò a funzionare un Comando di coordinamento GaribaldiOsoppo Friuli (G.O.F.). Il maggiore inglese Nicholson, che aveva molto operato per ottenere tale unificazione, nei suoi radio messaggi definì le due Brigate (nel frattempo diventate Divisioni) « thè Division » come fossero ormai una unica formazione.

Nel Friuli nordorientale il 26.7.1944 si costituì un analogo Comando unico di coordinamento operativo fra i Battaglioni locali della « Osoppo » (che in agosto diventarono I Brigata « Osoppo ») e le Brigate Garibaldi « Natisone ». Il 12 settembre l’unificazione fu perfezionata, pur senza diventare fusione, dando vita alla Divisione GaribaldiOsoppo « N[...]

[...]finì le due Brigate (nel frattempo diventate Divisioni) « thè Division » come fossero ormai una unica formazione.

Nel Friuli nordorientale il 26.7.1944 si costituì un analogo Comando unico di coordinamento operativo fra i Battaglioni locali della « Osoppo » (che in agosto diventarono I Brigata « Osoppo ») e le Brigate Garibaldi « Natisone ». Il 12 settembre l’unificazione fu perfezionata, pur senza diventare fusione, dando vita alla Divisione GaribaldiOsoppo « Natisone ».

All’estremità occidentale della zona, in vai Cellina, il 7.8.1944 si ebbe un’analoga unificazione: 3 Battaglioni garibaldini e i 3 Battaglioni della futura 5a Brigata « Osoppo » costituirono la Brigata « Ippolito Nievo ». Il processo di unificazione si estese poi alla pianura pordenonese della destra Tagliamento con la costituzione della « Brigata Ippolito Nievo B » (v. Modotti, Divisione), avvenuta il

14.9.1944. Infine, il 9.10.1944 si costituì a Udine il Comando unico della pianura che estese tale unificazione alla sinistra Tagliamento. Alla vigilia dei grandi rastrellam[...]

[...]ttiva volontà dei Comandi, quanto dalle difficoltà obbiettive della vita cospirativa. Signicativo poi è anche il fatto che questi Comandi unificati non si siano disciolti nell’inverno per delibera delle formazioni, bensì per la dispersione conseguente ai rastrellamenti; tant’è vero che in Carnia i partigiani locali che, per quanto dispersi, si trovavano ancor vicini, fin dal 20.1.1945 ricostituirono per conto loro un Comando unico Gruppo Brigate GaribaldiOsoppo « Pai Piccolo ». Solo la « GaribaldiOsoppo Natisone » si spezzò per decisione dei due Comandi, uno dei quali decise di seguire il IX Korpus, l’altro di ritornare nella zona di Porzus.

La « crisi di Pielungo »

L’accordo politico venne invece totalmente a mancare in due circostanze, la prima delle quali' verrà ricordata come « crisi di Pielungo ». Essa si verificò durante la tumultuosa crescita estiva delle formazioni partigiane. Causa immediata fu la mancata vigilanza militare alla sede del Comando della Brigata « Osoppo », che si era insediato con il proprio Centro reclute e coi servizi nella villa Ciconi (detta

Castello di P[...]

[...]soppo », Carlo Commessatti, e il Comando della Brigata Garibaldi inoltrarono al C.L.N. provinciale e al Comando regionale veneto pesanti e allarmanti accuse di incapacità militare e politica. Il C.L.N. e il Comando regionale intervennero con severi provvedimenti che suonavano condanna anche se mitigata dall’ord:ne di aprire un’inchiesta. Contemporaneamente fu presa l’iniziativa di correre al supposto rimedio del male costituendo un Comando Unico GaribaldiOsoppo al posto del Comando di coordinamento già deciso il 14 luglio e ritenuto ora troppo blando. Detto Comando unico, proposto l’1 agosto, era cosa fatta il 16 agosto, col sostegno del Comando della Brigata Garibaldi e con l’avallo di due rappresentanti del Comando regionale arrivati da Padova, uno del P.C.I. e l’altro del P.d’A..

