Brano: [...]ai grati / se sull'Arno ci vuol mandar. — Vero è ben che, se il greco non mente, / « spiaggia bella » risuona Galati (a): / ma le case, le spose ed i nati / « spiaggia bella » ci fanno obliar. — Dalla terra fiorita d'aranci / voli dunque a Fiorenza ed a Pisa / voli in duplice foglio divisa / la parola che mai non menti.
E. PAOLO LAMANNA
(a) Kali. akté
206 VARIETÀ E DOCUMENTI
Io non fui a Messina negli anni '2122 e Camagna lo conobbi a Coreglia dove raggiungeva gli amici. Coreglia Antelminelli, un paese della Garfagnana in splendida posizione dove per molti anni (press'a poco dal '15 al '26) si raccoglieva d'estate una compagnia di uomini quali Marchesi, mio padre, Guido De Ruggiero, Lamanna, Carrà, Mancini, Calò e tanti altri. Marchesi alloggiava in una modesta pensione al « Piantaio » che è la piazza bassa del paese, dalla Leontina. Ha scritto una pagina presso che ignota dal titolo, appunto, « Leontina » [numero unico 1° premio di poesia « Coreglia », Coreglia Antelminelli, 25 agosto 1956]. Ho visto la Leontina fino ad un paio di anni fa quando anche lei mori: mi ra[...]
[...]e della Garfagnana in splendida posizione dove per molti anni (press'a poco dal '15 al '26) si raccoglieva d'estate una compagnia di uomini quali Marchesi, mio padre, Guido De Ruggiero, Lamanna, Carrà, Mancini, Calò e tanti altri. Marchesi alloggiava in una modesta pensione al « Piantaio » che è la piazza bassa del paese, dalla Leontina. Ha scritto una pagina presso che ignota dal titolo, appunto, « Leontina » [numero unico 1° premio di poesia « Coreglia », Coreglia Antelminelli, 25 agosto 1956]. Ho visto la Leontina fino ad un paio di anni fa quando anche lei mori: mi raccontava tante cose su Marchesi, con affetto (« servire quell'uomo è come servire sul velluto ») e, tra l'altro, la ragione sconosciuta per cui Marchesi non volle, secondo lei, tornare piú a Coreglia. Passava un drappello di camicie nere sulla piazza bassa, il Piantaio, e pretendeva che i presenti (Marchesi, il babbo, De Ruggiero, non so se altri) salutassero romanamente: al loro rifiuto uno d'essi scagliò loro addosso una zolla di terra colpendo Marchesi. Ma che Marchesi non sia piú tornato a Coreglia non direi: in una lettera alla Erse (L. 9931) dice: « ... il 16 sarò a Coreglia da Leontina che mi prepara la camera della signorina Erse... ». Per il gatto Mammy di Leontina scrisse questo gustosissimo epitaffio: « Montana ab origine extortus / felinae gentis facile princeps / Mamurius Catus / Leontinae dominae in deliciis fuit / sapientia formaque praecellens. / Diu iacuit qui sempre iacebit / hoc tantum bestia potest » (CM, p. 68). Esiste un gruppo, non so di che consistenza, di lettere di Marchesi a Leontina, ma non siamo mai, né io né gli amici coreglini, riusciti a farcele dare o anche solo mostrare.
Estate 1939: conosciamo le preoccupazioni di tutti ed è facile i[...]