Brano: [...]più arretrate e predatorie di latifondismo, già agli inizi del secolo Potenza si organizzò, nei suoi servizi, nelle sue professioni e nelle sue stesse lotte sociali, non solo come luogo di dominio e di estorsione della rendita, ma anche di alta mediazione politica.
L'influenza di Cliccotti
A conferire al capoluogo la struttura di città di potere fu la legge
speciale Zanardelli del 1904 che, complessa nelle sue ambizioni di provvedere al credito agrario, ai miglioramenti fondiari, alle sistemazioni idrogeologiche, ai trasporti e alle opere pubbliche, al risanamento degli abitati e perfino alle incentivazioni per investimenti manifatturieri, anche se modesta nei suoi effettivi risultati, tuttavia consentì ben presto, e in una estrema provincia meridionale, l’apertura di un dibattito, di uno scontro, di una lotta su questioni nevralgiche quali il ruolo dello Stato e la sua organizzazione periferica, l’entità e la direzione della spesa pubblica ai fini dello sviluppo.
La Cassa Provinciale di Credito Agrario e il Commissariato civile per la B[...]
[...]al risanamento degli abitati e perfino alle incentivazioni per investimenti manifatturieri, anche se modesta nei suoi effettivi risultati, tuttavia consentì ben presto, e in una estrema provincia meridionale, l’apertura di un dibattito, di uno scontro, di una lotta su questioni nevralgiche quali il ruolo dello Stato e la sua organizzazione periferica, l’entità e la direzione della spesa pubblica ai fini dello sviluppo.
La Cassa Provinciale di Credito Agrario e il Commissariato civile per la Basilicata con il suo apparato burocratico speciale, istituiti appunto dalla legge Zanardelli e puntualmente rifinanziati a ogni scadenza, non solo modellarono un particolare sistema di potere, ma rappresentarono a lungo un punto di riferimento obbligato delle lotte sociali e politiche nella regione.
I socialisti potentini raccolti» intorno a Ettore Ciccotti (v.) e al giornale del nipote RaffaeJJo Pignatarì (« La Squilla »), che nel 1902 da Potenza tentarono l’organizzazione di un movimento socialista regionale, pertanto rivolsero subito la loro attenzione [...]
[...]lia per il socialismo.
Nell’attività dei socialisti potentini, largamente influenti e decisivi per l’organizzazione dei circoli delle leghe delle cooperative del movimento socialista in tutta la provin
cia, si combinarono così il lavoro di sindacalizzazione dei pubblici dipendenti con l’organizzazione di leghe artigiane e cooperative, la battaglia per la conquista dei municipi con la polemica contro l’orientamento creditizio della Cassa di Credito Agrario e la specialità prefettizia del Commissariato civile, con l’ambizione di democratizzare, attraverso le istituzioni, l’intera società regionale. Quasi una marcia aH’interno delle istituzioni che, tuttavia, appiattendo l'iniziativa e le lotte al livello della mediazione politica e dello scontro elettorale, non solo omologò socialisti potentini e radicalnittiani (v. Nitti, Francesco Saverio) portandoli convinti sulle posizioni riformiste di Leonida Bissolati, ma ne facilitò (cosa ben più grave) l’approdo al blocco patriottardo e nazionalista che, in Basilicata, gestì la guerra e il dopoguerra, s[...]