Ma quella condanna suonava assai stonata agli osovani che rivendicarono a sé, conformemente alla tradizione partigiana, il diritto di decidere sui propri comandanti. Nonostante quanto era avvenuto, Verdi e Aurelio restavano per gli osovani due capi stimati e popolaris[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 759

Brano: [...]ioni e .1 distaccamento (Btg. « Dante », Btg. « Ferro » poi denominato « Pantera » per onorare il caduto Giuseppe Del Mei (v.), Btg. « Anthos », Btg. « Bertin », Distaccamento « Boatto »), la Brigata Garibaldi del Pordenonese fu affidata al comando di Rino Favot (Sergio), con commissario politico Ardito Fornasir (Ario) e responsabile Stampa Terzo Drusin (che cadrà il 9.12.1944 e sarà decorato di medaglia d’oro alla memoria).

Brigata Unificata GaribaldiOsoppo

Il 14.8.1944, dopo che nel Comando della « Garibaldi » furono entrati Cesare Fava retti (Viale) e Carlo Bianchi (Glori), rispettivamente come vicecommissario e responsabile del Servizio informazioni e intendenza, la formazione assunse il nome di Brigata Unificata GaribaldiOsoppo « Ippolito Nievo B », per distinguerla dalla omonima Brigata Unificata nel frattempo nata in montagna. Il suo Comando fu composto da 4 garibaldini e da 3 osovani.

A parte l’unità del Comando centrale, le formazioni garibaldine e osovane mantennero autonomia di organizzazione e a ciascuna di esse fu affidata una precisa zona operativa. A differenza delle « Garibaldi », le « Osoppo » non vivevano però alla macchia e la loro attività consisteva principalmente in azioni di sabotaggio.

In settembre le « Osoppo » si ordinarono su 4 battaglioni (« Naonis », « Meduna », « Livenza » e « Colvera»[...]

[...]ebbe l’arresto dell’osovano Cesare Favaretti, vicecommissario della Brigata Unificata, e di vari membri del C.L.N. di Pordenone. Nello stesso periodo fu dato inizio a un riordinamento delle forze garibaldine e osovane: in seguito a una decisione del Centro militare provinciale di Udine, tutte le formazioni della Destra Tagliamento furono designate a costituire la cosiddetta 3a Zona operativa della pianura friulana e il Comando di brigata della « GaribaldiOsoppo » venne promosso a Comando Unificato della Zona stessa. Nel quadro di tale riordinamento, i battaglioni garibaldini costituirono 2 brigate: la Brigata Garibaldi « Veneziano », al comando di Giannino Luccon (che sarà poi decorato di medaglia doro alla memoria) e del commissario Bruno Boris (Fagotto)’, e la Brigata Garibaldi « Anthos », al comando di Bruno Travani (Zambo) e del commissario Leobrando Manias (Mirko). Altrettanto fecero le « Osoppo », riordinando i loro battaglioni. Erano passati pochi giorni da questa trasformazione, che il comandante delle « Osoppo » (e vicecomandante della Zona[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 51

Brano: [...]ue ore dopo un carretto della nettezza urbana recuperò la salma ».

G.Ag.

Del Mei, Giuseppe

Pantera. Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a San Vito al Tagliamento (Udine) nel 1924, caduto a Bagnarola di Sesto (Udine) il 7.9.1944; studente.

Iscritto all'Università di Padova, subito dopo 1*8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione raggiungendo le formazioni partigiane che avrebbero poi dato vita al Gruppo divisioni « GaribaldiOsoppo ». Comandante di squadra, cadde nei corso di un’azione. Nel giugno 1947 l’Università di Padova ha conferito alla sua memoria la laurea « ad honorem ».

