Brano: [...]e comune [...] bastò un semplice accenno, male interpretato, di un conferenziere alla possibilità del prolungarsi della guerra ed al conseguente dovere di resistenza e di disciplina, per provocare clamori e qualche atto isolato di violenza ». Su questo spontaneo stato d’animo di rigetto della guerra, non si innestò peraltro nessuna azione organizzata dei socialisti che, a quanto se ne sa, fecero disciplinatamente il loro dovere. Con accenti alla Emilio Caidara (v.), anzi, la Società operaia fin dal 1915 aveva istituito un fondo a favore delle famiglie dei richiamati. Nel 1917, cioè in uno dei momenti più tragici della storia di Treviso, la stessa società prese in gestione lo spaccio del Comune e riuscì così a tener aperto runico negozio della città sconvolta dalle conseguenze della battaglia di Caporetto (v.), che la trasformò in immediata retrovia del fronte.

Primo dopoguerra

Alla fine delle ostilità e alla ripres'a della normale vita politica, la Federazione socialista riprese la propria posizione massimalistica, confortata in ciò dal panor[...]