Brano: [...]mporanei apprezzano poco le opere del genio. Solo i posteri renderanno giustizia ai capolavori incompresi ».

Bibliografia: E. Lussu, La catena, RomaFirenze, 1945; M. Milan F. Vighi, La Resistenza al fascismo, Milano, 1955.

Lipari, Fuga da

Lipari (v.) è l’isola di confino nella quale, per la sua posizione geograficamente favorevole e per altre circostanze, si ebbero più tentativi di fuga e quello brillantemente riuscito di Emilio Lussu, Fausto Nitti, Carlo Rosselli. La risonanza di quella evasione fu tale da indurre le autorità fasciste a sgomberare Lipari e Ustica, trasferendo i confinati politici più pericolosi a Ponza e a Ventotene, isole dalle quali era assai più difficile andarsene. Un primo tentativo di fuga si ebbe a Lipari nel maggio 1928: i confinati antifascisti Gianbattista Canepa (v.), Domaschi, Magri e Michelagnoli tentarono arditamente di lasciare l’isola impadronendosi di una barca da pescatori. Mentre due di essi furono ripresi quasi subito, i loro compagni (uno s’era travestito da donna, l'altro da prete) furono tradit[...]

[...]ue tentativi, senza per altro essere scoperti, riuscirono nel loro intento la terza volta. Raccolti, a qualche centinaio di metri dalla costa, da un motoscafo appositamente partito dalla Francia (lo pilotava Italo Oxilia che già aveva contribuito all'espatrio clandestino di Filippo Turati) i tre antifascisti fuggirono da Lipari nella notte del 27. 7.1929, approdando dopo 18 ore di navigazione sulle coste della Tunisia.

Il racconto di Nitti

Fausto Nitti ha così narrato la felice avventura: « La sera del 27 luglio 1929, che doveva essere una delle più belle della mia vita, noi tre ci separammo alle 17. Ci saremmo rivisti solo alle 20,45 sul mare, lo trascorsi quelle ultime ore passeggiando per il paese, come ero solito fare tutti gli altri giorni: camminai in lungo e in largo per le due maggiori strade e la piazza principale, mi fermai cinque minuti in un crocchio di

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