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Il segmento testuale Critica Sociale è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 24Entità Multimediali , di cui in selezione 21 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 127

Brano: Treves, Claudio

È ciò che Treves esprime in due articoli sulla “Critica Sociale”. Nel primo (“La nostra piattaforma”, comparso 1*1.2.1897) indica il programma elettorale: « Via dall'Africa! Difesa delle libertà costituzionali e del suffragio ». Via dall'Africa permette di spiegare al popolo « tutto il parassitismo parlamentare, industriale e bancario delle nostre classi dirigenti che gittarono il paese allo sbaraglio della pazza e criminosa avventura africana, di cui tutti i partiti borghesi, i radicali non esclusi, sono responsabili per un vano e sentimentale pregiudizio militare e patriottico ». Difesa delle libertà costituzionali « vuol dire fare il processo morale al[...]

[...]re 1900: « minimo » perché rinuncia per il momento ad ogni finalismo ideologico.

Malgrado fosse sostanzialmente estraneo ai problemi religiosi, Treves auspicò che, caduto il non expedit, nascesse un partito di cattolici sinceramente democratici che svolgesse tra le masse contadine una propaganda analoga a quella che i socialisti svolgevano tra gli operai.

Collaboratore di Turati

Pur nelle accese discussioni che animavano le riunioni di “Critica Sociale” (delle quali si ha frequente testimonianza nel carteggio tra Turati e Anna Kuliscioff), Claudio Treves diventò il principale collaboratore di Turati nella redazione della rivista e nella gestione della corrente di idee di cui la “Critica” fu organica espressione: collaboratore e spesso ispiratore e suggeritore. Nel 1911, quando Turati colpito da una grave malattia agli occhi e depresso sembrava deciso a sopprimere la propria testata, praticamente Treves lo sostituì.

« La sua amicizia di trent’anni con Turati (scriverà di lui Carlo Rosselli) fu forse la sua opera più bella. Egli era più in[...]

[...] (scriverà di lui Carlo Rosselli) fu forse la sua opera più bella. Egli era più intelligente, nel significato stretto della parola, di Turati, e nella vita politica di ogni giorno era lui che dominava. Ma modesto, un po’ pigro e schivo di popolarità egli cedette a Turati l’apparente bastone del comando, lieto di servire l’amico con una fedeltà veramente unica nella vita politica. Quanti discorsi di Turati sono di Treves? E quanti articoli della "Critica Sociale” da tutti attribuiti a Turati erano dovuti alla quotidiana conversazione pomeridiana? ».

In quegli anni Treves firmò articoli che rappresentavano importanti prese di posizione: uno per denunciare l’involuzione politica di Giolitti, che si era deciso per la conquista della Libia; uno sul nascente nazionalismo antidemocratico e antioperaio (e nel 1911 si batté in duello — avendo come padrino Leonida Bissolati — contro il nazionalista Luigi Federzon'r, nel marzo del 1915 un altro duello vedrà Treves incrociare i ferri con Benito Mussolini) ; uno per distinguere i “riformisti di sinistra” da q[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 749

Brano: [...]a vita, fece il contabile presso una piccola ditta di mobili. Morì povero e il funerale avvenne, per sua volontà, in forma civile. Volle che la sua salma fosse cremata e che sulla tomba non apparisse nessuna lapide o segno esteriore.

Lasciò molti articoli, pubblicati fra il 1883 e il 1926 su giornali socialisti e democratici quali: « Il Punto Nero », « Reggio Nuova », « Lo Scamiciato », « Lotta di Classe », « Avanti! », nonché sulla rivista « Critica Sociale », e, naturalmente, sulla « Giustizia », considerato il suo giornale.

Numerosi scritti e discorsi, raccolti in opuscoli, sono reperibili presso la biblioteca dell'istituto Feltrinelli di Milano. Particolare attenzione meritano i seguenti: La Borghesia fuori legge, 1894; Come avverrà il socialismo, 1896; Ai contadini, 1898; Per la libertà di propaganda, 1899; L’insurrezione e il Partito Socialista, 1899; Socialisti e reazionari, 1900; Resistete agli arbitri i, 1900; Cristo e i preti, 1901; / socialisti e il Governo, 1902; Politica estera e di guerra, 1917; Ma dov'è lo Statuto oggi?, 1921; D[...]

[...]Particolare attenzione meritano i seguenti: La Borghesia fuori legge, 1894; Come avverrà il socialismo, 1896; Ai contadini, 1898; Per la libertà di propaganda, 1899; L’insurrezione e il Partito Socialista, 1899; Socialisti e reazionari, 1900; Resistete agli arbitri i, 1900; Cristo e i preti, 1901; / socialisti e il Governo, 1902; Politica estera e di guerra, 1917; Ma dov'è lo Statuto oggi?, 1921; Diagnosi della situazione, 1925.

