Brano: G.A.P.
di chimica analitica, ambedue artificieri dei G.A.P. di Roma, a Dante Di Nanni, l’operaio specializzato torinese che sbalordiva amici e nemici per le sue imprese tanto ardimentose quanto intelligenti, allo studente d’ingegneria Giacomo Buranello, comandante dei G.A.P. di Genova e protagonista delle più audaci azioni nella sua città, a Elio Chianesi, Bruno Fanciullacci e Alessandro Sinigaglia a Firenze, tutti e tre meccanici specializzati, e a tanti altri ancora.
Milano
Nella capitale lombarda fu costituito uno dei primi G.A.P., ma occorsero varie settimane prima di poter trovare, nell’ottobre 1943, una dozzina di combattenti disposti a battersi aH’interno della città senza esclusione di colpi, all'arma bianca, con la rivoltella, con gli esplosivi.
Il primo gruppo milanese venne organizzato da Francesco Scotti e fu guidato da Egisto Rubini, già volontario nelle Brigate Internazionali in Spagna e comandante di F.T.P. in Francia, coadiuvato dai milanesi Giordano Ci pria ni e dai fratelli Piccardi. 12 uomini costituirono il I Distaccamento che, sviluppandosi, avrebbe dato vita alla leggendaria 3a Brigata G.A.P. com[...]
[...]ittà senza esclusione di colpi, all'arma bianca, con la rivoltella, con gli esplosivi.
Il primo gruppo milanese venne organizzato da Francesco Scotti e fu guidato da Egisto Rubini, già volontario nelle Brigate Internazionali in Spagna e comandante di F.T.P. in Francia, coadiuvato dai milanesi Giordano Ci pria ni e dai fratelli Piccardi. 12 uomini costituirono il I Distaccamento che, sviluppandosi, avrebbe dato vita alla leggendaria 3a Brigata G.A.P. comandata da Giovanni Pesce.
A metà novembre i distaccamenti erano già 4 e complessivamente comprendevano una cinquantina di uomini. Sempre sotto la direzione di Scotti, fu allora costituito un Comando regionale con Rubini comandante e Vittorio Bardini, altro garibaldino di Spagna, come commissario politico. Cesare Roda fu designato capo di stato maggiore e Angelo Spada, anch’egli combattente in Spagna, artificiere e incaricato di procurare materiali, esplosivi, viveri, mezzi finanziari. Nello stesso Comando, Giordano Cipriani ebbe l’incarico di ufficiale di collegamento; Ida Balli, quell[...]
[...]are Roda fu designato capo di stato maggiore e Angelo Spada, anch’egli combattente in Spagna, artificiere e incaricato di procurare materiali, esplosivi, viveri, mezzi finanziari. Nello stesso Comando, Giordano Cipriani ebbe l’incarico di ufficiale di collegamento; Ida Balli, quello di informatrice, ricercatrice di alloggi e recapiti; Carmela Brida rolli e altre patri ote, quello di staffette.
Dal Comando regionale dipendevano i dìstaccaménti G.A.P. della città e della provincia. Tra i gappisti entrati in azione a Milano e provincia si ricordano Radames Atos, Giulio Albiati, Ruggero Brambilla, Sergio Bassi, Cesare Bescapè, Arturo Capettini, Alfonso Cuffaro, Bruno Clapiz, Paolo Cappelletti, Giuseppe Clerici, Mario Di Leila, Gianni Dino, Eugenio De Rosa, Antonio Galasi, Antonio Gentili, Angelo Giacometti, Oreste G hi rotti, Vito La f rata, G. Mendel, Carlo Milanesi, Delio Mi
lanesi, Aldo Mirotti, Manfredi Pozzo, Vincenzo Passariello, Licinio Piccardi, Pompeo Recchia, Luigi Soresini, Remo Tezzi, Giovanni Vagolino, Angelo Valagussa, Alino Zanta, Giuseppe Zanta, Antonio Zacchetti[...]
[...]Sesto, Induno; l’attacco al Comando di tappa tedesco alla Stazione Centrale di Milano; l’esecuzione del segretario federale Resega e l’attacco al questore fascista Santamaria Nicolini; la distruzione, con esplosivo, dei principali scambi tranviari milanesi in appoggio allo sciopero generale del dicembre 1943 (azione che si ripeterà per lo sciopero del marzo 1944); l'attacco al deposito ferroviario di Greco Milanese. In seguito alle loro azioni i G.A.P, milanesi furono duramente colpiti e subirono perdite dolorose. Particolarmente grave la perdita del comandante Egisto Rubini, caduto in mano al nemico e torturato a morte.
