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Il segmento testuale F.S.I. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 65

Brano: [...]ernazionale (v.)f intendeva limitare le competenze dei sindacati e delle lotte sindacali alle sole questioni economiche, riservando l’iniziativa e la direzione delle lotte politiche ai partiti socialdemocratici. La corrente riformista, della quale erano esponenti soprattutto i sindacati tedeschi, prevalse nettamente dal congresso del 1905 in poi. Il congresso del 1913 decise di trasformare il Segretariato in Federazione Sindacale Internazionale (F.S.I.) e ne mantenne presidente Carlo Legien.

Allo scoppio della prima guerra mondiale, gli uffici della F.S.I. vennero trasferiti da Berlino ad Amsterdam, con un ufficio di collegamento in Parigi. Seguendo le sorti della II Internazionale, i cui partiti si schierarono ciascuno « in difesa delia propria patria », l'Internazionale sindacale di Amsterdam cessò praticamente di esistere. Nel 1916 fu tenuta a Leeds (Inghilterra) una conferenza dei sindacati dei paesi dell'Intesa, che ebbe subito per contraltare un’analoga conferenza tenuta a Berna, nel 1917, dai sindacati tedeschi, austriaci e di alcuni paesi neutrali.

Terminata la guerra, nell’agosto 1919 si svolse ad Amsterdam un nuovo congresso il qua[...]

[...]ta a Leeds (Inghilterra) una conferenza dei sindacati dei paesi dell'Intesa, che ebbe subito per contraltare un’analoga conferenza tenuta a Berna, nel 1917, dai sindacati tedeschi, austriaci e di alcuni paesi neutrali.

Terminata la guerra, nell’agosto 1919 si svolse ad Amsterdam un nuovo congresso il quale, dopo aver respinto una proposta sovietica mirante a creare un’organizzazione sindacale internazionale unitaria, decise di ricostituire la F.S.I.. Al momento del suo risorgere, la F.S.I. comprendeva 28 centrali nazionali, con circa 24 milioni di aderenti. Lo Statuto, approvato al successivo congresso di Vienna (1924), stabilì che la F.S.I. poteva accettare l’adesione di una sola centrale sindacale per ciascun paese. Tale clausola serviva praticamente a escludere dalla F.S.I. la Confédération Générale du Travail francese e la Confederazione dei sindacati rossi cecoslovacchi.

Rapporti tra la F.S.I. e la I.S.R.

II 15.2.1918 i sindacati sovietici avevano promosso una conferenza sindacale mondiale, per cercare di giungere alla costituzione di un'u

nica organizzazione sindacale internazionale. I sindacati inglesi, francesi e statunitensi, seguiti dalle organizzazioni di altri paesi occidentali, respinsero l’invito, preferendo far risorgere, al congresso di Amsterdam, come già detto, la F.S.I.. Da parte loro, le organizzazioni che si trovarono d’accordo con i sovietici fondarono l’Internazionale dei sindacati rossi; dopo di ciò insistettero nella ricerca di contatti e intese, anche soltanto parziali, pur di raggiungere un minimo di unità nell’azione con la centrale di Amsterdam e con i sindacati ad essa aderenti. Va ricordata, in proposito, l’intesa sindacale anglosovietica del 192425, che suscitò molte speranze; ma, in generale, a quei tentativi unitari fu sempre risposto con un netto rifiuto. Nondimeno, le profonde aspirazioni unitarie della classe operaia (che sul piano politico[...]

[...] rifiuto. Nondimeno, le profonde aspirazioni unitarie della classe operaia (che sul piano politico venivano esprimendosi attraverso i fronti popolari) dinanzi alla reazione fascista e al suo minaccioso espandersi, alle imprese belliche aggressive e alla corsa al riarmo, costrinsero i dirigenti di Amsterdam, capeggiati dall'inglese Citrine e dal francese Jouhaux, a compiere una mossa tattica: nei novembre 1937 essi inviarono una delegazione della F.S.I. a Mosca, per trattare la questione dell’unificazione con la I.S.R. e l'adesione dei sindacati sovietici alla F.S.I.. Le trattative si conclusero con un accordo sulla procedura da seguire e sembrava che l’unità stesse alfine per realizzarsi: senonché, ritornata la delegazióne da Mosca, il Consiglio generale di Amsterdam non ratificò l’accordo da essa raggiunto e il successivo congresso di Zurigo (1939) lo sconfessò con voto di maggioranza.

Rapporti tra la F.S.I. e la C.G.L

Dopo la prima guerra mondiale la C.G.L. non aderì alla ricostituita Internazionale sindacale di Amsterdam; i suoi dirigenti stabilirono anzi rapporti con Mosca e, il 15.7.

