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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 155

Brano: E

E.A.M.

Etnikòn Apeleftherikon Mètopon (Fronte di liberazione nazionale). Movimento politico unitario che in Grecia (v.) diresse la guerra di liberazione contro l’occupazione fascista organizzando l'esercito partigiano (v. E.L.A.S.). L’E.A.M. fu costituito il 27.9.1941 dal Partito comunista greco [K.K.E.), dal Partito contadino greco (A.K.E.), da\VUnione di democrazia popolare [E.L.D.) e dal Partito socialista greco (S.K.E.). Successivamente aderirono all’E.A.M. formazioni di centrosinistra e diverse organizzazioni di massa, quali VE.P.O.N. (v.) e VE.A. {Soccorso nazionale). Queste ultime svolsero un ruolo molto importante: la prima, come organizzazione giovanile dell’E.A.M.; la seconda, come servizio assistenziale, sia civile che militare.

Nonostante gli sforzi dei partiti costituenti, l’E.A.M. non riuscì a unire tutte le forze politiche greche; rifiutarono la loro adesione i partiti del centro e della destra. Né Sophoulis, leader dei liberali (centro), né Canellopoulos (destra) né G. Papandreou (centro) credevano alla lòtta di liberazione. Convinti che la vittoria potesse venire solo dagli Alleati e timorosi che le forze popolari e i comunisti acquistassero troppo peso, diressero tutti i loro sforzi ad assicurarsi un posto nel governo provvisorio del Cairo, costituito sotto l’egida degli inglesi. L’essere nel governo provvisorio costituiva ai loro occhi .l’unica garanzia per manten[...]

[...]ti i loro sforzi ad assicurarsi un posto nel governo provvisorio del Cairo, costituito sotto l’egida degli inglesi. L’essere nel governo provvisorio costituiva ai loro occhi .l’unica garanzia per mantenersi aperta la strada al potere, a liberazione avvenuta.

« I partiti e i gruppi della destra, e dell’ala destra del Centro, non hanno fatto la loro apparizione nelle file della Resistenza [...]», così avrebbe constatato il generale Wilson.

L’E.A.M., con la sua politica unitaria, divenne uno dei più forti movimenti di liberazione che operarono contro il nazifascismo. Basato su una vasta organizzazione capillare clandestina, che si estendeva all’intero territorio nazionale ed era presente in tutti i settori della vita sociale, arrivò a contare più di

1.500.000 militanti. Di pari passo con la lotta contro gli occupanti,

Due patrioti uccisi dagli inglesi durante una dimostrazione dell'E.A.M. (Atene, 3.12.1944)

condusse una vasta opera di organizzazione civile e sociale.

Riuscì a creare « qualche cosa che i governi della Grecia avevano trascurato: uno Stato organizzato sulle montagne greche. [...] I vantaggi della civiltà e della cultura arrivarono in montagna. Scuola, enti locali, tribunali, servizi sociali che la guerra aveva eliminato. Teatri, laboratori, riunioni parlamentari [...] », come sarà costretto ad affermare, nel dopoguerra, il capo della missione inglese colonnello Chris Woodhouse.

Programma politico

Il programma dell'E.A.M. si fondava sul principio della[...]

[...]cosa che i governi della Grecia avevano trascurato: uno Stato organizzato sulle montagne greche. [...] I vantaggi della civiltà e della cultura arrivarono in montagna. Scuola, enti locali, tribunali, servizi sociali che la guerra aveva eliminato. Teatri, laboratori, riunioni parlamentari [...] », come sarà costretto ad affermare, nel dopoguerra, il capo della missione inglese colonnello Chris Woodhouse.

Programma politico

Il programma dell'E.A.M. si fondava sul principio della « unione di tutti i greci per la liberazione nazionale e per assicurare la sovranità popolare ». Erano obiettivi non legati soltanto alle contingenze politicomilitari del momento, ma protesi verso il futuro, ad affrontare gli annosi problemi della Grecia, realizzando una svolta radicale negli orientamenti politicosociali. L’appello del Fronte alla lotta per la cacciata degli invasori e, insieme, per la liberazione della società greca dal peso di retaggi feudali, esercitava un grande fascino sul popolo che ben comprendeva le implicazioni rivoluzionarie di tale pr[...]

