Brano: [...]ate Internazionali i brianzoli Spada, Pirotta, Farina, Vismara e Frigerio. Nel 1939, quando a molti apparve chiara la rovinosa politica del fascismo, numerosi operai delle fabbriche della zona entrarono nelle file del P.C.I.: Mentasti, Nanni e Amaglio della Singer, i fratelli Ratti della C.G.S., Melloni della Gilera e G and ini della Pirelli.
In casa di Amedeo Ferrari si incontravano intanto più frequentemente Gianni Citterio (v.), l’avvocato Fortunato Scali, i socialisti Carlo Casanova e Antonio Gambacorti Passerini, Enrico Mauri ed Emilio Ghisolfi. Nell’abitazione di quest’ultimo si teneva « scuola di partito », mentre presso la Musicografica, una piccola azienda appartenente al padre di Citterio, era stato stabilito il recapito della redazione monzese de l’Unità e del Soccorso Rosso. La casa di Citterio in Piazza Boschetti Reali divenne una base per il Centro interno del P.C.I.. Vi si ritrovarono, tra gli altri, Celeste Negarville e Giuseppe Do zza.
Il movimento antifascista giovanile monzese acquistò vigore con l’inserimento di Silvio Aros[...]
[...]o alle rivendicazioni economiche (192 ore, carovita, aumento delle razioni alimentari) esplicite richieste politiche, quali la destituzione del governo Mussolini e la fine della guerra.
Lotta di liberazione
Già verso la fine del 1942 si era costituito a Monza un Fronte di azione antifascista, movimento unitario di opposizione al regime, dal quale sarebbe poi scaturito il C.L.N. locale. Ne fecero parte Gian Battista Stucchi, Amedeo Ferrari, Fortunato Scali, Rodolfo Crippa, Carlo Casanova, Enrico Faré e Antonio Gambacorti Passerini. A quest'ultimo fu tra l’altro affidato il compito di produrre a ciclostile un foglio clandestino dal titolo: Pace e Libertà. Questo bollettino, grazie soprattutto all’opera instancabile di Gianni Citterio, forniva notizie sull’evolversi della situazione politica italiana favorendo così il reclutamento di nuovi militanti.
Il 26.7.1943, all’annuncio della caduta di Mussolini, un grande corteo si riversò per le vie della città manifestando la propria esultanza per la fine del regime.
All’indomani dell’8.9.1943 Gia[...]
[...] a Valmadrera (Como), dando vita alla prima banda partigiana monzese. In seguito i giovani partigiani monzesi combatterono in formazioni del Lecchese (a Capanna Stoppani e a Pizzo d’Erna), nel Varesotto (a San Martino) e nel Verbano, come Carlo Beretta (Tom) che fu tra i fucilati di Fondotoce (v.).
In breve tempo si costituì il C.L.N. locale, alla cui guida furono designati Luigi Fossati per la Democrazia Cristiana, Enrico Faré per il P.S.I., Fortunato Scali per il P.C.I. e Dante Porta per il Partito d’Azione. Il 20 ottobre, in un’azione gappista (una delle prime della regione) venne ferito il gerarca Luigi Gatti e la città dovette subire il pugno di ferro del comandante delle truppe tedesche Willy Tensfeld. Furono operati alcuni arresti, tra cui quello di Dante Porta, sicché gli altri membri del C.L.N. dovettero darsi alla
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