Brano: [...]toccato. Qualcuno ha anzi ostentato la sua simpatia per i repubblicani. Non solo: abbiamo visto fare parte della spedizione note facce di giovani e repubblicani maremmani ».

Strage di Roccastrada

Spedizioni punitive si ripeterono frequenti a Roccastrada, Giuncarico, Montepescali, Follonica, Scarlino. Particolarmente colpita fu Roccastrada. Qui, il 23,7.1921, un’ottantina di fascisti giunti da Grosseto al comando dello squadrista fiorentino Dino Castellani per compiere le consuete devastazioni, persero uno dei loro, Ivo Saletti, che all’uscita dell'abitato fu raggiunto improvvisamente da un colpo di fucile.

Gli squadristi non ebbero esitazioni e per rappresaglia si diedero a sparare sulle prime persone che trovarono sulla strada. Furono così trucidati Angelo Barbi, Antonio Fabbri, Francesco Minoccheri, Tommaso e Guido Bartaletti, Renato Checcucci, Luigi Natili, Giuseppe Regoli, Francesco Tacconi, Giovanni Gori, mentre molti altri cittadini rimasero feriti.

li processo per la strage fascista di Roccastrada, nuovamente celebrato nel 1945, d[...]

[...]i, Giovanni Gori, mentre molti altri cittadini rimasero feriti.

li processo per la strage fascista di Roccastrada, nuovamente celebrato nel 1945, dopo la Liberazione, avrebbe accertato che il Saletti era invece rimasto vittima di un colpo accidentalmente partito dall’arma di un suo camerata, confermando, se pur ve ne fosse stato bisogno, il carattere assolutamente criminale di quella strage.

I fascisti fecero poi di Ivo Saletti un martire. Dino Castellani e Aldo Mai tennero le orazioni al suo funerale, mentre il canonico Cappelli dettò la lapide. Tutta la stampa borghese dell’epoca si occupò del caso, senza spendere però una sola parola per le dieci vittime innocenti dell’eccidio. La gravità del fatto costrinse tuttavia le autorità a intervenire. Fu emesso mandato di cattura contro il Castellani e alcuni altri partecipanti alla spedizione, che naturalmente ebbero tutto il tempo di eclissarsi.

Le violenze fasciste si susseguirono fino all’agosto del 1922. La magistratura tenne un atteggiamento formalmente equidistante, proceden* do all’arres[...]

Brano: [...]mprese alcune bombe rudimentali confezionate con l’esplosivo portato dai cavatori di Carrara. L’attacco fascista portato il 21 luglio contro Sarzana fu così respinto e gli aggressori si diedero alla fuga, lasciando sul terreno 18 morti e 30 feriti.

Alla sconfitta di Sarzana gli squadristi risposero il 24 luglio con l’eccidio di Roccastrada (v.) : il paese, posto tra Grosseto e Siena, venne preso d’assalto dai fascisti grossetani capeggiati da Dino Castellani,

con il rinforzo di squadre pisane. Dopo aver ucciso 10 persone e averne ferite varie decine, i fascisti si abbandonarono a saccheggi e incendi, sotto la protezione dei carabinieri. L’orrore suscitato da quella impresa fu tale, che lo stesso Mussolini fu costretto a condannarla.

lì “patto di pacificazione"

Dopo i fatti di Sarzana, il presidente del consiglio Ivanoe Bonomi (v.) pronunciò alla Camera un discorso, facendo appello alla “pacificazione”: in realtà la classe dirigente, dopo aver scatenato una forza incontrollabile appoggiando i fascisti, comprendeva ora, in ritardo, i peric[...]