[...]ntamenti politicosociali. L’appello del Fronte alla lotta per la cacciata degli invasori e, insieme, per la liberazione della società greca dal peso di retaggi feudali, esercitava un grande fascino sul popolo che ben comprendeva le implicazioni rivoluzionarie di tale programma. Per i suoi obiettivi avanzati (che, tra l’altro, comprendevano la revisione della Costituzione e quindi anche della istituzione monarchica, sulla base di un plebiscito), TE.A.M. non incontrò la simpatia degli Alleati. Le missioni militari inglesi tentarono costantemente di minare la forza e l’attività del Fronte: riuscirono ad impedire che alcune formazioni della Resistenza, come

I’E.D.E.S. e YE.K.K.A., si ubicassero con TE.A.M.; tentarono tenace

155



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 654

Brano: Grecia

L'intervento inglese

Il 3.11.1944 l’ultimo soldato tedesco lasciò il territorio greco. Dal 12 ottobre Atene era libera, dopo 1.264 giorni di occupazione nazifascista. Dal 18 si era insediato in Atene il governo del Cairo, con le truppe inglesi al comando del generale Scobie. Churchill evitò che anche il re rientrasse, ma se ne preparava il ritorno.

Era già da tempo evidente la divergenza tra il programma popolare dell’E.A.M. e il programma di Papandreu che contava sull’intervento inglese per ripristinare la situazione politica dell’anteguerra.

Ancor prima della Liberazione, infatti, il 22.9.1944 Papandreu telegrafava segretamente a Churchill: « Di fronte alla critica situazione creata, i mezzi politici a disposizione per poterla affrontare non sono sufficienti. Solo l’immediata presenza di imponenti forze britanniche in Grecia e nell’area fino alle coste turche potrà modificare la situazione ».

Mentre E.A.M. ed E.L.A.S. tentavano di far valere, in particolare ad Atene, i diritti loro derivanti dalla iunga l[...]

[...]ll’intervento inglese per ripristinare la situazione politica dell’anteguerra.

Ancor prima della Liberazione, infatti, il 22.9.1944 Papandreu telegrafava segretamente a Churchill: « Di fronte alla critica situazione creata, i mezzi politici a disposizione per poterla affrontare non sono sufficienti. Solo l’immediata presenza di imponenti forze britanniche in Grecia e nell’area fino alle coste turche potrà modificare la situazione ».

Mentre E.A.M. ed E.L.A.S. tentavano di far valere, in particolare ad Atene, i diritti loro derivanti dalla iunga lotta condotta contro i tedeschi, partecipando aH’amministrazione della città e cercando di reprimere le sempre più frequenti manifestazioni antidemocratiche, venne trasferita ad Atene, reduce dal fronte italiano di Rimini, la Brigata di montagna greca, forte di 2.500 uomini. In Atene vennero inoltre raccolti e armati i traditori e le bande fasciste che avevano collaborato con gli invasori. I Battaglioni di sicurezza del Peloponneso e della Calcide continuarono a mantenere il loro armamento. La [...]

[...]ù frequenti manifestazioni antidemocratiche, venne trasferita ad Atene, reduce dal fronte italiano di Rimini, la Brigata di montagna greca, forte di 2.500 uomini. In Atene vennero inoltre raccolti e armati i traditori e le bande fasciste che avevano collaborato con gli invasori. I Battaglioni di sicurezza del Peloponneso e della Calcide continuarono a mantenere il loro armamento. La polizia si stava riorganizzando con elementi collaborazionisti. E.A.M. ed E.L.A.S., alle richieste di smobilitazione dell’esercito popolare risposero proponendo che l'esercito nazionale integrasse nelle sue file le forze dell’E.L.A.S., ma Papandreu e Scobie miravano invece alla creazione di un nuovo esercito, il cui fulcro doveva essere l’unità giunta dal fronte italiano.

