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Il segmento testuale D.L. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 54Entità Multimediali , di cui in selezione 9 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 678

Brano: [...]cordata tra il Comitato di liberazione nazionale per l’alta Italia e il Comitato militare (di cui erano principali esponenti Ferruccio Parri e Luigi Longo) che fin dai primi mesi della Resistenza aveva iniziato a coordinare l’attività delle formazioni partigiane. La denominazione stessa fu poi riconosciuta e adottata anche dal governo italiano, dopo la Liberazione, nelle varie norme di legge concernenti l’attività e le qualifiche dei partigiani (D.L.L. 21.8.1945, n. 518, per il riconoscimento delle qualifiche dei partigiani; D.L.C.P.S. 6.9.1946, n. 93, per l’equiparazione dei partigiani combattenti ai militari volontari; D.L. 19.4.1948, n. 517, per l’assunzione da parte dello Stato dei debiti contratti dalle formazioni partigiane). Come organizzazione militare, il C.V.L. era suddiviso in Comandi regionali e di zona: particolarmente attivi furono i Comandi regionali del Piemonte, della Lombardia, del Veneto, dell’EmiliaRomagna, della Liguria, nonché quelli delle zone dell’OssoIa e dell’Oltrepò Pavese. Se

condo i dati più attendibili, le forze del C.V.L. costituivano un complesso di circa 80.000 armati1 nell’agostosettembre del 1944, e di circa

250.000 negli ultimi mesi prima della Liberazione.

Le formazion[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 109

Brano: [...]o

li* Appello=

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L'Appello ». n. 14 del 20.10.1944

ma... » e, sulla prima pagina di ogni numero, campeggiava la direttiva: « L’insurrezione che noi vogliamo deve essere non di un partito,

o di una sola parte del fronte antifascista, ma di tutto il popolo, di tutta la nazione ».

Apuania

Denominazione assunta, negli ultimi anni del fascismo, dalla provincia di Massa Carrara (v.) nonché comune costituito con R.d.l. n. 1860 del 16.12.1938, mediante l’unificazione amministrativa dei tre preesistenti comuni di Massal Carrara e Montignoso. NeH’immediato dopoguerra (D.L. n. 48 dell’1.1.1946), il comune di Apuania fu soppresso; sono stati ripristinati i tre vecchi comuni e la provincia è tornata alla sua precedente denominazione. Durante la Guerra di liberazione nazionale la zona fu teatro di una intensa lotta partigiana e i suoi abitanti furono sottoposti a feroci rappresaglie da parte dei nazifascisti. Con D.L. del 14.6.1947 è stata concessa ad Apuania la medaglia d’oro della Resistenza.

Di antiche tradizioni socialiste e anarchiche, la provincia di Massa e Carrara aveva al suo attivo una tenace lotta antifascista, numerosi e audaci erano stati i suoi combattenti. Ancor prima dell'8.9.1943 vi era sorto un « Comitato, di salute pubblica », poi trasformatosi in C. L.N., di cui facevano parte Gino Menconi per il Partito comunista, Alberto Bondielli per la Democrazia cristiana, Evaristo Piccinini per « Giustizia e Libertà », Gino Procuranti per il Partito repubblicano, Giovanni Bernardi e Dante Isopp[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 321

Brano: [...]aArUft 3 Dm !ju.dt Hoìogxtm bat tk*r ài» Wte4*velaia*wf ém ir'nffì

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COMUNICAZIONE

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« Provvedimenti di espiazione[...]

[...]popolare al 2.4. 1966, Giuseppe Dozza ha ricoperto la carica di sindaco. La città, completamente rinnovata e trasformata, è oggi uno dei principali centri di propulsione economica, sociale e di iniziativa democratica del Paese.

