Brano: Borghi, Armando
L’Italia tra due Crispi, Parigi, 1945; Conferma anarchica, Forlì, .1949; Mezzo secolo di anarchia, Napoli, 1954; La rivoluzione mancata, Milano, 1964.
Borghi, Don Pasquino
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. N. nel 1903 a Bibbiano (Reggio Emilia), fucilato il 30.1.1944 a Reggio Emilia; sacerdote.
Dopo il servizio militare entrò nelle Missioni africane e nel 1930 fu inviato nel Sudan Angloegiziano, dove rimase 7 anni. Rientrato in Italia, nel 1940 fu parroco di Canolo (Correggio), poi di Coriano (Villa Minozzo) e infine, nel 1943, di Tapignola, sempre nel Reggiano.
Sin dal settembre 1943 attivo nella Resistenza, inizialmente si prodigò nell'aiutare, facilitato anche dalla conoscenza della lingua, i prigionieri alleati; prese poi contatto con [...]
[...]stenza, inizialmente si prodigò nell'aiutare, facilitato anche dalla conoscenza della lingua, i prigionieri alleati; prese poi contatto con i fratelli Cervi (v.) a Sologno e col C.L.N. provinciale di Reggio, diventando un prezioso collaboratore e un partigiano combattente. Nel gennaio 1944, catturato dai fascisti, fu torturato e poi fucilato con altri
8 patrioti.
Il 21.1.1944, mentre scendeva a Villa Minozzo invitato a tenervi una predica, don Pasquino Borghi s’imbatté in una squadra di 20 militi fascisti che salivano diretti a perquisire la sua parrocchia, ma egli ignaro continuò il cammino. Giunti a Tapignola, i militi si recarono direttamente alla canonica e un giovanotto, qualificatosi cugino del parroco, aprì.
« Ci sono ribelli in canonica? » — chiesero i militi.
« No » — rispose franco il giovanotto.
« Dobbiamo verificare ».
« Fate pure » — ribattè il giovane. I militi visitarono il pianterreno e le stanze del piano superiore. Dinanzi all'ultima camera il giovane chiese:
« Debbo aprire anche questa? ».
« Certamente »[...]
[...]te pure » — ribattè il giovane. I militi visitarono il pianterreno e le stanze del piano superiore. Dinanzi all'ultima camera il giovane chiese:
« Debbo aprire anche questa? ».
« Certamente » — fu la risposta. Aprì, ma la stanza era piena di partigiani, tra cui un russo, un inglese e un americano, che accolsero i militi con un lancio di bombe a mano. Ne seguì una sparatoria e i repubblichini, nel timore di essere sopraffatti, fuggirono.
Don Pasquino Borghi non fu più rivisto a Tapignola: quella sera stessa i fascisti lo presero a Villa Minozzo.
Borghi, Pietro
N. a Livorno; operaio. Comunista, alio scoppio della guerra di Spagna accorse volontario nelle Brigate Internazionali. Passato in Francia al termine del conflitto, fu deportato nel campo del Vernet, poi tradotto in Itàlia e confinato a Ventotene. Liberato con la caduta del fascismo, dopo T8.9.1943 fu tra gli organizzatori delle formazioni partigiane in provincia di Livorno.
Borgosesia
Comune di circa 13.000 abitanti (di cui 9.000 nel capoluogo) in provincia di Vercelli e[...]