In un clima di incertezze, cedimenti e ripensamenti si inserì l’ultimatum con il quale il generale Scobie intimava lo scioglimento dell’E.L.A.S. entro il 10 dicembre. Pochi giorni prima della scadenza lo stesso governo greco, da cui nel frattempo si erano dimessi i rappresentanti dell’E.A.M.[...]

[...] forze dell’E.L.A.S., ma Papandreu e Scobie miravano invece alla creazione di un nuovo esercito, il cui fulcro doveva essere l’unità giunta dal fronte italiano.

In un clima di incertezze, cedimenti e ripensamenti si inserì l’ultimatum con il quale il generale Scobie intimava lo scioglimento dell’E.L.A.S. entro il 10 dicembre. Pochi giorni prima della scadenza lo stesso governo greco, da cui nel frattempo si erano dimessi i rappresentanti dell’E.A.M., si fece portavoce degli inglesi e ordinò la consegna delle armi. L’E.A.M. e il Partito comunista organizzarono una manifestazione di protesta. La polizia scatenò una feroce repressione, giungendo a sparare sulla folla e uccidendo

28 persone. In breve tempo, il piano provocatorio si chiarì in tutta la sua gravità e a nulla valsero i tentativi di composizione pacifica messi in atto dalle sinistre. Il 4.12.1944 il generale Scobie decretò la legge marziale. Le strade di Atene divennero teatro di sanguinosi scontri tra partigiani e collaborazionisti fascisti, armati e protetti dagli Alleati.

Gli inglesi ebbero così il pretesto per intervenire massicciamente contro[...]

[...]riadis, rientrato in patria dopo essere sopravvissuto al lager di Dachau e nuovo segretario generale del Partito comunista greco, assecondò questo sbocco.

Le sinistre boicottarono le elezioni del marzo 1946 che, condotte senza alcuna garanzia democratica, sancirono così il .successo della destra. Il plebiscito nazionale, indetto nello stesso clima, nel settembre 1946 permise il ritorno del re. Si sciolse l’alleanza di sinistra aN’interno dell’E.A.M.. Si ricostituirono contro il governo reazionario bande partigiane (dette di « autodifesa ») e la guerra civile si estese a tutta la Grecia. I patrioti dovettero affrontare un nemico forte e bene armato, dato che nel frattempo l’esercito nazionale, ricostituito con l’aiuto degli Alleati, fu affiancato dagli inglesi e poi dagli americani.

Sulle montagne sorse un Governo democratico provvisorio, di cui Markos Vaphiadis (Markos) divenne presidente e ministro della guerra. Lo scontro fu durissimo: i nuovi partigiani si batterono con furore, ma con alterna fortuna, mentre nelle loro file si anda[...]

[...]dente e ministro della guerra. Lo scontro fu durissimo: i nuovi partigiani si batterono con furore, ma con alterna fortuna, mentre nelle loro file si andava delineando un aspro conflitto tra Zachariadis e

Funerali delle vittime della repressione compiuta dagli inglesi il 3.12.1944 in Atene. Sullo striscione, macchiato di sangue, la scritta: « Quando il popolo si trova esposto al pericolo della tirannia, deve scegliere tra le catene e le armi E.A.M. »

654



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 653

Brano: Grecia

Truppe britanniche salutate al loro arrivo alla periferia di una città greca (novembre 1944)

si, quando ne fosse giunto ii momento.

Le forze antifasciste greche non accettarono supinamente tali manovre. L'E.A.M., di fronte all’involuzione della politica del governo in esilio, aveva già creato un Comitato politico di liberazione nazionale denominato P.E.E.A., col compito non solo di dirigere la lotta di liberazione, ma anche di amministrare le zone liberate. Nel maggio 1944, in piena occupazione militare tedesca, circa 1.000.000 di greci elessero clandestinamente un « Consiglio nazionale » che, in un suo documento programmatico, fissava come linea fondamentale della Resistenza la lotta per la liberazione e per la democrazia.