« Concepito l’ardito disegno di catturare una pattuglia tedesca entrata in una casa — dice la motivazione della m. d'o. — si trovava a un certo momento dell'azione a dover sostenere da solo l’urto del nemico che era uscito al contrattacco. Benché gli fosse largamente aperta la via della ritirata, piuttosto che volgere le spalle preferiva affrontare, da solo, i tedeschi che avanzavano e dopo aver adoperato il mitra e, infine, a distanza ravvi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 441

Brano: [...]e di Nimis. Questa si concluse con la vittoria dei partigiani che, dopo aver messo fuori combattimento numerosi nemici e conquistato grandi quantità d’armi, costrinsero i nazifascisti alla ritirata. Nimis divenne così la capitale della « Zona libera ». Da quel momento, seppure attraverso lunghe discussioni, garibaldini e osovani raggiunsero l’accordo di costituire un Comando unico di tutte le forze partigiane della zona. Nacque così la Divisione GaribaldiOsoppo « Friuli », il cui Comando unificato era composto dal garibaldino Mario Fantini comandante e dallosovano F. De Gregori (Bolla) vicecomandante, con l'osovano A. Berzanti [Paolo) commissario politico e il garibaldino Giovanni Padoan come vicecommissario. Entrarono inoltre a far parte del Comando il garibaldino Ferdinando Mautino come capo di stato maggiore e l’osovano Mario Zulian [Sandro) come vicecapo. La sede del Comando di divisione fu installata nelle scuole di Forame (Attimis).

La prima importante azione militare dopo l’unificazione del Comando fu l’eliminazione dei presidi nazifascist[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 760

Brano: [...] fece parte dei gruppi antifascisti sorti aH'interno di quel cantiere navale. Dopo I'8.9.1943 fu tra gli organizzatori della lotta partigiana in Friuli. Designato comandante del Battaglione Garibaldi costituitosi sul Monte Corada nel CoIIio il 15 settembre (v. Gorizia), venne successivamente incaricato di formare altri battaglioni partigiani tra il Collio e la Carnia. Divenuto infine comandante della Brigata « Ippolito Nievo » (Comando unificato GaribaldiOsoppo Friuli) operante nel settore della vai Cellina, divenne notissimo al nemico per le audaci azioni compiute con i suoi uomini.

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 313

Brano: [...]to) i comandanti della « Osoppo » diedero alla Brigata, da loro elevata a Divisione, quale nuovo comandante Manlio Cencing [Mario] e quale nuovo delegato o commissario politico G. Batta Mar in [Plauto). Inoltre si proposero di raggiungere, in clima più sereno, gli « auspicati contatti con la Divisione Garibaldi »,

Tali contatti furono infatti ripresi, ma diedero frutti definitivi solo il

2.10.1944, con il rinnovato Comando di coordinamento GaribaldiOsoppo Friuli, cui si è già accennato. Un altro caso di disaccordo politico, che cessò solo quando era ormai imminente la Liberazione, riguardò il Comando provinciale unico di tutte le forze partigiane. Nel

1945 « Osoppo » e . « Garibaldi » erano fianco a fianco in tutti i paesi del Friuli e l'accordo di unione operativa diveniva tanto più urgente quanto più vicina si sentiva la fine della guerra, All’insurrezione bisognava che i partigiani si trovasse ro uniti e il Comando militare veneto lo esigeva in tutti i modi. Ma il 7 febbraio era accaduto l’eccidio di Porzus e si era venuti a sapere che e[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 748

Brano: [...]i protesta contro la visita del principe Umberto di Savoia in Argentina, fu arrestato ed estradato in Italia, dove venne assegnato a domicilio coatto a Lonca. Continuò la lotta clandestinamente e, dopo I'8.9.1943, fu tra gli organizzatori del movimento partigiano nella Sinistra Tagliamento, affiancato dalla moglie Olimpia Carlini. Divenne commissario politico del Battaglione Garibaldi « G. Calligaris » e fu tra i promotori del Comando unficato « GaribaldiOsoppo ». Ottimo propagandista, contribuì alla nascita de LI Risveglio, giornaletto della Brigata « Calligaris », poi della Divisione « Sergio e Battisti ».

La sua formazione fu la prima a entrare in Udine 1*1.5.1945 (precedendo l’arrivo degli Alleati) e, lo stesso giorno, Prampero fu nominato sindaco di Codroipo dal C.L.N. locale. Destituito pochi giorni dopo dal governatore americano, riprese il suo lavoro di bracciante e di organizzatore sindacale, spegnendosi prematuramente in assoluta povertà.

Figura molto amata nel Codroipese, anche per il suo vivace e pittoresco carattere, i concittadin[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Garibaldi-Osoppo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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