Bibliografia: Critica Sociale n. del 20.4.1959; Alberto Malatesta, I socialisti italiani durante la guerra, Milano, 1926; Bartolo Bottazzi, I vecchi socialisti prmmpoliniani, Reggio Emilia, 1945; Alfredo Angiolini, Socialismo e socialisti in Italia, ultima edizione, Editori Riuniti, Roma, 1966; Tommaso Detti, Il socialismo riformista in Italia, Ed. La Pietra, Milano, 1981.

L.Cav.

Prandi, Gino

Barra. N. a Reggio Emilia il 18.9. 1904, impiegato.

Militante nella Gioventù socialista sin dal primo dopoguerra e attivo antifascista, dopo il 25.7.1943 fu tra i primi a operare per la riorganizzazione del P.S.I. nella p[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 718

Brano: [...]parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza, divenendo capo di stato maggiore della Brigata « Sauro Babini » della Divisione Garibaldi « Ravenna ». Si distinse per capacità e audacia in numerose azioni; diede la vita nel corso di una rischiosa missione di guerra che già lo aveva portato ad attraversare le linee del fronte due volte consecutive, mentre ferveva la battaglia, per effettuare rilievi e raccogliere informazioni.

« Critica Sociale »

Anno I (15.1.1891), Anno XXVI (16. 915.10.1926). Rivista di studi sociali, politici, filosofici e letterari; dal

1893, rivista quindicinale del socialismo scientifico; dal 1898, rivista quindicinale del socialismo. Fondata a Milano nel 1891 da Filippo Turati (v.) e Anna Kuliscioff (v.), « Critica Sociale » aveva trovato nella situazione stessa di arretratezza della vita politica e dei movimenti sociali in Italia le condizioni adatte per impostare e assolvere efficacemente, fino alla fine del secolo, un

lavoro costruttivo e organizzativo che elevò il movimento operaio e socialista italiano al livello più avanzato di altri paesi europei. La fondazione delle prime Camere del lavoro e del primo nucleo della

F.I.O.M. (1891), la costituzione del Partito socialista (1892), le prime lotte organizzate, di carattere sia offensivo che difensivo, che si svolsero nel periodo reazionario di fine seco[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 126

Brano: [...]anni del liceo frequentava i circoli operai (la madre deplorava che stesse sempre “cui muradùr”). Si laureò in Legge e collaborò a “Il Ventesimo Secolo”, un foglio repubblicano di tendenze socialisteggianti.

Quando, nel 1892, entrò nel nascente Partito socialista, il marxismo era ancora per Treves oggetto di meditazione ed elementi premarxisti di idealismo e volontarismo mazziniani permarranno in lui, come dimostrano alcune discussioni sulla “Critica Sociale” e sull’“Avanti!” alle quali partecipa. Per esempio, la polemica sulla « teoria delle braccia incrociate », in cui egli si oppone a certo meccanico determinismo economico: se l'avverarsi del socialismo è necessario e fatale e si realizzerà per naturale evoluzione economica, perché non incrociare le braccia? Occorre, dice lui, che la propaganda socialista si faccia morale, attui la rivoluzione delle coscienze la quale —nel quadro della proprietà collettiva dei mezzi di produzione — genererà un nuovo senso sociale capace di superare I individualismo e l’egoismo del bellum omnium contra omnes, i[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 405

Brano: [...]età Operaie e Democratiche la rinvigorì, tanto da farle prendere l’iniziativa di celebrare, per la prima volta a Savona, il Primo Maggio 1893, la Festa dei Lavoratori.

Fin dal mese di gennaio 1887 era uscito a Savona il primo numero della rivista Cuore e Critica, diretta da Arcangelo Ghisleri, comprendente un articolo intitolato « Socialismo e Scienza » di Filippo Turati (il quale, nel 1891, fatta sua “Cuore e Critica” doveva pubblicarla come Critica Sociale).

In quegli anni, mentre savonesi anarchici e militanti del Partito Operaio, colpevoli solo di propalare le loro idee, subivano arresti, processi e dure condanne, tra i soci del Club Operaio del borgo di Lavagnola (fondato nel 1881) e della giovane Società Generale di Mutuo Soccorso e d'istruzione fra gli Operai d’ambo

i sessi si cominciarono a contare numerosi socialisti. Il 16.3.1894 questi ultimi si organizzarono in Lega per partecipare, il 13 maggio, con altre 34 sezioni regionali, al I Congresso Socialista Ligure nella sede della Società dei Tiratori di Sampierdarena. Già quell’ann[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 385

Brano: [...]e di argomento sindacale, comprendente anche alcune pagine au

tobiografiche, due saggi di Riccardo Lombardi e di Agostino Marianetti e una prefazione di Sandro Pertini. Il libro termina con una nota abbastanza esauriente sulle fonti da cui ricavare notizie per una biografia di Fidia, sulla sua produzione e su quanto è stato scritto su di lui.

Per quanto riguarda gli scritti di Fidia Sassano, è utile attingere anche dalla nuova serie della “Critica Sociale” rinata nel secondo dopoguerra, particolarmente sul tema dell'unità socialista.