Il corpo di spedizione greco

La notizia del carattere sempre più marcat[...]

[...]eggiamento degli Alleati e del governo in esilio. Nella conferenza del 17.5.1944, in cui cominciò a fare la sua comparsa come personaggio chiave Georgios Papandreu (v.), ai rappresentanti della sinistra furono imposte le prime umiliazioni. Il governo in esilio mostrava di temere che al momento della liberazione gli si potesse negare il diritto di rientrare in Grecia; cercava perciò di minacciare il prestigio della Resistenza, in particolare dell’E.A.M., addebitandogli non solo la liquidazione dell’E.K.K.A., ma anche l’ammutinamento dei soldati greci nel Medio Oriente.

Il 20.5.1944 i delegati dell’E.A.M. e

dell’E.L.A.S. sottoscrissero il cosiddetto accordo del Libano in un clima di capitolazione. Dalla Grecia i delegati furono sconfessati, ma gli accordi cominciarono ad essere ugualmente applicati. Allo E.A.M., che aveva chiesto la metà dei posti di governo, vennero assegnati soltanto 5 ministeri e tra i meno importanti. Non vi fu una sconfessione pubblica dei Battaglioni di sicurezza, come l’E.A.M. aveva chiesto, né si ottenne qualcosa in merito all’amnistia dei soldati ammutinati.

Si accese una durissima polemica. Il governo greco del Cairo puntava chiaramente allo scioglimento dell’E.L.A.S. e su un drastico ridimensionamento politico dell’E.A.M.. Di fronte al profilarsi di una grave rottura in seno all’E.L.A.S., l’E.A.M. e il P.E.E.A. mitigarono man mano le loro richieste (7 ministeri, tra cui quello degli Interni), ma queste furono sempre sdegnosamente respinte dal Cairo, fino ad annullarle completamente. Fu la prima sconfitta politica. La capitolazione fu ribadita dagli accordi di Caserta, con i quali tutte le forze armate greche, comprese quelle della Resistenza, vennero poste sotto il comando militare inglese.

Quando i tedeschi iniziarono il ripiegamento, inasprendo le rappresaglie e i massacri della popolazione inerme, solo l’E.L.A.S. continuò a combatterli. Insieme ai tedeschi furono duramente colpit[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 650

Brano: [...]ta al peso dell’occupazione militare tedesca, italiana e bulgara, piombò nel caos. Reagì la parte migliore del paese: il 31.5.1941, due giovani studenti, Manolis Glezos (v.) e Apostolos Santes, strapparono dall'alto dell’Acropoli la bandiera uncinata nazista. L'audace atto fu il simbolo della riscossa e della rivolta che già serpeggiava nel popolo greco.

Il 27.9.1941 venne costituito per iniziativa dei partiti di sinistra il primo nucleo dell’E.A.M. (v.), il Fronte di liberazione nazionale greco, e subito dopo nacquero le formazioni óeW’E.L.A.S. (v.), l’Esercito popolare di liberazione nazionale. I partiti di centro e di destra, nonostante i ripetuti inviti dei promotori, rifiutarono la loro adesione all’E.A.M.. L'E.A.M. e l'E.L.A.S. furono le principali forze della Resistenza greca, espresse dal popolo e presto diffuse, grazie all'appoggio delle masse, su tutto il territorio. A esse si affiancò YE.P.O.N. (v.), organizzazione giovanile unitaria.

Di ispirazione diversa fu YE.D.E.S. (Esercito greco democratico popolare) che raccoglieva principalmente vecchi venizelisti e repubblicani ed era stato costituito con l'appoggio politico ed economico degli inglesi. Concentrato massimamente nelle zone occidentali della Grecia, aveva a capo il colonnello Napoleone Zervas. Scarsa consistenza aveva VE.K.K.A. (Lega soci[...]

