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Il segmento testuale Galletto Rosso è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 472

Brano: Galletto rosso, Il

dicità mensile e tiratura media di

1.000 copie per numero. Portava, nella testata, il disegno di un gal

lo rosso.

Come altre pubblicazioni analoghe (v. Fanciullo Proletario), più che porsi uno specifico programma il foglio voleva con la sua stessa presenza sfidare le leggi eccezionali fasciste, darvi una risposta spavalda e pungente.

Si legge nell’articolo di fondo del primo numero: « Chi siamo? Occorre dirlo? Solo i comunisti hanno il coraggio di pubblicare oggi in Italia dei giornali clandestini. Questa nuova pubblicazione è anch’essa opera dei giovani comunisti. Abbiamo [...]

[...]el proletariato. E che sentiamo questa responsabilità lo dimostra il fatto che siamo rimasti al nostro posto [...]. E pur lottando e lavorando tenacemente, come prima, noi siamo così tranquilli, così strafottenti di trovare anche il tempo per ridere, alle spalle e in faccia al nemico ».

In alcuni processi celebrati dal Tribunale speciale nel 1928, gli imputati furono accusati di aver diffuso stampa clandestina antifascista e, tra questa, « Il Galletto rosso ».

Sul « Corriere della Sera » del 30.3.1928 si legge: «[...] Nel maggio dello scorso anno, la questura di Roma informava i diversi commissariati di P.S. che tra gli operai della capitale venivano distribuite numerose copie di un giornaletto clandestino dal titolo ” Il Galletto. Rosso ”, contenenti scritti offensivi per la persona del Capo del Governo, e ordinava delle indagini per la scoperta dei colpevoli di tale pubblicazione.

Il 30.3.1928 il Tribunale speciale condannò Giovanni Fedeli a 2 anni, Gino Galluzzi, Angelo Caselli ed Ennio Torbidoni a 1 anno ciascuno di reclusione per aver[...]

[...]della capitale venivano distribuite numerose copie di un giornaletto clandestino dal titolo ” Il Galletto. Rosso ”, contenenti scritti offensivi per la persona del Capo del Governo, e ordinava delle indagini per la scoperta dei colpevoli di tale pubblicazione.

Il 30.3.1928 il Tribunale speciale condannò Giovanni Fedeli a 2 anni, Gino Galluzzi, Angelo Caselli ed Ennio Torbidoni a 1 anno ciascuno di reclusione per avere diffuso il numero de "Il Galletto Rosso ” realizzato per celebrare il Primo Maggio ».

La notizia di questa pubblicazione giunse probabilmente anche ad Antonio Gramsci, in carcere, e forse in forma non del tutto favorevole, a giudicare da una nota trovata nei suoi « quaderni »: « Il galletto rosso. Dal francese le coq rouge, termine che dev'essere d’origine contadina e indica l’incendio appiccato per ragioni politiche nelle lotte di fazione e nelle jacqueries. Si potrebbe ricordare la cosiddetta tattica del fiammifero predicata da Michelino Bianchi e Umberto Pasella nelle campagne emiliane durante il predominio sindacalista verso il 190S » [Passato e presente, p. 151). In realtà il titolo era stato ispirato dal ritornello di una canzone popolare milanese, in voga tra i giovani nel secolo scorso e cantata in coro durante le gite domenicali.

Galli, Luigi Michele

N. a Gallarate (Var[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 547

Brano: [...]ialmente alla macchia in Milano e più tardi prodotta a Parigi, per essere inviata in Italia tramite corrieri clandestini (in carta sottilissima o sotto forma di lastre di zinco riproducibili). In certi periodi raggiunse tirature di 12.000 copie e continuò ad apparire regolarmente tino al febbraio 1935.

Ad “Avanguardia” si aggiunsero dal 1927 vari altri giornali prodotti clandestinamente da gruppi di giovani, per lo più a diffusione locale: Il Galletto Rosso (v.), Il Fanciullo Proletario (v.), Caserma (v.), Giovin Guardia (v.) a Milano, Il Goliardo Rosso (prodotto da un gruppo di studenti universitari comunisti a Torino), La Fiaccola a Genova, Gioventù Rossa a Novara, La Voce della Gioventù a Biella, La Recluta nel Veneto, e altri ancora. Dal 1927 al 1943 non vi sarà anno giudiziario che non vedrà processati e pesantemente colpiti dal Tribunale speciale giovani diffusori di “Avanguardia” e delle altre pubblicazioni ricordate (v. Giornali antifascisti).

Per citare un significativo esempio, il 12.11. 1927 due fidanzati ventenni venivano condanna[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Galletto Rosso, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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