Brano: [...]ubblica degli antifascisti della Piccola Mosca (così veniva chiamata Rovigno) si ebbe il 3.1.1925. Un mese prima era stata costituita dai comunisti la locale lega contadina, i cui circa 500 aderenti, riuniti per un’assemblea in località Lamanova, furono aggrediti da fascisti e carabinieri. Esasperati, i contadini insorsero, misero in fuga gli assalitori e, inseguendoli verso la città, raggiunsero la cinta daziaria. Qui giunti, dopo un comizio di Domenico Buratto i dimostranti abbatterono i caselli, poi raggiunsero la piazza cittadina e, gridando « Abbasso le tasse! », impegnarono una vera e propria battaglia con la forza pubblica. Per sedare la sommossa, intervennero reparti dell’esercito.
Proclamato lo stato d'assedio, fascisti e carabinieri iniziarono la caccia ai “rossi”, compiendo spedizioni punitive nel circondario. I comunisti risposero mobilitando nuovamente i contadini che proclamarono il blocco economico della città, non facendovi arrivare per quindici giorni alcun prodotto agricolo.
In un rapporto tenuto al Comitato centrale deH’Assoc[...]
[...], composto di ottimi compagni ». Egli proponeva perciò che i sistemi applicati a Rovigno venissero estesi anche alle altre regioni.
Nel 1926 la Sezione comunista di Rovigno contava infatti 11 cellule con 117 iscritti (a Trieste, nello stesso anno, si avevano 27 cellule con 185 iscritti, mentre l’intero Friu
li annoverava 29 cellule con 281 iscritti), ma nei due anni successivi tale organizzazione sembrò sparire. Nel 1929, sotto la guida di Domenico Buratto, Matteo Naddi Nadovich, Giuseppe Budicin, Giovanni Turcinovich, Giorgio Privileggio (v.), Lorenzo Sponza, Romano Malusà e Giuseppe Maricich, la Sezione del P.C. d’I. venne ricostruita, ma essa sarà ripetutamente decapitata dall’arresto dei dirigenti, confinati o condannati dal Tribunale speciale, a cominciare da Budicin, Privileggio e Naddi nel 1934.
Carcere, confino e guerra di Spagna
Dal 1930 al 1939 Rovigno diede alla lotta antifascista uno dei contributi più alti fra le città istriane.
Si ebbero qui 9 confinati: Romano Malusà (classe 1913, operaio); Francesco Poretti (1908, opera[...]
[...]a sarà ripetutamente decapitata dall’arresto dei dirigenti, confinati o condannati dal Tribunale speciale, a cominciare da Budicin, Privileggio e Naddi nel 1934.
Carcere, confino e guerra di Spagna
Dal 1930 al 1939 Rovigno diede alla lotta antifascista uno dei contributi più alti fra le città istriane.
Si ebbero qui 9 confinati: Romano Malusà (classe 1913, operaio); Francesco Poretti (1908, operaio); Giovanni Pignaton (1906, artigiano); Domenico Buratto (1897, contadino); Pietro Buratto (1903, contadino); Silvio Zorzetti (1892, artigiano); Antonio Zorzetti (1881, artigiano); Matteo Benussi (1906, contadino); Milan Iskra (1917, minatore).
I condannati dal Tribunale speciale furono 8: Antonio Budicin (1908, operaio, condannato a 10 anni e 8 mesi); Pino Budicin (1911, operaio, condannato una prima volta a 7 anni e una seconda a 12 anni); Giorgio Privileggio (1912, operaio, due condanne a 4 e a 9 anni); Matteo Naddi Nadovich (1895, contadino, 2 anni e mezzo); Antonio Paliaga (1889, contadino, condannato a 4 anni e deceduto nelle carceri di Ca[...]