[...]S. (Esercito greco democratico popolare) che raccoglieva principalmente vecchi venizelisti e repubblicani ed era stato costituito con l'appoggio politico ed economico degli inglesi. Concentrato massimamente nelle zone occidentali della Grecia, aveva a capo il colonnello Napoleone Zervas. Scarsa consistenza aveva VE.K.K.A. (Lega sociale di liberazione) , scomparsa rapidamente nella lotta, e come questa tante altre piccole formazioni, sorte spontaneamente o con l'appoggio dei servizi segreti inglesi che intendevano usarle in contrapposizione all’E.A.M. e all'E.L.A.S..

Sebbene l'E.A.M. e l'E.L.A.S. fossero organizzazioni unitarie, la Resistenza greca non ebbe, nell'insieme, quel carattere unitario caratte

ristico, ad esempio, di quella italiana: in realtà, i partiti conservatori greci contarono fin dall'inizio solo sulla vittoria degli Alleati e pertanto si preoccuparono esclusivamente di assicurarsi un posto nel governo provvisorio greco formato dagli inglesi al Cairo, unica garanzia per ritornare al potere dopo la liberazione. Così come gli inglesi intesero sempre la Resistenza greca come fatto esclusivamente militare che non doveva intaccare la situazione politica pre[...]

[...]dicazioni che i lavoratori avevano avanzato, sia nelle agitazioni di primavera che nello sciopero generale.

Nel novembre 1942 i partigiani distrussero il grande viadotto di Gorgopotamos. L'azione ebbe notevole importanza strategica perché impedì per molto tempo ai tedeschi di rifornire dalla Grecia l'Africa del Nord, in un momento in cui gli Alleati erano impegnati in una gigantesca battaglia contro le armate nemiche.

All'inizio del 1943 l'E.A.M. lanciò una violenta campagna contro il reclutamento di mano d'opera da inviare in Germania. Le masse popolari risposero aH'appello con forti lotte: il 5 marzo, decine di migliaia di uomini e donne scesero nelle strade di Atene, disarmarono la polizia, invasero il Ministero del lavoro e distrussero tutti i documenti già pronti per la mobilitazione della mano d'opera. Durante la manifestazione si ebbero scontri sanguinosi con le forze armate; i carri armati spararono sulla folla facendo centinaia di morti e feriti, ma la rivolta non si spense. Gli impiegati di Atene proclamarono stibito lo scio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 396

Brano: [...] 1938 era stato confinato per ordine del dittatore fascista loànnis Metaxàs. Incarcerato nel 1941 dalle truppe italiane di occupazione, dopo 14 mesi fu trasferito in un campo di prigionia in Italia.

Liberato nel marzo 1943, tornò ad Atene, ma alla fine dello stesso anno espatriò in Egitto. Nell’aprile

1944 fu incaricato di formare un governo in esilio. Un mese dopo, raggiunse nel Libano un accordo con il Fronte di liberazione nazionale (v. E.A.M.), di cui facevano parte comunisti e socialisti e che aveva dato vita nella Grecia occu

pata a un imponente movimento di resistenza.

Papandrèu, che per tutta la vita rimarrà arroccato su posizioni anticomuniste, preoccupato dalla crescente. influenza del P.C. ellenico in seno al movimento di lotta, il 22.9.1944 chiese al premier britannico Churchill di mandare le sue truppe in Grecia al momento della liberazione, per impedire all’E.A.M. di mettere sotto il proprio control

lo il paese. In cambio Papandrèu accettò che un referendum decidesse, subito dopo, la sorte della monarchia.

Nella guerra civile

Il 18.10.1944 Papandrèu ritornò ad Atene e si pose a capo del governo di unità nazionale. Una settimana più tardi, ordinò aH’Esercito popolare di liberazione nazionale (v.

E.L.A.S.), la formazione militare dell’E.A.M., di deporre le armi. I ministri dell’E.A.M. rassegnarono le dimissioni.

