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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 561

Brano: [...]lassisti, riuscirono a realizzarli, si fecero film sulla Resistenza più sinceri dei prodotti che l'artigianato al servizio della rinascente industria dello spettacolo sfornava di pari passo sul tema allora di attualità. Poi si ebbero solo sporadici e saltuari titoli. I governi centristi ostacolarono con ogni mezzo le iniziative coraggiose; molti progetti rimasero nel cassetto; la Resistenza venne considerata come un pericolo scongiurato che era meglio rigettare nell’ombra delle cose da dimenticare.

A distanza di anni, nel clima dei governi di centrosinistra, la Resistenza viene rispolverata per fungere da gloria patria, da nuova oleografia verso cui indirizzare la retorica ufficiale ormai logora nei suoi contenuti tradizionali. Si è semplicemente cambiato tema, nel contesto di una società « del benessere » che impone mezzi e strumenti « nuovi », « moderni », « adeguati ai tempi ». Comunque, anche nelle opere migliori, la Resistenza viene ora prevalentemente vista da una prospettiva intellettualisticoborghese, infarinata di contenuti marxisti nel migliore dei casi. Nessuno degli autori che vi si sono cimentati ne ha colto il significato di rivoluzione mancata, con il concorso di responsabilità individuali e generali, per i partiti della classe operaia, su cui la discussione è ancora aperta. Una ideologia socialriformista è quanto di più avanzato si possa ricavare da un’analisi dei più « impegnati » film sulla Resistenza. È il frutto più sincero di una generazione di autori ideologicamente di transizione.

[1966]

Filmografia

Austria: Duell mit dem Tod (Duello con la morte), Films G.W. PabstKiba, 1949, regista Paul May, supervisione di G.W. Pabst; Das anderè Leben (L’altra vita), Filmstudio, regista Rudolf Steinboeck; Die letzte Brucke (L’ultimo ponte), Cosmopoi Films e UFUS,

1954, registi Helmut Kàutner e Gustav Gravili; Der letzte Akt (L’ultimo atto), Cosmopolis Film, 1956, regista G.W. Pabst.

Belgio: La presse clandestine en Belgique (La stampa clandestina in Belgio), 1943, regista Louis Boogerts; Soldats sans uniforme (Soldati senza uniforme), 1944, regista

E.G. de Meyst; Sabotage (Sabotaggio}, 1945, regista Jacques Kupissonoff; Forgats d'honneur £11 cammino di Buchenwald), Belnapro Sedif, 1945, regista E.G. de Meyst; Baraque n. 1 (Baracca n. 1), 1945, regista E.G. de Meyst; Terroristes (I terroristi), A.F.A., 1945, regista Jean Gatti; Les procès des tortionnaires (I processi dei torturatori), M.G.M., 1946, regista André Cauvin; La tuerie de Courcelles (La strage di Courcelles), M.G.M., regista André Cauvin; Breendonck (Il campo di concentramento di Breendonck), Ministero deH’Istruzione, regista Marcel Roothooft; Tombés à l’aube (Caduti all’alba), Ministero dell’istruzione, regista Marcel Roothooft; Ardennais dans la bataille (Uomini delle Ardenne in lotta), Ministero dell'Istruzione, regista Marcel Roothooft.

Bulgaria: Trevoga (Allarme), Studio cinematografico Sofia, 1950, regista Zachari Jandov; Danka (La fortezza delle schiave blu), Studio cinematografico Sofia, 1951, registi Ivan Ficev e Boris Borozanov; Nicola Vapzarov, Studio film documentari, 1954, registi Ducio Mundrov e Nicola Korabov; Geo Milev, Studio cronache d’attualità e documentari, 1954, regista Yqrdan Vélitchekov; Pesnia o celoveke (Poema dell’uomo), Studio cinematografico Sofia, 1954, regista Borislav Karaliev; Septemvruzi (Settembri sti ), Studio cinematografico Sofia, 1954, regista Zachari Jandov.

