Brano: Resistenza romana, Fronte militare
tività di queste bande, risulta di una certa importanza solo quella svolta in Toscana (v. Raggruppamento “Monte Amiata”).
Per contro, il F.C.M.R. aveva un considerevole apparato centrale, per lo più composto da ufficiali di carriera e inquadrato in un organigramma di tutto rispetto.
I quadri di comando centrali erano così costituiti:
Fronte clandestino militare:
Comandante, colonnello di s.m. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo fino al 5.1. 1944; generale di corpo d’armata Quirino Armellini fino al 24.3.1944; generale di corpo d’armata Roberto Bencivenga. Vicecomandante: generale di brigata Dardano Fenulli (v.) fino al 25.1.1944; generale di brigata Angelo Odone fino al 24.3.1944. Capo di s.m.: colonnello Giovanni Pacinott[...]
[...] chilometri da Roma) e alcune istruzioni giunte a Montezemo
lo via radio, fecero nascere nelle fila della Resistenza romana la convinzione che la città sarebbe stata liberata nel giro di pochi giorni. Furono quindi mobilitate tutte le forze disponibili e venne intensificata la produzione di stampa clandestina che incitava a scatenare l’insurrezione popolare. In quella atmosfera di euforia, destinata a essere ben presto frustrata, i quadri del F.C.M. R. abbandonarono i già scarsi criteri cospirativi cui si erano attenuti nelle settimane precedenti e uscirono allo scoperto. Nel giro di pochi giorni essi vennero in gran parte catturati dai tedeschi, compreso Montezemolo. Incarcerati, molti di essi vennero poi fucilati il 13 marzo alle Fosse Ardeatine (v.), altri a Forte Bravetta (v.) e, il 6 giugno, a La Storta (v.). Il Fronte militare, nonostante i criteri di lotta estremamente prudenziali cui si era attenuto, ebbe così a Roma ben 72 caduti (circa il doppio di
quanti ne ebbero i G.A.P. e le Brigate Garibaldi romane messi insieme). La sc[...]
[...] e, il 6 giugno, a La Storta (v.). Il Fronte militare, nonostante i criteri di lotta estremamente prudenziali cui si era attenuto, ebbe così a Roma ben 72 caduti (circa il doppio di
quanti ne ebbero i G.A.P. e le Brigate Garibaldi romane messi insieme). La scomparsa di Montezemolo e dei suoi collaboratori, nonché il clima di accentuata repressione poliziesca seguito alla strage delle Fosse Ardeatine, paralizzò poi completamente l’attività del F.C.M.R. a Roma.
Bibliografia: Ezio De Michelis, Comando raggruppamenti bande partigiane Italia centrale/Attività delle bande settembre 1943luglio 1944, Roma 1945; Lorenzo D’Agostino e Roberto Forti, Il sole è sorto a Roma, Roma 1965; Enzo Piscitelii, Storia della Resistenza romana, Bari 1965; col. Pierluigi Bertinaria, Il Fronte clandestino militare della Resistenza romana, in “Patria Indipendente” del 25. 3.1984.
E.Ni.
Resto del Carlino, Il
Quotidiano emiliano. Fondato a Bologna da quattro giornalisti democratici (il socialista Francesco Tonolla, Giulio Padovani, Cesare Chiusoli e Albe[...]