Ai primi di dicembre del 1944, la prova di forza tra governo e sinistre sfociò in una sanguinosa guerra civile, che si concluse nel novembre 1949 con la sconfitta militare dei comunisti e l’instaurarsi del predominio delle destre.

II 3.1.1945, Papandrèu si dimise da presidente del Consiglio. Dopo la vittoria elettorale del Partito Populista (monarchico) nelle prime elezioni del dopoguerra (31.3.1946) e il ripristino della monarchia (settembre 1946), egli parteciperà come ministro ai governi centristi di Maximos, Plastiras e del liberale Sofoclis Venizèlos (fi[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 156

Brano: E.A.M.

mente di organizzare ex elementi fascisti per immetterli, come elementi di disgregazione, all'interno del Fronte. Visti fallire tali tentativi, non esitarono a servirsi dei corpi fascisti greci già al servizio dei tedeschi [« Battaglioni di Sicurezza », E.E.S., P.A.O.) promettendo loro l’amnistia, dopo la liberazione, per l'opera svolta contro l’E.A.M.. Arrivarono infine a rivolgersi, nella loro opera di repressione, al governo collaborazionista greco, alla polizia e a una parte dell’E.D.E.S.. L’E.A.M. non riuscì tuttavia a valutare sempre giustamente i limiti della collaborazione con gli Alleati, scivolando in taluni cedimenti che non erano giustificati dai reali rapporti di forza. Firmò la cosiddetta Carta del Libano, accordo che riconosceva di fatto il governo formato dagli inglesi nel Medio Oriente e il ruolo d’arbitro del Comando militare alleato nelle questioni greche. Accettò inoltre gli accordi di Caserta, che prevedevano la formazione di un Comando partigiano greco posto agli ordini degli Alleati. Così pure, quando nel dicembre

1944 gli inglesi intervennero militarmente e l’E.L.[...]

[...]ò la cosiddetta Carta del Libano, accordo che riconosceva di fatto il governo formato dagli inglesi nel Medio Oriente e il ruolo d’arbitro del Comando militare alleato nelle questioni greche. Accettò inoltre gli accordi di Caserta, che prevedevano la formazione di un Comando partigiano greco posto agli ordini degli Alleati. Così pure, quando nel dicembre

1944 gli inglesi intervennero militarmente e l’E.L.A.S. perdette la battaglia di Atene, l’E.A.M. sopravvalutò probabilmente le forze britanniche e, anziché ricercare altre soluzioni, si lasciò forse troppo rapidamente indurre a firmare la resa incondizionata (accordi di Varkiza del 12.2.1945).

A.Ma.

7

Ebat, Costanzo

Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Topno il 4.5.1911, fucilato a Roma n 3.6.1944; ufficiale dell’esercito.

Frequentò l’Accademia militare e prese parte alla guerra etiopica col grado di capitano. Nel corso della seconda guerra mondiale prestò servizio in Albania come maggiore presso il Comando generale delle forze armate italiane.

Promosso t[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 576

Brano: [...]nere contatti con le varie correnti per indurle a svolgere azione comune. Ciò avvenne in Francia (v.), dove ufficiali del S.O.E. fecero incontrare Jean Moulin e Charles de Gallile, promuovendo la formazione del Conseil National de la Resistance, poi del C.F.L.N. e delle F.F.I..

In Grecia (v.), personale S.O.E. si collegò con bande di andartes e, successivamente, con gruppi facenti capo ai “sei colonnelli”, col Fronte di liberazione nazionale (E.A.M.), con la Lega repubblicana (E.D.E.S.), col Fronte di liberazione nazionale e sociale (E.K.K.A.). Sotto l’egida del S.O.E., vi fu per qualche tempo una cooperazione fra E.A.M. ed E.D.E.S. (per esempio nel novembre 1942), mentre l’incontro avvenuto al Cairo nell’agosto 1943 fra esponenti dell’E.A.M., dell’E.D.E.S. e dell'E.K.K.A. non diede invece risultati tangibili.