Cecoslovacchia: Hrdinove mici (Gli eroi tacciono), Prod. statale, 1946, regista Mirosi av Cikàn; Muzi bez kridel (Uomini senz’ali), 1946, regista Frantisek Cap; Bila tma (L’oscurità bianca), Statnf Film Praha,

1947, regista Frantisek Cap; Vloupena hranice (La frontiera rubata), Karel Feix, 1947, regista Jiri Weiss; Nema barikada (Barricata muta), Statm Film Praha, 1948, regista Otakar Vavra; Vide diery (La tana dei lupi),

1948, regista Palo Bielik; Daleka cesta (Ghetto Terezin), Prod. Statale, 1949, regista Alfred Radok; Posledni vystrel (L’ultima fucilata), Statm Film Praha, 1950, regista Jiri Weiss; Past (La trappola), Statnf Film Praha, 1950, regista Martin Fric; Maly partyzan (Il piccolo partigiano), Statm Film Praha, 1951, regista Pavel Blumenfeld; Mordova rokle (Il burrone della morte), Statnf Film Praha, 1952, regista Jiri Slavicek; Julius Fucik, Statnf Film Praha, 1953, regista Jiri Jahn; Hra o zivot (La vita in gioco), Prod. statale, 1956, regista Jiri Weiss; Neporazeni (Gli invincibili), Prod. statale, 1956, registe Jiri Sequens; Rocnik 21 (Classe 21), Statnf Film PrahaDefa Berlino, 1958, regista Vaclav Gajer; Jurasek, 1956, registi Miroslav Cikan e Vladimir Bor.

Cina: L’appello della patria, 1937, regista Wei Min Szto; Daughters of China (Le figlie della Cina), 1950, registi Lin Ce Fung e Chai Chiang; Chao YiMan (L’eroina Chao), Northeast Film Studio, 1950, regista Sha Meng; New heroes and heroines (Nuovi eroi ed eroine), Northeast Film Studio, 1951, registi Shih TungShan e Lu Pan; Heroine Liu Chulan (L’eroina Liu Chulan), Northeast Film Studio, 1951, regista Feng Pajlu; Koncentracni tabor v SangZao (Campo di concentramento a SciangCiao), Studio cinematografico di Shanghai, 1951, registi Scia Meng e Ciang Kohe; Ruda vlajka na zelene skale (La bandiera rossa sulla roccia verde), Studio cinematografico di Shanghai, regista Ciang Tunsien; The letter with thè feathers (Lettera con piume), Studio cinematografico di Shanghai, 1955, regista Shih Hui.

Danimarca: Den usylinge haer (Sabotaggio

o L’invincibile armata), Palladium Hellerup, 1945, regista Johan Jacobsen; De róde enge (La terra sarà rossa), A.S.A. Filmudlejning,

1945, registi Bodil ipsen e Lau Lauritzen jr.

Francia: La vie est à nous (La vita è nostra), P.C.F., 1936, regista Jean Renoir; Le drame de Shanghai (Shanghai), Gladiator film, 1938, regista G.W. Pabst; L’espoir (La speranza), 193839, regista André Malraux; Au coeur de ì’orage (Nel cuore della tempesta), Coopérative générale du cinéma frangais, 1944, regista J. Paul Le Chanois; La bataille du rail (Operazione Apfelkern), Coopérative générale du cinéma frangais, 1945, regista René Clément; Le pére Tranquille (Eroi senz’armi), BCM, 1946, regista René Clément; La rose et le réséda, 1946, regista Michel André; Le silence de la mer (Il silenzio del mare), 1947, regista Jean Pierre Melville; Les cassepieds (Gli scocciatori), Ginéphonie, 1948, regista Jean Dréville; Guernica (Guernica), Panthéon 1950^ registi Alain Resnais e Robert Hessens; Les mains sales (Le mani sporche), Film F. RiversEden, 1951, registi F. Rivers e S. Berrian; Les évadés (Gli evasi), Cocinor St. James Film, 1954, regista J.P. Le Chanoisr



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 187

Brano: Nuova Zelanda

tativo, coraggioso quanto sfortunato, lucido intellettualmente ma inesistente sul piano dell’organizzazione, di contrapporre una valida linea di resistenza teorica e politica allo « zigzagare » della Terza Internazionale staliniana.

I « tre » che avevano dato vita alla N.O.I. presero vie diverse: il primo a staccarsene era stato Tresso che, entrato fin dal 1931 nella Sezione francese deN’Opposizione, ne seguì poi le sorti, partecipando alla lotta politica e, valorosamente, anche alia Resistenza in Francia, fino a essere ucciso in circostanze rimaste oscure; Ravazzoli, in coerenza con il principio trotzkista deliV entrismo », nel 1934 entrò nel Partito socialista italiano diretto da Pietro Nenni e Angelo Tasca, tornò a lavorare in fabbrica e si spense per malattia nel 1940; leonetti, dopo un travaglio durato decenni che però non gli impedì di essere sempre attivo nelle file dell’antifascismo e della Resistenza francesi, decise di tornare in Italia e di rientrare nelle file del P.C.I. (1962).

