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Il segmento testuale G.M.A. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 156

Brano: Trieste

ste fu accompagnato dal diffondersi di una violenza antioperaia e antislava (non più a carattere difensivo, ma aggressivo) che, praticata da squadre armate fiancheggiatrici del M.S.I., finì con il suscitare crescenti preoccupazioni nel G.M.A. (de Castro). Tale fenomeno traeva alimento, oltre che dall’esasperato clima nazionalistico, dalle contraddizioni e dai cedimenti degli stessi partiti della maggioranza “centrista”, arroccatisi su una politica di blocco patriottico. Si giunse così ai gravi incidenti del marzo

1952 fra manifestanti italiani e Polizia Civile (organizzata dal G.M.A.) e a quelli ancora più gravi dell’ottobrenovembre 1953, nei quali si ebbero 6 morti e centinaia di feriti fra dimostranti sostenuti dalle “squadre” neofasciste, nonché numerosi feriti fra la polizia. Dovettero intervenire anche reparti militari inglesi e americani.

Tali sanguinosi incidenti caddero in una fase delicata di tensione italojugoslava, all'indomani della Dichiarazione angloamericana dell’8.10.

1953, con la quale i governi U.S.A. e britannico, decisi ormai a chiudere il problema triestino, sollecitavano una soluzione di compromesso fra Italia e Jugoslavia sulla base di una spa[...]

[...]overnativi triestini che, organizzatisi in un “Comitato per la difesa dell’italianità di Trieste e dell'Istria” creato dal sindaco democristiano Gianni Bartoli (con l'esclusione dei socialdemocratici che non vi aderirono), avevano fatto fronte comune con alcuni gruppi e associazioni deH’estremismo nazionalfa

scista. Tale politica non giovò affatto alla causa difesa da questi stessi partiti e, in una fase diplomatica assai delicata, indusse il G.M.A. a irrigidirsi nella difesa del “law and order”, mentre i governi U.S.A. e britannico dissipavano ogni residua illusione italiana sulla “provvisorietà” della spartizione territoriale da essi proposta. Il testo ufficiale del Memorandum d'intesa firmato da Italia e Jugoslavia il 5.10.

1954, con l’approvazione francese e la presa d’atto sovietica senza obiezioni, stabiliva infatti non più una nuova « linea di demarcazione », ma un confine (border) tra i due paesi, che sarebbe diventato definitivo.

Bibliografia: Diego de Castro, La questione di Trieste. L'azione politica e diplomatica italia[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 192

Brano: Risiera di San Sabba

possibile trarre elementi consistenti sui meccanismi repressivi nazisti e fascisti dai processi per collaborazionismo istruiti nel dopoguerra dalle Corti straordinarie d’assise istituite dal G.M.A. appunto per giudicare tali reati (v. Processi ai fascisti), notizie che sarebbero state utili al momento dell’apertura di una istruttoria sulla Risiera.

Tali processi misero più che altro in evidenza (anche prescindendo dalla posizione del G.M.A.) la superficialità delle istruttorie e la sommarietà, per non dire l’assenza di ogni serio tentativo di ricostruire la rete di rapporti politicopolizieschi fra collaborazionisti e nazisti. Grazie a questo comportamento di una parte della magistratura locale, in ciò non diverso da quello seguito in altre parti d'Italia, furono assolti o condannati a miti pene anche noti esponenti politici e militari del fascismo di Salò. Per esempio, fu condannato (in contumacia) a soli 8 anni Giuseppe Gue//, capo dell’ispettorato Speciale di pubblica sicurezza per la Venezia Giulia, nonostante gli innumerevol[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 155

Brano: [...]so il 9.6.1945 a Belgrado, furono assegnate le rispettive aree di amministrazione militare lungo la cosiddetta Linea Morgan: Trieste, Monfalcone, Gorizia, Valle dell’lsonzo, Tarvisio e l’enclave di Pola, costituenti la Zona A, agli angloamericani; quasi tutta l'Istria (v.) con Fiume e i territori a est dell Isonzo fino al vecchio confine, formanti la Zona B, agli jugoslavi.