1920, furono d’accordo con le organizzazioni di numerosi altri paesi per costituire un Consiglio sindacale provvisorio, che avrebbe dovuto dar vita alla I.S.R.. Ma nello stesso tempo ì dirigenti della C.G.L., in massima parte riformisti, parteciparono nel novembre 1920 al congresso di Londra della F.S.I.; e quando, nel febbraio 1921, il congresso di Livorno della C.G.L. decise di aderire all’I.S.R. rompendo[...]

[...]diale la C.G.L. non aderì alla ricostituita Internazionale sindacale di Amsterdam; i suoi dirigenti stabilirono anzi rapporti con Mosca e, il 15.7.

1920, furono d’accordo con le organizzazioni di numerosi altri paesi per costituire un Consiglio sindacale provvisorio, che avrebbe dovuto dar vita alla I.S.R.. Ma nello stesso tempo ì dirigenti della C.G.L., in massima parte riformisti, parteciparono nel novembre 1920 al congresso di Londra della F.S.I.; e quando, nel febbraio 1921, il congresso di Livorno della C.G.L. decise di aderire all’I.S.R. rompendo i rapporti con Amsterdam, ben si guardarono dal rispettare e dall 'applicare tale decisione. In realtà, il

congresso della C.G.L. si era svolto dopo il congresso del P.S.l. (21.1. 1921), dal quale era sorto il Partito comunista italiano; perciò i dirigenti riformisti della C.G.L., nonostante il voto congressuale, decisero di mantenersi collegati con Amsterdam, la cui politica era chiaramente ostile al movimento comunista.

Seguendo questa linea, nell’aprile

1921 la C.G.L. rivolse a[...]

[...]rispettare e dall 'applicare tale decisione. In realtà, il

congresso della C.G.L. si era svolto dopo il congresso del P.S.l. (21.1. 1921), dal quale era sorto il Partito comunista italiano; perciò i dirigenti riformisti della C.G.L., nonostante il voto congressuale, decisero di mantenersi collegati con Amsterdam, la cui politica era chiaramente ostile al movimento comunista.

Seguendo questa linea, nell’aprile

1921 la C.G.L. rivolse alla F.S.I. un indirizzo sui crimini consumati in Italia dai fascisti contro i lavoratori, ma non inviò analogo appello alla I.S.R.. Amsterdam rispose sottoscrivendo 50.000 lire in segno di solidarietà e ne ebbé in cambio una lettera attestante come i rapporti tra le due organizzazioni fossero particolarmente cordiali. Nel luglio 1921 la C.G.L. inviò propri rappresentanti (Bianchi e Azimonti) al congresso dell’l.S.R., con il mandato di « ascoltare e riferire al ritorno ». Al congresso, Bianchi sostenne invece la tesi della doppia adesione (tanto ad Amsterdam quanto a Mosca); e Azimonti affermò che l’ades[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 66

Brano: [...]o clandestinamente a Milano (tra loro vi erano comunisti, socialisti e sindacalisti indipendenti), per sconfessare l’arbitraria decisione dei riformisti e per rivolgere un appello ai lavoratori, affermando che la C.G.L continuava, sotto una nuova direzione, a vivere e a combattere contro il fascismo. Il nuovo organismo dirigente si rivolse anche ad Amsterdam per essere riconosciuto come legittimo rappresentante della C.G.L., ma i dirigenti della F.S.I. ne rifiutarono il riconoscimento. Quantunque la C.G.L. pubblicasse clandestinamente il giornale confederale Battaglie Sindacali, sviluppasse in Italia una intensa attività di agitazione, organizzasse scioperi contro il padronato e il fascismo, Amsterdam preferì riconoscere come unici e validi rappresentanti della C.G.L. Bruno Buozzi e alcuni altri sindacalisti riformisti in esilio a Parigi. Nel luglio 1929 i dirigenti della C.G.L. operante in Italia decisero così di organizzare a Marsiglia una conferenza, alla quale parteciparono, in maggioranza, delegati venuti clandestinamente dall’Italia. [...]

[...]C.G.L. operante in Italia decisero così di organizzare a Marsiglia una conferenza, alla quale parteciparono, in maggioranza, delegati venuti clandestinamente dall’Italia. Preso atto deM’impossibilità di ottenere il riconoscimento da parte di Amsterdam, la conferenza, richiamandosi anche alla lontana mozione di Livorno, decise di preparare l’adesione della C.G.L. alla I.S.R., ciò che avvenne dopo una successiva conferenza tenutasi a Zurigo.