B[...]

[...]i). L’Isola del Nord, dove risiede la maggioranza della popolazione, è economicamente la più sviluppata. Capitale» è Wellington, con 355.000 abitanti; altre città importanti sono: Auck

land, il maggior centro del paese, nell’isola del Nord, e Christchurch in quella meridionale.

In quanto membro del Commonwealth britannico, riconosce formalmente la sovranità della corona inglese che vi viene rappresentata da un Governatore generale. Organo legislativo è l’Assemblea generale (87 membri, di cui 4 espressione della minoranza maori), eletta ogni 3 anni, del cui Consiglio esecutivo il Governatore generale britannico fa parte.

Cenni storici

Popolazioni polinesiane, provenienti da quelle che verranno chiamate isole Cook e della Società, tra il decimo e il quattordicesimo seco

lo si stabilirono nei territori che oggi compongono la Nuova Zelanda, dando vita a una delle più caratteristiche civiltà del Pacifico meridionale. L’organizzazione sociale maori, di tipo tribale, si basava sulle caste e su un’economia di sussistenza (pesca e[...]

[...]e oggi compongono la Nuova Zelanda, dando vita a una delle più caratteristiche civiltà del Pacifico meridionale. L’organizzazione sociale maori, di tipo tribale, si basava sulle caste e su un’economia di sussistenza (pesca e agricoltura itinerante). Quando, nel 1642, l’olandese A.L Tasman scoprì queste isole, diede loro il nome di Nuova Zelanda (nuova isola), ma a questa scoperta, come pure alle spedizioni dell’inglese J. Cook (1769 e 1772) non seguì subito l’insediamento di coloni europei, a causa sia dell’ostilità delle popolazioni indigene sia della marginalità economica del territorio. La colonizzazione ebbe inizio solo nel diciannovesimo secolo, quando sulle coste neozelandesi si stanziarono alcuni missionari cristiani e soprattutto quando la rivalità francobritannica per il controllo del Pacifico spinse gli imperialisti inglesi ad assicurarsi qui una presenza diretta: nel 1832 venne nominato un « residente » britannico e nel 1839

E.G. Wakefield fondò, per Io sfruttamento delle risorse economiche di queste isole, la Compagnia pe[...]

[...] sia dell’ostilità delle popolazioni indigene sia della marginalità economica del territorio. La colonizzazione ebbe inizio solo nel diciannovesimo secolo, quando sulle coste neozelandesi si stanziarono alcuni missionari cristiani e soprattutto quando la rivalità francobritannica per il controllo del Pacifico spinse gli imperialisti inglesi ad assicurarsi qui una presenza diretta: nel 1832 venne nominato un « residente » britannico e nel 1839

E.G. Wakefield fondò, per Io sfruttamento delle risorse economiche di queste isole, la Compagnia per la Nuova Zelanda. Nel 1840 le autorità coloniali inglesi convocarono un’assemblea di capi maori, per imporre loro la sovranità della Gran Bretagna (trattato di Waitangi del 6.2.1840).

Nel 1841, frustrati i tentativi francesi di impadronirsi delle isole, la Nuova Zelanda diventò colonia della Corona britannica.

L’afflusso di coloni europei e l’occupazione delle terre tribali dei maori portò alle guerre coloniali del 184248 e del 186069, nel corso delle quali la popolazione indigena venne decim[...]

[...], per imporre loro la sovranità della Gran Bretagna (trattato di Waitangi del 6.2.1840).

Nel 1841, frustrati i tentativi francesi di impadronirsi delle isole, la Nuova Zelanda diventò colonia della Corona britannica.

L’afflusso di coloni europei e l’occupazione delle terre tribali dei maori portò alle guerre coloniali del 184248 e del 186069, nel corso delle quali la popolazione indigena venne decimata. La scoperta di giacimenti auriferi, negli stessi an

ni, determinò il definitivo genocidio dei Maori.

