Brano: [...]

Gli acquazzoni si susseguirono incessanti per tutta la giornata. I garibaldini, bagnati fino alle ossa, camminavano stanchi e taciturni, quasi avessero paura di parlare. Bregalla fu raggiunta nelle prime ore della notte e gli uomini cercarono riposo nei casoni presso monte Castagna, insieme a un gruppo del distaccamento di Vicari Fulvio (Lilli). Confortati dalle castagne bollite, attesero l’alba.

Il distaccamento di DoriaFragola, giunto a Croce di Campo Agostino al crepuscolo del giorno 8 sotto una pioggia insistente, non potè fermarsi perché il nemico incalzava. Il distaccamento marciava lento, in fila indiana, quando oltre Croce di Campo Agostino venne affrontato da un’intera compagnia tedesca; si accese una sparatoria, ma la sorpresa annullò la difesa. I garibaldini a stento si ritirarono verso Madonna del Passaggio. Doria, colpito ad una gamba, rotolò per una scarpata tra i cespugli, ma riuscì a salvarsi e a raggiungere la fonte Provenzale. Il giorno dopo, aH'imbrunire, era a Prearba, dove sfuggì miracolosamente ancora ai tedeschi. Rintracciato e aiutato da due partigiani in perlustrazione, raggiunse Ciabaudo, ricevendo premurosa assistenza dai contadini del luogo.

Dispiegando tutte le loro forze, il

9 ottobre i tedes[...]

Brano: [...]o cortesemente rispondere di trovarsi lì appunto per ostacolarli.

Lo schieramento partigiano, rivolto a sud e a ovest, comprendeva squadre di mitraglieri sulle pendici di monte Vetta, a Resteun e in zona Marcora. Squadre di intervento immediato erano dislocate a nord di Pigna. Un distaccamento si trovava a Gola di Gouta e un altro sul Passo Muratone, per prevenire eventuali incursioni nemiche dalla vai Roja. Un mortaio da 81 mm era piazzato a Croce di Campo Agostino, a meno di un chilometro a nord dell'abitato di Pigna. La posizione del mortaio era molto prudenziale, ma efficace perché il pericolo poteva giungere soltanto da Passo Muratone.

Poiché non era previsto un attacco nemico in forze per almeno tre 0 quattro giorni, si prevedeva che nel frattempo i tedeschi avrebbero certamente cercato di localizzare I’ esatta posizione del mortaio, peraltro piazzato bene in evidenza sulla posizione^civetta n. 6; quindi i partigiani predisposero segretamente la nuova postazione n. 5, con il deposito delle granate e l’attacco per il telefono da campo. I[...]

Brano: [...]o iniziò il lento ripiegamento partigiano sulla linea Carmo Langan — monte Grai ~ Cima Marta. A Pigna, centro dello schieramento, si continuò a combattere con grande fermezza per contenere il nemico e permettere lo sganciamento al grosso delle forze. Verso le 15, la squadra di Doria, composta di 12 uomini, scaricò un’ultima volta le armi contro il nemico ormai irrompente da tutte le parti e lasciò il paese, ritirandosi lungo la mulattiera che da Croce di Campo Agostino conduceva a Prearba.

Verso le 16 un reparto nemico proveniente dalla vai Roja sfondò a Muratone, costringendo i mortaisti garibaldini a ritirarsi verso nord. Attraverso Toraggio, Langan, Cetta, Bregalla e monte Pellegrino (dove si trovava l’altra metà del distaccamento partito poco prima), i mortaisti raggiunsero il Saccarello, lo oltrepassarono col mortaio e tre muli carichi di' granate e arrivarono a Piaggia. II grosso dei partigiani era ormai in salvo, mentre i tedeschi occupavano monte Vetta, San Sebastiano, la gola di Gouta

e Passo Muratone. In località Colla cadde il part[...]