La F.S.I., il fascismo e la guerra

L’atteggiamento della F.S.I. nei confronti del fascismo e della guerra non può certo essere definito di aperta opposizione, e tanto meno di lotta. Infatti Amsterdam si rifiutò sempre di riconoscere e sostenere i sindacati di ispirazione socialista che operavano clandestinamente in Italia e lottavano contro il fascismo. Quando, nel 1933, Hitler conquistò il potere, i dirìgenti dei sindacati tedeschi aderenti alla F.S.i. decisero di abbandonare l'Internazionale, consumando così un atto di gratuito servilismo verso il nazismo, che non varrà a salvare il movimento operaio tedesco, e neppure le loro persone (infatti quasi tutti i dirigenti sindacali vennero inviati nei campi di concentramento). Neppure allora partì mai da Amsterdam una sola parola di biasimo o di condanna del na

zismo, che suonasse incoraggiamento a coloro che intendevano continuare la lotta contro di esso; come pure non si levò mai un appello ai lavoratori, per incitarli alla lotta contro l’aggressione fascista in Etiopia, o contro l’interve[...]

[...]to). Neppure allora partì mai da Amsterdam una sola parola di biasimo o di condanna del na

zismo, che suonasse incoraggiamento a coloro che intendevano continuare la lotta contro di esso; come pure non si levò mai un appello ai lavoratori, per incitarli alla lotta contro l’aggressione fascista in Etiopia, o contro l’intervento nazifascista in Spagna, o contro l’invasione dell’Austria, poi della Cecoslovacchia, e così via.

All’interno della F.S.I. si vennero però via via formando correnti di sinistra le quali, a un certo momento, parteciparono ad azioni unitarie contro il fascismo e contro la guerra; e, in seguito, anche alla resistenza armata. Questa graduale evoluzione creò le condizioni per giungere, nel febbraio 1945, a una conferenza sindacale unitaria a Londra, che gettò le basi di un’unica Federazione Sindacale Mondiale (v.). Dopo la capitolazione della Germania nazista, si tenne infatti a Parigi (25.9.1945) il primo congresso costitutivo della F.S.M. che, aH’unanimità, ne approvò il programma. Di conseguenza, l’Internazionale d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 534

Brano: [...]Segretariato.

Ma intanto in Italia la C.G.L. risorgeva dalle proprie ceneri: il 20.1.

1927, in una piccola fabbrica di Milano [Yllva], alcuni organizzatori sindacali e operai, in prevalenza comunisti, ma anche di altri partiti, si riunirono per ricostituire clandestinamente la Confederazione sindacale. Pochi giorni dopo questa riunione, il nuovo segretario Paolo Ravazzoli (v.) inviò ad Amsterdam, alla Federazione sindacale internazionale o F.S.I., dominata dai socialdemocratici (v. Amsterdam, Internazionale di), un ricorso affinché l’autoscioglimento della C.G.L. venisse ufficialmente annullato e la C.G.L. clandestinamente ricostituitasi in Italia venisse riconosciuta al posto del segretariato sorto a Parigi. Da parte sua, Buozzi si dichiarò disposto a riconoscere l’organizzazione clandestina sorta in Italia, a condizione però che la guida del movimento restasse nelle sue mani, ma i sindacalisti rimasti clandestinamente attivi in Italia respinsero tale proposta, proclamando che la Direzione doveva essere quella ricostituitasi aH’inter[...]

[...]lata e i fascisti non osarono portare le scioperanti davanti al Tribunale speciale per non amplificare la risonanza del fatto. Malgrado questa e altre tangibili prove di vitalità la C.G.L. clandestina, essendo diretta dai comunisti, non venne riconosciuta dalla Federazione sindacale internazionale di Amsterdam, tanto che in agosto i delegati della C.G.L. giunti dall’Italia non furono neppure ammessi a intervenire ufficialmente al congresso della F.S.I. in corso a Parigi, ma dovettero accontentarsi del ruolo di spettatori senza diritto di parola. La F.S.I. riconobbe invece (e finanziò) il Segretariato parigino di Buozzi che in realtà rappresentava solo se stesso. Tuttavia, per non alienarsi la fiducia dei lavoratori socialisti, i comunisti non ruppero il difficile dialogo con l’Internazionale sindacale socialdemocratica e, per qualche tempo, non aderirono all’Internazionale dei sindacati rossi (il Profintern, diretto da Mosca) quantunque questa avesse loro inviato aiuti finanziari.