Sviluppo economico e politico

Lo sviluppo dell’economia capitalistica con la crescita di una dinamica borghesia urbana e rurale portò rapidamente i coloni europei all'acquisizione dello status di Dominion (1907) e a una precoce legislazione sociale: otto ore nel 1865, voto alle donne ne! 1893, arbitrato statale nei conflitti tra capitale e lavoro nel 189495, pensioni d’anzianità nel 1898, minimi salariali nel 1908.

La stabilità sociale si consolidò nel primo dopoguerra, favorendo la formazione di uno schieramento laburista contrapposto al conservatore National Party. Negli anni '30 la Nuova Zelanda, Stato sovrano membro del Commonwealth (Statuto di Westminster del 1931) vide l'ascesa dei laburisti al governo, come conseguenza del prevalere degli interessi urbani e industriali su quelli della borghesia agraria conservatrice.

Guerra e dopoguerra

A fianco della Gran Bretagna e delle forze alleate, truppe neozelandesi parteciparono durante la Seconda guerra mondiale alle operazioni belliche in Grecia, Africa settentrionale, sul fronte del Pacifico e in Italia, dove alcuni ex prigionieri evasi dai campi di concentramento ebbero occasione di cooperare con i partigiani italiani. Nell'immediato dopoguerra il governo laburista nazionalizzò la Banca della Nuova Zelanda, le miniere di carbone e le società di navigazione aerea, ma nel 19[...]

[...]ondiale alle operazioni belliche in Grecia, Africa settentrionale, sul fronte del Pacifico e in Italia, dove alcuni ex prigionieri evasi dai campi di concentramento ebbero occasione di cooperare con i partigiani italiani. Nell'immediato dopoguerra il governo laburista nazionalizzò la Banca della Nuova Zelanda, le miniere di carbone e le società di navigazione aerea, ma nel 1949 i conservatori del National Party tornarono al potere, attuando l’integrazione della Nuova Zelanda nel dispositivo militare e strategico, oltre che economico, degli U.S.A. (adesione al Piano di Colombo, Patto di sicurezza con Australia e Stati Uniti nel 1951, adesione alla S.E.A.T.O. nel 1954).

Nel 1957 il governo venne nuovamente assunto dal Partito laburista che restò al potere fino al 1960, cedendolo poi al National Party negli anni '60; i laburisti vinceranno le elezioni del 1972, traendo vantaggio dalla crisi dei conservatori per aver inviato truppe in Vietnam. Dal 1976 il National Party, tornato al governo, ha adottato una politica deflazionista e antipopolare.

M.Mo.

187


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine E.G., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---A.F.A. <---A.L <---A.S.A. <---Agraria <---Alfonso Leonetti <---Belnapro Sedif <---Bibliografia <---Boris Borozanov <---Chai Chiang <---Chao Yi <---Cocinor St <---Cosmopolis Film <---Dinamica <---Ducio Mundrov <---Film F <---Film F Rivers <---Films G <---Films G W <---G.W. <---Geo Mi <---Gina Lollobri <---Giuliano Montalto <---Heroine Liu Chu <---Il campo <---Isola del Sud <---J.P. <---Jacques Kupissonoff <---Jean Dréville <---Jean Pierre Melville <---Julius Fucik <---Karel Feix <---La rose <---La terra <---La trappola <---La vita <---Le Chanois <---Le mani <---Lin Ce Fung <---Louis Boogerts <---M.G.M. <---Marcel Roothooft <---Martin Fric <---Michel André <---N.O.I. <---Nicola Vap <---Northeast Film Studio <---Nuova Zelanda <---Otakar Vavra <---P.C.F. <---P.C.I. <---Paul Le Chanois <---Pavel Blumenfeld <---Piano di Colombo <---Praha-Defa <---Prefazione di Alfonso Leonetti <---Resistenza in Francia <---Retorica <---S.E.A.T.O. <---Sang-Zao <---Sciang-Ciao <---Statm Film Praha <---Statnf Film Praha <---Stretto di Cook <---Tung-Shan <---U.S.A. <---UFUS <---Wei Min Szto <---Yi-Man <---Zachari Jan <---Zachari Jandov <---antifascismo <---australiani <---centristi <---classisti <---cristiani <---deflazionista <---dell'Australia <---dell'Istruzione <---dell'Opposizione <---entrismo <---ideologia <---imperialisti <---italiani <---italiano <---laburista <---laburisti <---marxisti <---polinesiane <---riformista <---socialista <---staliniana <---terroristi <---trotzkista



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