Il generoso contributo offerto alla Resistenza e l’eroico comportamento della popolazione bolognese dal settembre 1943 all’aprile 1945 sono stati consacrati nella motivazione della medaglia d’oro al valore concessa con D.L. del 2.11.1945 alla città di Bologna: « Città partigiana, fedele alle antiche tradizioni, non volle soggiacere alla prepotenza del tedesco invasore, e col sangue purissimo di migliaia di suoi figli migliori, con le sue case distrutte ed in epici, diuturni combattimenti sostenuti con le armi strappate al nemico, fu all’avanguardia neH’impari lotta e nell’insurrezione che, nell’alba radiosa dell’aprile 1945, portò la patria alla riconquista della sua libertà ».

L.Be.

Bologna è anche la provincia che durante la dittatura fascista ha avuto il maggior numero di condannati a pene detentive per[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 129

Brano: [...]dell’agosto 1917. Durante la prima guerra mondiale, e particolarmente nell’Italia del Nord, le donne sostituirono in gran numero, non solo nelle industrie ausiliarie, ma anche nella produzione bellica e persino nell’industria pesante, i richiamati alle armi. L’impiego della mano d’opera femminile negli stabilimenti tessili e in quelli metallurgici assunse una tale ampiezza che nel 1917 si rese indispensabile l’emanazione di nuove leggi speciali (D.L. n. 570 del 15.3.1917) per la disciplina degli orari e del lavoro notturno delle donne e dei ragazzi.

Primo dopoguerra

Le lotte del dopoguerra contro il carovita, per le 8 ore, per gli aumenti salariali e per l’istituzione delle commissioni interne e dei consigli di fabbrica videro in prima linea, a fianco degli uomini, le maestranze femminili. A Torino, donne che già si erano distinte durante gli anni della guerra (le sorelle Clelia e Rita Montagnana, Teresa Noce, la Ardissone, la Giachino, Lucia Rosso, la Giudice, la Manservigi, Rina Picolato e altre ancora) divennero assai popolari.
[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 62

Brano: [...]la 194a Brigata portò l’azione all’esterno dello stabilimento per liberare il Collegio dei Martinitt, i cui occupanti tedeschi furono rapidamente costretti alla resa. Nelle giornate dell’insurrezione le maestranze della Innocenti ebbero 7 morti e 14 feriti.

M.Fan.

l.N.S.M.L.I.

Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Milano.

Sorto a Milano il 19.4.1949, nel 1967 gli è stata riconosciuta dal Parlamento (D.L. 16.1.1967, n. 3) personalità giuridica di diritto pubblico, ciò che ne ha sanzionato anche sotto il profilo formale la presenza tra gli organismi che promuovono nel nostro paese la ricerca storica.

All’Istituto nazionale sono associate una serie di deputazioni locali, regionali e provinciali per un totale di 29, i cui rappresentanti formano il Consiglio generale e nominano il Consiglio direttivo. Questo è composto (marzo 1976) dai seguenti membri: sen. Ferruccio Parri, presidente onorario; prof. Guido Quazza, presidente; on. Giancarlo Pajetta e

on. Mario Ferrari Aggradi, vicepresidenti;[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 782

Brano: [...]de evidente la parziale diversità dei primi, ma nel senso di maggior rigore e ampiezza (necessaria partecipazione ad azioni di guerra) e non viceversa. Di conseguenza la frequente puntigliosità formalistica delle Corti appare come sostanzialmente pretestuosa e tesa a minimizzare il passato combattente di chi chiedeva la amnistia:

« La qualifica di partigiano combattente (o di partigiano combattente ferito) riconosciuta a norma delI’art. 7 del D.L. 21 agosto 1945 n. 518, senza altra specificazione in ordine ai fatti di armi indicati, non consente l’applicazione della amnistia senza ulteriori accertamenti, potendo detta qualifica essere riconosciuta dal competente organo amministrativo (Commissione per il riconoscimento delle qualifiche partigiane) in base a circostanze diverse ». Corte di Cassazione Sez. Ili 11.11.1948 (in « Archivio penale », 1949, II, p. 121).

