Brano: Barbieri, Orazio

Barbarossa, Operazione

Piano militare elaborato durante la seconda guerra mondiale dallo stato maggiore nazista, per l’attacco e l’invasione dell’Unione Sovietica. Per ordine di Hitler, l’operazione Barbarossa era stata progettata sin dai primi di agosto del 1940. Il piano, della cui elaborazione fu responsabile il generale Franz Haider, capo di stato maggiore dell’esercito tedesco, era basato sulla massima mobilità e sulla forza di urto delle armate tedesche; fondamentalmente esso mirava alla distruzione dell’esercito sovietico mediante una veloce campagna, nel quadro della Blitzkrieg (v.), la cosiddetta « guerra lampo » che i nazisti avevano collaudato nell’invasione dell’Europa occidentale. Con la direttiva n, 21 del 18.12.1940, Hitler aveva così indicato l’obiettivo dell’operazione Barbarossa: « Il grosso delle armate russe nella Russia occidentale dev’essere distrutto mediante audaci operazioni che creino profondi cunei[...]

Brano: [...] alti » (Notte sull’Europa, Roma, 1963, pag. 237).

I prigionieri di Braies

A Dachau furono internati (ma non confusi con gli altri prigionieri) alcuni grossi esponenti nazisti sospettati di scarsa fedeltà verso Hitler nel clima di « caccia alle streghe » creatosi all’interno stesso del partito nazista dopo il fallito attentato del 20 luglio (v.). Nonostante non fossero direttamente implicati nell’attentato, vi vennero internati il generale Franz Haider (già capo di stato maggiore dell’esercito tedesco durante la prima parte della seconda guerra mondiale), il dottor

H.G. Hjalmar Schacht (esponente dell’alta finanza divenuto capo della politica economica nazista, ministro dell’Economia del Reich e infine presidente della Reichsbank fino al 1939), il generale Alexander von Falkenhausen (governatore militare del Belgio e della Francia settentrionale) e altri importanti prigionieri non nazisti, tra i quali l'ex cancelliere austriaco Kurt von Schuschnigg.

Con l’approssimarsi del crollo nazista, questo gruppo di internati fu trasferito dalle[...]

Brano: Dunkerque

ne il compito di liquidare gli anglofrancesi. Questa mossa in realtà permise la ritirata inglese. Se le Panzerdivisionen avessero proseguito, l’intero corpo di spedizione britannico e i resti dell'esercito francese sarebbero stati annientati o catturati.

Il generale Franz Haider, allora capo di stato maggiore dell'esercito tedesco, ha così scritto nel suo diario di quel giorno: « Ci siamo arrestati, come paralizzati, sul pianoro fra Béthune e Saint Omer;. secondo gli ordini dall’alto non dobbiamo attaccare. In tal modo lo svuotamento della sacca può prendere delle settimane (...). Per tutta la mattina von Brauchitsch [comandante supremo] è nervosissimo, lo sono pienamente d’accordo con lui, perché gli ordini superiori sono esattamente insensati ».

Si è molto discusso su quegli « ordini insensati » di Hitler. La tesi che oggi prevale in proposito tende a escludere [...]

Brano: [...]ece vari viaggi, tenendo

l contatti fra esponenti dell’emigrazione antinazista all’estero e forze di opposizione interna monarchica, socialdemocratica o di estrazione confessionale che si riunivano intorno al conte Helmuth James von Moltke (il gruppo fu chiamato “Circolo di Kreisau”, dal nome della tenuta del conte, dove avvenivano le riunioni clandestine).

Dal 1940 Goerdeler si collegò anche ad alti ufficiali della Wehrmacht (Ludwig Beck, Franz Haider, Erwin Witzleben, l’ammiraglio Canaris e altri) che fin dal 1938 stavano maturando propositi di cospirazione per avere più voce in capitolo nella politica estera hitleriana. Con questi e altri gruppi di oppositori, ma sempre puntando su soluzioni verticistiche o, per meglio dire, a un puro e semplice ricambio di forze dirigenti alla testa del Terzo Reich, Goerdeler fu (con Beck e Stauffenberg) il maggiore organizzatore di quel fallito tentativo di lotta interna che si sarebbe dovuto concludere nel luglio 1944 con la Operazione Valchiria (v. Luglio, 20).

Con la sanguinaria repressione segui[...]