Brano: [...]aderirono anche quei conservatori [Azione Nazionale Conservatrice) e quegli ex somozisti (Movimento costituzionalista) che avevano criticato il patto SomozaAguero. Per la prima volta la coalizione, attraverso un documento firmato a titolo personale da 27 esponenti politici e sindacali (subito privati dei diritti civili), propagandò il boicottaggio delle elezioni. Queste furono vinte da Somoza, ma registrarono un 50% di astensioni. Subito dopo il F.S.L.N. intensificò le azioni di guerriglia e nel dicembre 1974, grazie al clamoroso rapimento di numerosi ambasciatori, i sandinisti riuscirono a ottenere la pubblicazione di un documento contro il regime. Nel 1975 si moltiplicarono gli scontri
armati e la dittatura impose lo stato d’assedio, la legge marziale, i tribunali speciali, la censura totale.
Caduta di Somoza
A partire da quello stesso anno 1975 emerse una presa di distanze contro il regime da parte della Chiesa e di gruppi padronali non direttamente controllati dai Somoza, che nel tentativo di mantenere i privilegi acquisiti anche[...]
[...]adronali non direttamente controllati dai Somoza, che nel tentativo di mantenere i privilegi acquisiti anche nel caso di un crollo della dittatura che vedevano barcollante, promossero una Commissione per il dialogo (I.N.D.E.).
Da parte sua il presidente degli U.S.A. Carter cominciò a premere
su Somoza per una « liberalizzazione » del regime, fino a imporgli di togliere lo stato d'assedio (settembre 1977). Nel frattempo (1976) aUìnterno del F.S.L.N. venivano distinguendosi tre tendenze: quella dei « terzaforzisti », favorevoli a un’ intesa tattica con i partiti borghesi contro la dittatura; la « tendenza proletaria », orientata a procedere soprattutto attraverso un lavoro politico e di massa; e quella che, ispirandosi a una « guerra di lunga durata », puntava sull’intensificazione della lotta armata.
Nell’ottobre 1977 i «terzaforzisti» lanciarono attacchi contro alcuni centri e, in novembre, sul foglio conservatore La Prensa apparve un appello di 12 personalità (Gruppo dei 12) favorevoli a un’intesa generale comprendente il F.S.L.N.. [...]
[...]ura; la « tendenza proletaria », orientata a procedere soprattutto attraverso un lavoro politico e di massa; e quella che, ispirandosi a una « guerra di lunga durata », puntava sull’intensificazione della lotta armata.
Nell’ottobre 1977 i «terzaforzisti» lanciarono attacchi contro alcuni centri e, in novembre, sul foglio conservatore La Prensa apparve un appello di 12 personalità (Gruppo dei 12) favorevoli a un’intesa generale comprendente il F.S.L.N.. Dello stesso avviso si dichiarò il direttore del giornale facente capo all' U.D.E.L., J. Chamorro, assassinato il 10.1.1978.
L'irrigidimento della dittatura e lo sviluppo della lotta armata fecero tuttavia saltare ogni ipotesi di « dialogo ». Lo sciopero generale, pròclamato dal sindacato padronale (C.O.S.I.P.) per protestare contro I' uccisione di Chamorro, ma in sostanza per tentare una transizione « guidata » del potere, sfuggì a ogni controllo. Somoza rispose decretando lo stato d'emergenza, ma questo non valse a scoraggiare la guerriglia che si sviluppò con crescente successo per l’i[...]