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Il segmento testuale Ennio Carando è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 6Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 244

Brano: [...]e, la I Divisione Garibaldi « Piemonte ». Ma il fattore determinante di tale funzione di Barge e del suo ruolo di primo piano dal primo aM’ultimo giorno della Resistenza è stato di ordine politico, non geografico.

In casa del professore Ludovico Geymonat a Barge (per l’esattezza, in quella di sua moglie Virginia nata Lavagna, casa che fu poi incendiata dai tedeschi), usavano ritrovarsi d’estate intellettuali antifascisti come Norberto Bobbio, Ennio Carando, Cesare Pavese, Matteo Sandretti e militanti comunisti come Luigi Capriolo, Antonio Giolitti, Giovanni Guaita. A pochi chilometri di distanza (una passeggiata, in bicicletta), a Cavour, si trovavano oltre ad Antonio Giolitti che vi passava le ferie estive, Augusto Monti che vi si era rifugiato dopo l’uscita dal carcere, e nel 1943 Pompeo Colajanni che, richiamato alle armi col grado di tenente, vi comandava un reparto di « autoblinde » colà distaccato. Particolarmente intensi furono i contatti tra le suddette persone nel periodo tra il 28 luglio e l’8.9.1943.

Quando si delineò l’eventualit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 453

Brano: [...]i organizzatori delle formazioni partigiane in Liguria e in Piemonte. Ispettore del Raggruppamento Divisioni Garibaldi nel Cu

Ìneense, fu catturato in seguito a una delazione e sottoposto alle più crudeli torture. Minacciato di morte se non avesse rivelato le notizie che interessavano il nemico, si rifiutò di tradire i compagni di lotta. Fu allora trucidato insieme con il fratello Ettore, capo di stato maggiore della I Divisione Garibaldi.

Ennio Carando

Carboni, Pietro

Caraviello, Rocco

N. a Torre Annunziata (Napoli) nel 1906, fucilato a Firenze il 19.6.1944; operaio. Comunista e attivo antifascista, fu più volte arrestato durante la dittatura.

Dopo I'8.9.1943 prese parte alla Guèrra di liberazione nazionale, tra gli organizzatori della Resistenza a Firenze. Audace comandante di

G.A.P., fu catturato e fucilato nel giugno 1944.

Carboni, Giacomo

N. a Reggio Emilia il 29.4.1889 da nobile famiglia di origine sarda. Il padre, ufficiale di carriera, era stato mazziniano e volontario dell’esercito piemontese. La madre era figli[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 260

Brano: [...] « Carlo Pisacane ».

La sera del 2.2.1944, mentre si trovava a Villafranca Piemonte per una ispezione alle locali formazioni partigiane, fu sorpreso e arrestato alla « Locanda del Pino » da una squadra di fascisti capeggiata dal famigerato Novena. Fu torturato dalle 5 del mattino alle 14 del pomeriggio, ma non una parola uscì dalle sue labbra, che potesse danneggiare l’organizzazione della lotta. Venne infine fucilato con i fratelli Ettore ed Ennio Carando (v.).

P.Co.

Le forme d'azione di massa Nel novembre 1943 Leo. Lanfranco, responsabile del lavoro sindacale a Torino, vergò di suo pugno le direttive per la lotta dei sindacati, affermando tra l’altro: « Pur nelle difficili condizioni create dall'occupazione tedesca e dal terrorismo che l'accompagna, è possibile lottare, e lo mostrano ogni giorno gli operai francesi, cecoslovacchi, ecc.. Quel che è necessario è trovare i metodi più efficaci, più adatti alla nuova situazione e indicarli agli operai, così che i successi convincano dell'utilità dei sacrifici e li inducano a perseverare, ad [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 273

Brano: [...]tembre, il Comando tedesco chiese di poter fare transitare per La Spezia una divisione, il generale Caracciolo si oppose, ma all’indomani dell’8 settembre, in conseguenza della nuova situazione, la città fu occupata. La flotta italiana era già in alto mare, diretta a Malta e ad Alessandria d’Egitto.

Le forze antifasciste avevano intanto costituito il C.L.N., in sostituzione del primo, improvvisato Comitato unitario. Lo presiedeva il professor Ennio Carando (v.), comunista, e ne facevano parte Pietro Beghi per il P.S.I.U.P., Mario Da Pozzo per il Partito d’Azione, Mario Boracchia per la D.C. e Carlo Naef per il P.L.I. Facevano parte del Comitato militare l’avvocato Ghironi (Rudy), Re

nato Jacopini (Marcello Moroni) e il colonnello Mario Fontana che, con altri, avrebbe dato vita al Battaglione Costiero.

Guerra di liberazione

Nei giorni che seguirono l’8 settembre, numerosi antifascisti e militari sfuggiti alla cattura dei tedeschi formarono le prime bande partigiane locali. Un gruppo, guidato dal comunista Renato Jacopini e da altri anti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 274

Brano: [...]ligure, subentrò Poggi, segretario della Federazione del P.C.I.. Quando questi venne ucciso dai nazifascisti a Follo, fu sostituito da Antonio Borgatti [Silvio), inviato da Genova.

A metà giugno, malgrado i trasferimenti e i cambiamenti avvenuti, la polizia riuscì a mettere le mani sul C.L.N.. Da Pozzo, Ghironi, Iso Matazzoni e Trivelloni finirono in Germa

nia, da dove soltanto il Trivelloni avrebbe fatto ritorno. Il presidente del C.L.N., Ennio Carando, riuscì a sfuggire alla cattura e si trasferì in Piemonte, ma alcuni mesi dopo venne arrestato dai fascisti a Villafranca Piemonte e fucilato.

In agosto furono costituite a La Spezia le Squadre di azione patriottica (S.A.P.), al comando di Gino Gironi (Alberto) e operanti in 4 zone: in città, nella zona di PortovenereValdurasca, ad Arcola e Vezzano, nella vallata del Magra. A causa della pericolosità delle azioni compiute e dall’inesperienza di una parte dei loro combattenti, le S.A.P. ebbero numerosi caduti. Tra gli altri, si ricordano Giuliano Maccioni, Guido Corsi, Renato Mazzolani, Alc[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 818

Brano: [...]chiamato alle armi come soldato semplice nel giugno 1940, nel dicembre 1941 fu congedato per malattia.

Dopo il 25.7.1943, con la caduta del fascismo, fu reintegrato dal governo Badoglio nel grado di tenente.

II 15.9.1943 fu arrestato dai fascisti. Sfuggito alla condanna a morte, dall’ottobre visse nell’illegalità, operando come ispettore del P.C.I. per la zona partigiana costiera (da Portovenere a Moneglia) e collaborando con il professore Ennio Carando (che sarà catturato e fucilato in Piemonte insieme al fratello Ettore Carando). Fu capo di stato maggiore della Brigata Garibaldi « Centocroci » (IV Zona operativa) fino alla Liberazione.

Presidente del C.L.N. di Levanto, fu segretario della locale Sezione comunista fino al 1957, nonché membro del Comitato federale della Federazione del P.C.I. della Spezia.

Nel 1951 fu eletto consigliere provinciale e, nel 1961, consigliere comunale di Levanto.

P.Ou.

Quaglierini, Ettore

N. a Livorno il 28.4.1893, m. a Praga il 27.1.1953; pubblicista, Laureato in Scienze sociali, iscritto al P.S[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Ennio Carando, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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