Alla fine del maggio 1944 Giovanni Pesce assunse il comando della 3a Brigata G.A.P. « E. Rubini ». Egli portava, oltre all’esperienza della guerra di Spagna, quella dei G.A.P. torinesi che egli stesso aveva organizzato e diretto. Pesce rimise in piedi i G.A.P. milanesi, nei quali accorsero altri giovani volontari che con lui andranno al combattimento, molti alla morte: Francesco Alberti, Clemente Azzini, Enzo Balzarotti, Brusò, Luigi Campeggi, Guido Cremaseli, Romeo Conti, Emilio Cereda, Giuseppe Colombo, Pietro Genarini, Grassi, Guerra, Franco Mandelli, Libero Morandotti, Severino Mantovani, Novelli, Otto boni, Ottani, Renato Pellegattat Pellegrini, Albino Ressi, Vittorio Resti, Roncaglione, Luigi Ronchi, Albino Trecci, Oliviero Volpones.
Torino
Tra i primi componenti dei G.A.P. torinesi si ricordano Romano Bessone, Giuseppe Bravin, Dante D[...]
[...]ombattimento, molti alla morte: Francesco Alberti, Clemente Azzini, Enzo Balzarotti, Brusò, Luigi Campeggi, Guido Cremaseli, Romeo Conti, Emilio Cereda, Giuseppe Colombo, Pietro Genarini, Grassi, Guerra, Franco Mandelli, Libero Morandotti, Severino Mantovani, Novelli, Otto boni, Ottani, Renato Pellegattat Pellegrini, Albino Ressi, Vittorio Resti, Roncaglione, Luigi Ronchi, Albino Trecci, Oliviero Volpones.
Torino
Tra i primi componenti dei G.A.P. torinesi si ricordano Romano Bessone, Giuseppe Bravin, Dante Di Nanni, Angelo Spada, Ateo Garemi, Dario Cagno, Francesco Valentino e, alla loro testa, Giovanni Pesce e Walter Nerozzi. Anche qui l’azione gappista si esplicò neH’eliminazione di ufficiali tedeschi e fasci
sti, nell attacco a ritrovi di gerarchi nazifascisti e a depositi militari, nell’assalto al Comando delle S.S. installato nell’Albergo Genova, in sabotaggi a linee tranviarie e ferroviarie e nella distruzione della cabina ferroviaria di Porta Susa.
Liguria
A Genova primeggiò per audacia, come organizzatore e dirigente dei G.A.P., lo studente d’ingegneria Giacomo Buranello. Con lui si ricordano il commissario Andrea Scano e Germano Jori (Renato), Vladimiro Diodati [Paolo), Giuseppe Bozzano [Pippo), Balilla Grillotti, Leandro Longhi, Giacinto Rizzoglio, Angelo Scala [Battista), Luigi Rei. Attilio Cortini fu il comandante dei
G.A.P. di La Spezia. Baccinelli comandò la squadra di Sarzana.
Bologna
Leggendarie sono diventate le azioni della T G.A.P. bolognese. Questa fu comandata inizialmente da Alessandro Bianconcini, poi da Massimo Meliconi [Gianni), dal quale la formazione prese anche il nome (si chiamerà T Brigata G.A.P. « Gianni»); e infine, dall'1.5.1944 alla Liberazione, da Alcide Leonardi [Luigi), già garibaldino in Spagna.
I primi artificieri furono Walter Nerozzi, Giuseppe Bacchilega e Modesto Benfenati. Tra i più arditi gappisti si ricordano Nerio Nannetti (cugino di Nino Nannetti, caduto in Spagna), Vittorio Ghini, Dante Drusiani e Vincenzo Toffano, ma a voler elencare tutti i valorosi occorre dare i nomi dei caduti che furono oltre 200.
Caduti della 7* G.A.P.
Lino Afflitti, Ernesto Alvisi, Fioravante Aivisi, Otello Baccolini, Augusto Baesi, Oddone Baesi, Pietro Baldazzi, Enzo Balducci. Irma Bandiera, Adelchi Baroncini, Jole Baroncini, Alfredo Bartolini, Giovanni Bedeschi, Efrem Benati, Sergio Benelli, Teresa Benini, Giuseppe Bertocchi, Settimo Biagi, Angiolino Biagi, Alessandro Bianconcini, Adriano Biondi, Pio Bolelli, Nino Bonfiglioli, Oliano Bosi, Francesco Bovaconti, Luigi Brenti, Arrigo Brini, Emilio Bussolari, Rossano Buscaroli. Giovanni Bortolani, Gualtiero Bartolini, Claudio Calanchi, Carlo Calzoni, Franco Cannavo. Otello Cardelli, Duil[...]