Dello stesso tenore C. Cass. 24.6.1949 (In «Giustizia penale», 1949, II, p. 889); C. Cass. 8.1.1949 (in «Giustizia penale» 1948, II, p. 285); C. Cass. 23.5.1950 (in « Giustiz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 784

Brano: Processi ai partigiani

zione della nuova norma che puniva esplicitamente il blocco stradale (D.L. 22.1.1948, n. 66, art. 1). Per una pronuncia analoga, cfr. « Giustizia penale », 1952, 11, p. 6137.

Un commento più ampio sul comportamento della polizia in occasione delle manifestazioni seguite all’attentato a Togliatti è in Vezio Crisafulli (Ordine e legalità, in « Rinascita », V, 1948, p. 297 ss.). Nell’episodio di Nervi come in molti altri, la presenza dei partigiani era stata in effetti determinante nella mobilitazione e nell’organizzazione, costituendo un punto di riferimento politico per tutti i manifestanti.

Vi furono poi, su un altro piano, le numerose incriminazioni per fatti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 64

Brano: Amnistia

ni stia per tutti i reati che comportavano una pena detentiva non superiore a 5 anni, e un condono per tutte le pene detentive non superiori a 3 anni. Da questo provvedimento erano praticamente esclusi in grande maggioranza i condannati dal Tribunale speciale, poiché un articolo del D.L. stabiliva: « L’amnistia e il condono non si applicano ai delitti dolosi contro la personalità dello Stato previsti dai titoli primo, libro secondo del codice penale ».

Nessuno dei sette provvedimenti di amnistia emanati durante il regime fascista fu un’effettiva misura di clemenza « politica », in quanto gli antifascisti condannati dal Tribunale speciale per delitti « politici », quando non furono del tutto esclusi dal provvedimento, ne poterono beneficiare in misura assai limitata e sempre inferiore di quanto non ne beneficiassero i condannati per delitti comuni.

Amoretti, Giuseppe

[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 74

Brano: [...]he e animate discussioni.

L’assassinio dei fratelli Rosselli

Imputato insieme a Fulvio Suvich, a Francesco Jacomini e ad altri, nell’atto di accusa il nome di F.A. veniva al secondo posto, dopo quello del generale Alberto Pariani; era seguito .dai nomi dei generali Mario Roatta e Paolo Angioi, dei colonnelli dei carabinieri Santo Emanuele, Roberto Navale e da altri ancora. L’A. era imputato di collaborazionismo col tedesco invasore (art. 5 D.L. 27. 7.1944 n. 159), per essere stato ambasciatore a Berlino dello pseudo governo di Salò, e di una serie di delitti commessi (in concorso con Galeazzo Ciano e altri coimputati, per scopi politici) dal S.I.M., fra cui l’assassinio di Carlo e Nello Rosselli (v.) perpetrato in Francia il 9.6.1937.

