Brano: [...]ntamente accolte dal prefetto che pose fine, così, all'amministrazione democratica.

Il mancato sviluppo del movimento degli Arditi del Popolo, stretto tra il “neutralismo” repubblicano, il conciliatorismo socialista e le direttive settarie del P.C. d'I. diretto da Amadeo Bordiga fece venir meno le possibilità di fronteggiare adeguatamente lo squadrismo. Tra gli episodi di resistenza individuale, ricordiamo quello del giovane operaio comunista Erivo Ferri (v.) che, nel 1923, uccise a colpi di pistola un provocatore fascista, riportando poi una condanna a 17 anni di reclusione (uscirà dal carcere nel 1932). Si hanno anche notizie di “spedizioni punitive” contro gli abitanti delle frazioni, mai piegatisi al regime e guardati quindi con sospetto perché inclini, secondo quanto diranno le stesse autorità, « ad atti insurrezionali e violenze »: in una di queste spedizioni, compiuta contro i comunisti Rodolfo Maestrini e Silvio De Gregori, dei Trazanni, furono uccise due sorelle del De Gregori. Alla fine del 1926 risultavano presenti e attivi nell’Ur[...]

[...]i riorganizzò l'antifascismo cattolico, intorno al sacerdote don Gino Ceccarini. Ci fu anche un risveglio socialista (figura di spicco l'ex deputato Santini) e si costituì il Partito d’Azione (con il ritorno da Roma dell’avvocato Tullio Bufarale con alcuni numeri di « Italia libera »).

La Resistenza armata

L’1.11.1943 un reparto tedesco, su indicazione di spie fasciste, da Rimini giunse a Ca’ Mazzasette (Urbino) per catturarvi il comunista Erivo Ferri che, dopo l'8 settembre, era stato organizzatore della “Guardia nazionale”. Il Ferri si difese lanciando bombe a mano e ne scaturì un violento scontro che vide i tedeschi impiegare mitragliatrici, un mortaio e chiamare rinforzi da Pesaro. Il bilancio fu di un morto e due feriti tra i soldati tedeschi, di due donne e un giovane contadino uccisi tra la popolazione. Alla fine, varie case furono distrutte e altre saccheggiate, decine di uomini percossi e portati via dai tedeschi come ostaggi. L’episodio è storicamente rilevante perché segnò l’inizio della guerriqlia nella provincia di Pesaro: il [...]

Brano: [...]stamente condannato a 17 anni di carcere, di cui ne scontò 10. Appena libero riprese la lotta.

Tra i primi organizzatori della Resistenza armata nelle Marche, dopo I'8.9.1943 costituì una banda partigiana nella zona di Urbino; pochi giorni più tardi attaccò il deposito di munizioni di Schieti e le caserme di Sassocorvaro e Tavoleto.

L’1 novembre alcuni tedeschi si portarono a Ca’ Mazzasette (Urbino), principalmente allo scopo di catturarvi Erivo Ferri, la cui attività e la cui fama notoriamente costituivano un importante fattore di sviluppo del movimento partigiano locale. Tempestivamente avvisato, Ferri riuscì a barricarsi nella propria abitazione. I tedeschi chiesero allora rinforzi, ponendo nello stesso tempo la località sotto assedio. Uccisero due donne e un giovane, presero 40 ostaggi, ma non riuscirono a catturare il comandante partigiano. Questi resistette fino a sera e infine, con un abile stratagemma, riuscì a dileguarsi nella notte. Salito nei pressi di Cantiano, che sarebbe diventata una valida base partigiana, con l’aiuto di Na[...]

Brano: [...]ne circostanti, in effetti, la regione costituiva per i tedeschi una retrovia fondamentale e le Marche erano la più importante fonte di rifornimenti alimentari, sia per la Wehrmacht che per 'la Capitale.

Le azioni partigiane che intanto si susseguivano nelle zone montuose deH’interno cominciarono ad avere riflessi anche in città: in concomitanza con un’azione tedesca condotta neH’Urbinate per distruggere un centro di resistenza organizzato da Erivo Ferri (v.), a Pesaro venne arrestato e ucciso l’antifascista di tendenze liberali Anteo Ruggeri.

Nel febbraiomarzo 1944 alcuni G.A.P. comandati da Siro Lupieri (■Basilio) attaccarono con bombe a mano, nel centro cittadino, la Federazione del fascio e una macchina tedesca, causando alcuni feriti. Intanto gli operai della Benelli e della Montecatini scioperavano a più riprese. Queste notizie erano diffuse dal giornale clandestino comunista L’Aurora e dall'organo del C.L.N. Il combattente.

Nel pomeriggio del I’11.5.1944 un plotone di esecuzione tedesco attraversò le vie del centro cittadino con [...]