Nell’autunno 1927 l'Italia fu investita da una nuova ondata di riduzioni salariali, contrastata da scarse agitazioni e da pochi scioperi di protesta. L'intero 192[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 64

Brano: [...]alle truppe naziste, seguite dai mongoli e dalle loro famiglie, ai quali era stata promessa l’intera regione. Malgrado l’occupazione tedesca, avvenuta il 13 ottobre, Ampezzo continuò ad essere centro di collegamento e di rifornimento per le forze partigiane, e la giunta popolare comunale continuò a funzionare sino alla Liberazione.

C.Ni.

Amsterdam, Intemazionale di

Con questo nome venne designata la Federazione sindacale internazionale (F.S.I.) ossia l'Internazionale sindacale socialdemocratica, o gialla, per distinguerla dall’Internazionale sindacale bianca, dei cattolici e dei cristiani; e dall'Internazionale dei sindacati rossi (I.S.R.).

Le origini deifinternazionale di A. risalgono al 1900, quando, riuniti a Parigi, i rappresentanti dei sindacati di orientamento socialdemocratico francesi, inglesi, italiani e svedesi lanciarono la proposta di costituire un centro coordinatore sindacale internazionale. In una successiva riunione, tenuta nel 1901 a Copenaghen, i rappresentanti tedeschi, inglesi, francesi., belgi, olandesi e sc[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 70

Brano: [...]e stava attraversando una grave crisi economica), condannava la corrente opportunista di destra in seno all’Internazionale dei sindacati rossi (I.S.R.). Nel maggio 1926, in occasione dello sciopero generale dei lavoratori britannici, essa strinse un compromesso con il Consiglio generale (riformista) delle Trade Unions, creando un « Comitato anglorusso » che doveva consentire l’unificazione tra la I.S.R. e la Federazione sindacale internazionale (F.S.I.), socialdemocratica. In realtà, appena superata la crisi, il Consiglio generale tradeunionista denunciò l’accordo, dando di fatto ragione a Trotskij.

In quegli anni, Trotskij criticava pure severamente le posizioni della Terza Internazionale, la quale sosteneva una politica di alleanze con partiti non proletari, linea che a partire dal 1925 fu applicata particolarmente in Cina mediante l’approvazione della tattica detta « blocco delle quattro classi ». Fu appunto seguendo le direttive dell 'Internazionale che il Partito comunista cinese entrò nel Kuomintang, diretto da Chiang Kaishek il qu[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine F.S.I., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---I.S.R. <---fascista <---C.G.L. <---Partito comunista <---comunista <---comunisti <---riformisti <---socialista <---C.G.L <---Carta del lavoro <---La F <---La F S <---La lotta <---antifascista <---fascismo <---fasciste <---fascisti <---italiani <---italiano <---riformista <---sindacalisti <---socialisti <---Alpi Carniche <---Antonio Gramsci <---Battista Candot <---Bibliografia <---Brigate nere <---Bruno Buozzi <---C.I.O. <---C.I.S.L. <---C.L.N. <---Carlo Cafiero <---Centro interno <---Comitato centrale <---Comune di Parigi <---Confédération Géné <---Consiglio di Londra <---Consiglio generale di Amsterdam <---Critica Marxista <---D.L. <---Diritto <---Don Chisciotte <---Errico Malatesta <---F.A.L. <---F.S.M. <---Federazione Sindacale <---Federazione Sindacale Mondiale <---Filosofia <---G.A. <---Giuseppe Di Vittorio <---Guerra Civile in Francia <---Il C <---Il C I <---Il XII <---Internazionale dei Sindacati Liberi <---La C <---La C G <---La Comune <---La F A L <---La guerra <---La prima <---Marx a Kugelmann <---N.E.P. <---N.V.V. <---Operai sulla Guerra Civile <---Ordine Nuovo <---P.C. <---P.C.U.S. <---P.S.L <---Passo Mauris <---Saverio Merlino <---Segretariato in Federazione Sindacale <---Stato corporativo <---Storia <---T.U. <---U.S.A. <---URSS <---alimentaristi <---anarchismo <---antifasciste <---antifascisti <---burocratismo <---collaborazionista <---cristiani <---dell'Intesa <---dell'Opposizione <---dispotismo <---formalismo <---idealista <---ideologica <---italiana <---italiane <---leninista <---marxismo <---marxista <---nazifascista <---nazismo <---nazista <---naziste <---nazisti <---niste <---opportunista <---prussiani <---scissionista <---servilismo <---siano <---socialfascisti <---socialismo <---socialiste <---soreliana <---tradeunionista <---trotskismo <---zismo