L’imputato Santo Emanuele, nella sua qualità di ex capo del controspionaggio militare, durante gli interrogatori presentò un memoriale che era un circostanziato e preciso atto di accusa contro il S.I.M., contro lo stato maggiore dell’esercito e il ministero della Guerra. Nel memoriale e negli interr[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine D.L., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---comunisti <---C.L.N. <---La lotta <---antifascista <---comunista <---fascisti <---italiani <---nazisti <---socialista <---socialisti <---P.C.I. <---Partito comunista <---antifascisti <---democristiani <---fascismo <---fascista <---italiane <---italiano <---socialiste <---Brigate nere <---Centro interno <---Diritto <---Ferruccio Parri <---Giustizia penale <---S.A.P. <---antifasciste <---azionisti <---comuniste <---cristiani <---emiliana <---fasciste <---italiana <---A.N.P.I. <---Accanto a Ciano <---Adele Bei <---Agata Pizzo <---Agostino M <---Alberto Bondielli <---Alessandri Guido <---Alfredo Pozzi <---Almudevar Hue <---Alpi Carniche <---Altobelli Arnaldo <---Angela Cremonese <---Angioi Paolo <---Angiolina Toni <---Anna Pavignano <---Antonio Gramsci <---Antonio Labriola <---Archivio penale <---Armaroli Roberto <---Bacchilega Armando <---Baroni Raffaele <---Battista Candot <---Benedetto XV <---Benfenati Modesto <---Benni Aldo <---Bentini Andrea <---Bergamini Augusto <---Bettelli Dante Ai <---Bibliografia <---Boldini Adolfo <---Bonora Pio <---Borghi Roberto <---Bortolotti Vittorio <---Bozzoli Guido <---Breviglieri Giuseppè <---Brigata G <---Brigata G A P <---Brigate del Popolo <---Busi Giordano <---Busi Rodolfo <---C.I.L. <---C.L.N.A.I. <---C.U.M.E.R. <---C.V.L. <---Camilla Ravera <---Caprini Amleto <---Caroli Augusto <---Casadio Caroli Francesco <---Cavazza Vittorio <---Cavenini Giuseppe <---Ceretto Lomellina <---Cesare Marcitoci <---Cevenini Tonino <---Chiarini Bruno <---Cinti Arrigo <---Clementina Bergamini <---Cogo Enrico <---Collegio dei Marti <---Collina Luigi <---Colombari Corrado <---Colonna Italiana Ascaso <---Comando generale del Corpo <---Comando generale del Corpo Volontari <---Con D L <---Consandolo di Argenta <---Conti Alberto <---Corte di Cassazione <---Corticelli Giuseppe <---Cremonini Cesare <---D.C. <---D.L.C.P.S. <---D.L.L. <---Dal Monte Giovanni <---Dinaaoawto U <---Diplomatica <---Diritto pubblico <---Don Chisciotte <---Ellenio Ambrogi <---Ergenite Gili <---Esteri Galeazzo Ciano <---F.A. <---F.S.I. <---Fabbri di Mi <---Felicita Ferrerò <---Filosofia <---Fosco Rossi <---Francesca Ciceri <---Francesca Leban <---G.A. <---G.A.P. <---G.N. <---Gianguido Borghese <---Gino Procuranti <---Giorgina Rossetti di Mongrando <---Giovanni Battista Stucchi <---Giuseppe Doz <---Gruppo Antonio Labriola <---I.S.R. <---Il C <---Il C L <---Il III <---Ilio Barontini <---Ivan Kikitic Smiirnov <---L.N. <---La Spezia <---La prima <---Lazzaro Maria De Bernardis <---Lea Betti <---Lea Giaccaglia <---Liberazione in Italia <---Lorenzo Maggi <---Luigi Longo <---Luigi Marzagai <---Marcello Garosi <---Margherita Blaha <---Maria Bernetich <---Maria Monchietti <---Mario Muneghina <---Massenzio Masia <---Mi Uaali <---N.K.V.D. <---Ordine Nuovo <---P.S.I. <---Passo Mauris <---Passo del Cerreto <---Pietro Lodovici <---Pietro Secchia <---Pio X <---Renato Vitti <---Rita Montagnana <---Rivista penale <---Roatta in Spagna <---Roberto Mariani <---Roberto Navale <---Romeo Landini <---Romualdo Del Papa <---Rosa Messina <---S.I.M. <---Santa Agata Bolognese <---Santo Emanuele <---Sergio Mra <---Storia <---Storiografia <---Ter-Vaganian <---Torrione di Carrara <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---URSS <---Un anno dopo <---Valle Enea <---Vezio Crisafulli <---Vincenzo De Silvestri <---azionista <---bolscevismo <---cinismo <---collaborazionismo <---collaborazionisti <---cristiana <---d'Azione <---democristiano <---etimologico <---franchista <---idealista <---leninista <---nazifascisti <---nazista <---naziste <---progressista <---riconquista <---squadrista <---squadristi <---terroristi <---trotzkisti <---zifasciste