Insediatosi dopo tale accordo a Trieste, il Governo militare alleato (G.M.A.) liquidò rapidamente le strutture dei “poteri popolari”, ristabilendo con alcune modifiche l’ordinamento amministrativo precedente. Venne instaurato il modello di democrazia “occidentale”, ma sotto il pieno controllo angloame

ricano, alle cui regole e autorizzazioni dovevano conformarsi tutte le forze politiche. La linea del direct rule (dominio diretto) applicata dal G.M.A. mirava, oltre che a consolidare il proprio potere, a isolare il Partito comunista (ritenuto una specie di “cavallo di Troia” del comuniSmo jugoslavo e sovietico) e rispondeva a quella più generale strategia del “contenimento” che sarà sempre più rigorosamente adottata dal governo americano nell’Europa occidentale nei confronti della politica sovietica, dando alimento alla guerra fredda fra i due blocchi (Valdevit).

La mancata attuazione pratica del « Territorio libero di Trieste » (T.L. T.), formalmente istituito dalla Conferenza della pace di Parigi dell'ottobre 1946 (che assegnava alla J[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 191

Brano: [...]I'8.9.1943, oppure a delazioni della Milizia o della Federazione fascista. Anche l’ispettorato lucrò sui beni delle vittime e ad alcuni arrestati estorse somme ingentissime in cambio del rilascio.

Istruzione del processo

Dovevano passare più di trent’anni prima che la magistratura italiana istruisse un processo contro i responsabili delle stragi della Risiera. Nel primo decennio postbellico, gli ostacoli posti dal Governo militare alleato (G.M.A.) alle indagini giudiziarie sui nazisti e loro collaboratori operanti a Trieste e nella regione (che peraltro non provocarono reazioni da parte delia magistratura locale), praticamente impedirono l’avvio di qualsiasi procedimento giudiziario. La scoperta di ceneri e resti umani fra le macerie del forno crematorio, quantunque fosse oggetto di un rapporto della polizia al magistrato nel dicembre 1945 e venisse pubblicamente segnalata dalla stampa, non ebbe alcun seguito legale. Né fu

191


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine G.M.A., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---italiana <---M.S.I. <---italiani <---C.L.N. <---Diplomatica <---Diritto <---Francoforte sul Meno <---P.C.I. <---S.S. <---San Sabba <---Storia <---Tribunale di Francoforte <---Zona B <---antifascista <---collaborazionisti <---d'Italia <---estremismo <---fascista <---fascisti <---italiane <---italiano <---nazista <---nazisti <---neofascismo <---Alexander-Tito <---Avanguardia Nazionale <---Bibliografia <---Bruno Piazza <---Comandi S <---D.C. <---Diego de Castro <---Dietrich Allers <---Divisioni di Tito <---E.A. <---Friuli-Venezia <---G.A.P. <---Giannina Bordignon Sereni <---Giuseppe Gue <---Gottlieb Hering <---I.R.S.M.L. <---Il Piccolo <---In Germania <---Joseph Oberhauser <---Jugoslavia di Tito <---Linea Ingrid <---Litorale Adriatico <---Luigi Frausin <---M.L. <---Meccanica <---Messaggero Veneto di Udine <---Ordine Nuovo <---P.C. <---P.C.S. <---P.L.I. <---P.R.I. <---P.S. <---Partito comunista <---Pratica <---R.F.T. <---R.S.I. <---Repubblica di Slovenia <---Resistenza di Trieste <---S.D. <---Sergio Serbo del Tribunale <---T.L. <---Tribunale di Amburgo <---Tribunale di Trieste <---U.A.I.S. <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---antagoniste <---antifascisti <---ariana <---attivisti <---centrista <---collaborazionismo <---comunista <---comuniste <---cristiano <---d'Oltralpe <---dell'Occidente <---eroismo <---fascismo <---fasciste <---istriana <---nazionalista <---naziste <---neofasciste <---oltranzismo <---scista <---socialista <---squadrismo <---stalinisti <---veneziano



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