Una missione del S.O.E., sbarcata sulla costa montenegrina il 20.9.

1941, raggiunse i cetnici (v.) serbi; seguirono altre missioni e l'invio di rifornimenti. Nel maggio del

576



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 205

Brano: [...] sente uno smisurato orgoglio. Si spense, dopo lunga degenza, all’ospedale militare Walter Reed di Washington, e viene ricordato come una delle figure principali della storia americana di questo secolo.

E.L.A.S.

Ellinikòs Laikòs Apelefthericon Stratòs (Esercito popolare di liberazione greco). Forze partigiane che durante la seconda guerra mondiale combatterono in Grecia (v.) contro l’occupazione nazifascista; erano diretta espressione dell'E.A.M. (v.)f della quale costituivano il settore militare.

Le prime bande partigiane fecero la loro apparizione in Macedonia e in Tessaglia nel giugno 1941, tuttavia la costituzione di un vero e proprio esercito di liberazione ebbe inizio solo nella primavera del 1942, a opera del famoso capo partigiano Aris Veloukhiotis. Costituito all’inizio principalmente da comunisti, l’E.L.A.S. accolse nelle sue file decine di migliaia di patrioti di ogni orientamento politico. Accorsero volontari nelle sue file anche centinaia di ufficiali dell'esercito regolare, tra i quali il colonnello Stephanos Saraphis[...]

[...]on i reparti fascisti che erano stati organizzati dai tedeschi.

Dopo la Liberazione

Al momento della Liberazione, lo scontro tra esercito popolare e forze di occupazione inglesi divenne inevitabile. La politica antidemocratica degli Alleati si rivelò apertamente nella richiesta di immediata smobilitazione dell’E.L.A.S., per costituire un esercito nazionale diretto da elementi monarchici e fascisti. L’E.L.A.S. rifiutò di deporre le armi e l’E.A.M., da parte sua, rispose accettando la smobilitazione a condizione che fosse seguita dalla costituzione di un esercito nazionale avente per base la struttura dell’esercito partigiano. Il generale inglese Scobie, comandante delle forze di occupazione, rifiutò ogni trattativa ponendo in termini di ultimatum l'immediato disarmo delle forze partigiane. Il primo ministro del governo di Atene, G. Papandreou, assecondò l’ultimatum di Scobie e, alle manifestazioni di piazza, rispose facendo massacrare

i dimostranti dalla polizia. Seguirono violenti scontri nel centro di Atene, fra l’E.L.A.S. e l’ese[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 298

Brano: [...]assumeva il comando di una formazione delVE.L.A.S. (v.).

Terminata la guerra, restava il conflitto (esploso sin dal rientro nel 1944 del governo greco emigrato al

Il comandante Markos

Cairo) tra le vecchie forze conservatrici e quelle di sinistra.

Nella guerra civile

Dopo la Liberazione l’E.L.A.S. si rifiutò di deporre le armi e, tra le forze raccolte intorno a Geòrgios Papandreu e quelle comuniste e democratiche rappresentate óaW’E.A.M. (v.) esplose un contrasto insanabile. Quando, nel settembre 1946, si giunse allo scontro armato, Markos divenne presidente del Governo democratico provvisorio sorto sulle montagne e ministro della Guerra.

Nel 1948, tra Markos e il segretario generale del Partito comunista greco Ni kos Zachariadis si de lineò un serio dissenso sulla tattica da seguire nella lotta armata. Mentre Markos, legato agli jugoslavi, sosteneva la necessità di condurre la guerriglia per bande come unica tattica efficace contro forze regolari di consistenza imponente, Zachariadis (evidentemente legato ai sovietici) vo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 110

Brano: [...]ti da particolari direzioni avrebbero potuto essere neutralizzate senza ricorrere a scontri frontali.

