Brano: [...]944, in seguito alla cattura di due suoi uomini, assalì con i compagni la caserma della G.N.R. di Montù, liberò i prigionieri e si impossessò di un’ingente preda bellica. Analoga azione condusse in luglio contro la caserma di Borgonovo Val Tidone, portando contemporaneamente a segno altri colpi di mano lungo la via Emilia. Il 16 luglio la sua formazione ebbe i primi due caduti: i partigiani Rosolino Rossi ed Edmeo Carrà.

Divisione Matteotti « Dario Barni »

11 25.7.1944 le varie bande della zona si fusero, dando vita alla prima Brigata Matteotti deM’Oltrepò Pavese (v.), al comando di Fusco. In agosto la Brigata ebbe scontri col presidio tedesco di Costa Calatroni e, a Montalto, con la G.N.R. pavese. Intanto, inviato dall'organizzazione socialista clandestina di Milano era giunto nella zona Dario Barni [Armando) , miracolosamente scampato alla fucilazione di Piazzale Loreto. Nello stesso tempo la formazione si fuse con la seconda Brigata Mat

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Brano: [...].2.1945, permise alla « Matteotti » di affrontare di nuovo il nemico in campo aperto nella battaglia delle Ceneri (così detta perché si svolse in tale giorno). Lo scontro, avvenuto questa volta in località Ortaiolo, segnò il risveglio delle formazioni partigiane dell’OItrepò.

La formazione comandata da Fusco si ingrandì ulteriormente, anche per l’afflusso di 654 slovacchi con i loro ufficiali e, ai primi di aprile, si trasformò in Divisione « Dario Barni », dalla quale Fusco venne riconfermato, per elezione, comandante. La Divisione si ordinò su 4 Brigate (una interamente composta di slovacchi, con comandante italiano) per complessivi 1.008 uomini, più un battaglione autonomo di 106 slovacchi. Nel corso della sua attività ebbe 85 caduti e 49 feriti. Ai suoi membri saranno conferite due medaglie d’argento (una delle quali a

La Divisione Matteotti « Dario Barni » entra a Pavia nei giorni della Liberazione (aprile 1945)

Fusco) e una croce di guerra al valore, più altre decorazioni tuttora in corso di assegnazione.

U.A.G.

Pozzilli, Luigi

N. a Tivoli (Roma) il 24.8.1908, m. a Villa Adriana (Tivoli) nel 1978; operaio.

Membro di un’organizzazione antifascista romana denominata Partito rivoluzionario popularistico, agli inizi del 1941 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale che, nel settembre di quell’anno, lo condannò a 9 anni di reclusione.

Dopo l '8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle fila della Resistenza roman[...]

Brano: [...]Como e a Lecco la 2a e la 3a Brigata G.A.P.; a Brescia la 7a Brigata Matteotti, comprendente 8 G.A.P.; a Mantova la 71a Brigata; ad Angera, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, la Brigata « Mario Greppi » al comando di Pier Luigi Dal Molin; a Bergamo, gruppi « Matteottini » di pianura e di montagna; in vai d’Ossola l’8a Brigata Matteotti, comandata da Carlo Viglio con il commissario politico Antonio Greppi; nell’Oltrepò Pavese la Divisione « Dario Barni », al comando di Cesare Pozzi, la quale ebbe 90 caduti, fra cui 5 cecoslovacchi. Collegate al Comando generale delle « Matteotti » operarono anche la Brigata della Presolana, comandata da Piero Pallini (Penna Nera)] la Brigata dell’A.E.M., comandata da Sarini e col legata anche ai partigiani valtellinesi; la Brigata comunista libertaria « Malatesta Bruzzi », comandata da Pietropaolo, Michele Concordia e Mario Perelli; la Brigata « Garibaldini delle Argonne »,

comandata da Guido Paini; il Raggruppamento « Diana », comandato da Vincenzo Graviotto; la Divisione « Pasubio », comandata da Vero [...]

Brano: [...]hera. Per i casi di ricovero urgente il Comando aveva stabilito rapporti con le Direzioni sanitarie degli ospedali di Borgonovo, Bobbio, Varzi e Voghera. Esisteva inoltre una infermeria divisionale fissa con 15 letti che però potè funzionare solo per un certo periodo. I medici Alpeggiai, Ferrari, Marenzi e Pannullo furonop in varie epoche aggregati alle diverse Brigate della Divisione. Sempre neH’Oltrepò, in valle Versa, la Divisione Matteotti « Dario Barni » aveva il proprio servizio sanitario diretto da un infermiere [Mister], mentre per i casi più gravi si appoggiava al servizio sanitario della IV Divisione Garibaldi « Gramsci ».

La II Divisione G.L. « Masia » poteva invece contare sull’aiuto di un gruppo di medici che prestavano la propria saltuaria collaborazione: il dott. Perla che, a Romagnese (Pavia), dirigeva un’infermeria divisionale a disposizione di partigiani di varie formazioni; i medici Gubernoli, Chiesa, Gandini, Nasani e Rettanni.

Infermerie e ambulatori interdivisionali erano stati organizzati in diversi altri Comuni dell[...]

Brano: [...] Torre degli Alberi, Costa Cavalieri, Fortunago.

Vi erano infine nel Pavese due Brigate Matteotti. La prima, guidata da Cesare Pozzi (v.), iniziò la propria attività disarmando il presidio fascista di Costa Montefedele e operò nella valle Oscuropasso. In essa confluì il gruppo autonomo « Pavia » guidato da Nanni Truffi. Più tardi nacque una seconda Brigata Matteotti e le due formazioni costituirono una Divisione, intitolata al nome del caduto Dario Barni [Armando) .

I vessilli ideologici inalberati da queste diverse formazioni non escludevano pluralità di opinioni politiche al loro interno. Le Brigate « Giustizia e Libertà » non avevano neppure la figura del commissario politico incaricato di orientare la formazione ideologica dei militanti e questa restava più semplicemente affidata alla discussione collettiva. Nelle « Matteotti » il commissario politico non sempre esisteva e, almeno in una di queste formazioni, fu sostituito dalla figura meno marcata dell’intendente. Ma nelle stesse « Garibaldi », del resto, dove il commissario politico [...]