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Il segmento testuale E.P.L.J è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 2Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 741

Brano: [...]vorevole situazione venutasi a creare sul fronte della I e II Divisione Proletaria indusse il Comando supremo partigiano a rinunciare all'attacco contro i presìdi italiani di Kolasin e Mojkovac e a ordinare alle Divisioni di sganciarsi, ritirandosi verso Occidente per abbreviare la linea del fronte e prendere posizioni difensive più favorevoli. Fin dall'inizio i piani nemici ebbero quindi successo.

Sul “Bollettino del Comando supremo del

l E.P.L.J/', apparso nel giugno dello stesso anno, Tito scrisse: « Il nemico ha sventato il nostro piano che prevedeva nuove operazioni offensive in direzione della Metohia e del Còsovo, costringendoci ad accettare combattimenti difensivi in settori a noi molto sfavorevoli. Molti saranno portati a credere che le difficoltà del terreno e gli ostacoli naturali abbiano sempre un'importanza fondamentale a favore della nostra Armata di Liberazione nei combattimenti difensivi. Ma non è esatto. In Montenegro hanno rappresentato un inconveniente per noi e un vantaggio per il nemico, hanno rallentato le manovre[...]

[...]lato. Contemporaneamente, con un radiogramma al Comando generale partigiano della Croazia, Tito chiese che l’aviazione alleata bombardasse le posizioni tedesche e italiane a Pljevlja, Bijelo Polje, Berane, Andrijevica, Podgorica, Niksic e Mostar. Il Comando britannico fede il sordo e non intervenne. Da parte britannica vennero anche altre difficoltà: la prima Missione militare inglese ad alto livello, il cui arrivo presso il Comando supremo dell’E.P.L.J. era stato annunciato per il 22 maggio, non si faceva vedere; arriverà soltanto il 28 maggio, paracadutata sul Durmitor, inchiodando per sei lunghi giorni di attesa Tito e gli altri comandanti partigiani in una zona nella quale potevano essere distrutti da un momento all’altro.

Nello sforzo disperato di difendere il più a lungo possibile il territorio libero, le unità partigiane sferrarono una serie di contrattacchi, nel corso dei quali (dal 21 al 23 maggio) i tedeschi furono respinti con

741



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 132

Brano: [...]aforte tedesca di Mladmovac il Battaglione “Garibaldi” incontra i primi reparti deH'Armata Rossa sovietica. Proseguirà la lotta fino alla liberazione di Belgrado (v.), completata il 20 ottobre.

12.10: Volontari italiani partecipano alla liberazione di Atene.

29.10: Con la fusione dei battaglioni “Garibaldi” e “Matteotti”, protagonisti della liberazione di Belgrado, viene qui costituita la Brigata italiana della 1a Divisione Proletaria dell’E.P.L.J, che, successivamente, diverrà Divisione “Italia”.

Volontari italiani della “Gramsci” sfilano in Tirana liberata

Novembre 1944

13.11: La 4a Brigata “Garibaldi” libera Cettigne (Montenegro).

17.11: La Brigata “Gramsci” e le artiglierie italiane partecipano alla liberazione di Tirana (Albania).

20.11: La 3a Brigata “Garibaldi” viene duramente attaccata dai tedeschi a Nevesinije (Jugoslavia).

25.11: A Stuie viene costituito, in seno alla V Divisione dell’Esercito nazionale albanese, il 6° Battaglione italiano.

Dicembre 1944

3.12: In Jugoslavia, la Brigata “Italia” prende [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine E.P.L.J, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---italiane <---italiani <---Alla I <---Armata di Liberazione <---Balkan Air Force <---Bijelo Polje <---Bijelo Polle <---Divisione Proletaria <---E.P.L.J. <---Foca-Kalinovik <---Giuseppe Maras <---Guerra Mario Palermo <---I Divisione Proletaria <---In Jugoslavia <---Ma non <---Niksic Gacko <---Passo di Barbacane <---Po-Ije-Mojcovak-Kolasin <---Podgoritza in Jugoslavia <---Scepan Polje <---abbiano <---italiana <---italiano



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