Ulteriori precauzioni furono prese per timore che il sistema ciellenistico (di cui il Foreign Office di Londra diffidava molto) si rivelasse incapace di controllare la situazione sul campo o che, al contrario, divenisse un « mostro di Frankenstein ».

L'operazione Cinders

Chi usò questa metafora nel campo alleato si riferiva al caso dell’E.A.M. (v.) in Grecia e sicuramente i fatti di Atene influirono enormemente sul punto di vista degli Alleati riguardo alla Resistenza in Italia alla fine del 1944.

La scomparsa dei tedeschi faceva presagire il ripetersi della vicenda greca e infinite erano le precauzioni prese allo scopo di prevenire i rischi inerenti alla possibilità di un crollo del potere nazifascista. La più elaborata di queste precauzioni fu l’operazione uCinders,y, la quale prevedeva l’impiego di 240 aerei e l’atterraggio su Torino di alcune brigate di paracadutisti (già precedentemente utilizzate ad Atene), nel caso che, a[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine E.A.M., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---E.L.A.S. <---comunista <---fascista <---Partito comunista <---comunisti <---nazifascista <---nazifascisti <---fascisti <---italiana <---italiani <---S.O.E. <---italiano <---nazista <---nazisti <---Ai Stratis <---Diritto <---E.D.E.S. <---E.K.K.A. <---S.S. <---Scienze <---antifascista <---centristi <---collaborazionista <---collaborazionisti <---fasciste <---italiane <---nazifascismo <---paracadutisti <---socialisti <---A.F.H.O. <---A.F.H.Q. <---A.K.E. <---A.M.G. <---A.M.G.O.T. <---Alfredo Pizzoni <---Allo E <---Allo E A M <---Aris Veloukhiotis <---B.C.R.A. <---B.U.F. <---Bad Ischi <---Battaglioni di Sicurezza <---Bibliografia <---C.F.L.N. <---C.L.N. <---C.L.N.A.I. <---C.N.L.A.I. <---C.V.L. <---Carta del Libano <---Charles de Gallile <---Chris Woodhouse <---Combattè nel Lazio <---D.C. <---Diritto finanziario <---E.D.A. <---E.E.S. <---E.L.A.N. <---E.L.D. <---E.P. <---E.P.O.N. <---E.R.E. <---Ellinikòs Laikòs Apelefthericon Stra <---Etica <---Etnikòn Apeleftherikon Mètopon <---F.G.C.I. <---Ferruccio Parri <---Filosofia <---Fisica <---Foreign Office di Londra <---Gian Carlo Pajetta <---Giorgio II <---Giuseppe Elia Abenaim <---Gran Bretagna <---Hermann Goering <---Il Partito comunista <---Italia libera <---John Kennedy <---Joseph Dietrich <---Julius Anton Ganz <---K.K.E. <---King Kong <---Kostas Karamanlis <---La cultura <---La guerra <---La lotta <---Linea Gotica <---Lord Selbourne <---Manolis Glezos <---Mario Giuliano Alberto <---Mentre E <---Mentre E A M <---Napoleone Zervas <---Nicos Beloyannis <---Otto Reimer <---P.A.O. <---P.C. <---P.E.E.A. <---Pavlos Melas a Salonicco <---Piano Vanoni <---Pratica <---Proclama di Alexander <---Reed di Washington <---Renato Abati <---Resistenza La <---Resistenza in Italia <---S.A. <---S.K.E. <---Scienze politiche <---Sistematica <---Sofia Minejcko <---Sofoclis Venizèlos <---Storia <---Tito in Jugoslavia <---U.S.A. <---Winston Churchill <---anticomuniste <---antifasciste <---antifascisti <---attendiste <---autista <---autoritarismo <---centriste <---comuniste <---d'Armata <---degasperiani <---dell'Epiro <---ebanista <---laburista <---laburisti <---liberista <---nazionalismi <---nell'Epiro <---pretoriani <---psicologico <---reggiana <---riservisti <---ritarismo <---socialista <---stalinisti <---vanoniana <---venizelisti