U.A.G.

Sassari

Provincia sarda comprendente 82 comuni su un'estensione di 7.520 kmq e con una popolazione di oltre

430.000 abitanti (di cui 120.000 nel capoluogo]. Alla confluenza di importanti vie di comunicazione, Sassari è un attivo centro commerciale e, lungo la costa, ha visto sorgere negli ultimi decenni una fiorente industria turistica.

Movimento democratico e socialista

All’inizio del secolo era una delle due provincie in cui era divisa la Sardegna: essa comprendeva dunque non solo metà d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 178

Brano: [...]veva mantenuto viva nel paese la voce socialista ».

Anche se le sue giustificazioni non vennero accettate dagli antifascisti, nel 1953 una delegazione della C.G. I.L., della C.I.S.L. e dell’U.I.L. si recò a fargli visita nella sua casa milanese dove giaceva malato. Alla sua morte, gli furono tributati riconoscimenti per l’iniziale opera di costruzione del movimento sindacale italiano, di cui era stato certamente un artefice.

Bibliografia: “Critica Sociale” del 20.1.1954; “Corriere Mercantile” del 16.11.1962; Aldo Garosci, La vita di Carlo Rosselli, voi. Il, pag. 138; R. Rigola, Partiti politici e sinda

178



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 451

Brano: [...] Savona. Dal 1964 militò nel P.S.I.U.P.

I fatti del 1926 sono rievocati nel dramma

II processo di Savona, messo in scena nel 1965 dal Teatro Stabile di Genova, con la regia di Luigi Squarzina.

Luzzatto, Gino

N. a Padova il 9.1.1878, m. nel 1964; economista e storico. Professore di storia economica e rettore dell’istituto superiore di economia e commercio « Ca’ Foscari » di Venezia, membro dell’Accademia dei Lincei, collaborava alla « Critica Sociale » di Filippo Turati. Nel 1925 i fascisti

lo cacciarono con la violenza dal Rettorato.

Arrestato nel 1938 con Lelio Basso, Ugo La Malfa e altri collaboratori del settimanale antifascista Pietre, nello stesso anno fu costretto ad abbandonare l’insegnamento in seguito alla promulgazione delle leggi razziali fasciste (v. Antisemitismo). Dopo la Liberazione fu nuovamente rettore di Ca’ Foscari, fino a quando andò a riposo per raggiunti limiti di età.

Autore di numerose opere di storia economica, tra cui: I banchieri ebrei in Urbino (Padova, 1903); La cronaca di Dino Compagni (Milano, 1904[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 409

Brano: [...]m. a Sarno (Salerno) il 10.1.1943.

Aderì fin dall’adolescenza al movimento socialista, partecipando poi al gruppo di giovani intellettuali re

dattori del battagliero settimanale napoletano La propaganda, che egli diresse dal 1904 al 1906.

Militante nell’ala « rivoluzionaria » del Partito socialista, la rappresentò come relatore nei congressi di Imola e di Bologna. Membro della Direzione del partito e attivo pubblicista, collaborò alla « Critica Sociale », alla « Rivista Popolare » di Napoleone Colajanni, al « Viandante » di Monicelli e all’« Avanti! ».

Nel 1902 pubblicò il saggio Indirizzo poi ititi co del partito socialista, nel quale combattè la politica di Filippo Turati, sostenendo tesi intransigenti e rivoluzionarie.

Trasferitosi a Venezia come insegnante di letteratura inglese in quell'istituto universitario, partecipò attivamente al movimento socialista locale. Nel 1914 fu interventista e volontario di guerra, ma lungi daH’abbandonare l’ideale socialista, poco dopo la fine del conflitto, nel libro La conferma del marxismo (Ediz[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 239

Brano: [...]r iniziativa di Linda Malnati, Giuditta Brambilla, Carlotta Clerici). Nel 1890 la Kuliscioff tenne una conferenza su « Il monopolio dell'uomo », poi pubblicata in opuscolo.

Nel 1891 partecipò alla fondazione del Partito dei lavoratori italiani e fu presente al Congresso internazionale socialista di Bruxelles. Al congresso di Genova (1892), fu suo l’o.d.g. che respingeva le tendenze operaiste esposte da Alfredo Casati. L’anno prima era nata la Critica Sociale (v.) diretta da Turati e da lei stessa: in 35 anni vi scrisse solo una decina di articoli, ma molti altri pezzi, a firma TK oppure Noi, non erano che il frutto della sua assidua e stretta collaborazione con Turati, di cui divenne consigliera e giudice ascoltata. Non solo la produzione politica di Turati, ma anche quella dei giovani amici (Claudio Treves, Ivanoe Bonomi etc.) che frequentavano in quegli anni la sua casa, risentivano fortemente dell’influenza di Anna Kuliscioff.

In carcere

Durante la repressione crispina del 1894 Anna Kuliscioff fu relegata per molti mesi al confino.

Al[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Critica Sociale, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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