Brano: [...]ditando, tornò a portarlo alle labbra. Una buona grappa, distillata nella cantina di casa,. una grappa di pura vinaccia, brucia alle prime sorsate. Bevine un altro poco. Non brucia più. Bevine ancora. Più ne bevi, più ti sembra di bere acqua fresca. « Puoi aver preso molto, puoi aver preso poco; la cosa non cambia ».
« Cambia si », disse César.
« Non cambia », disse Salomone. « Uno che vive in una grande.
QUESTIONE DI PRATI 83
città, o ha il conto in banca o è un disgraziato. Uno di noi, o è padrone sulla sua terra o è un disgraziato ».
« Certo », scattò sù il ragazzo Attilio. « Certo. È un disgraziato ». « Tu sta zitto », disse César.
« Mettiamo che hai preso mezzo milione », disse Salomone. Fece una pausa e scrutò in viso César. César non reagì. Ce l'aveva con Attilio. Quel moccioso si permetteva di dare del disgraziato a uno che poteva essere suo padre. « Mezzo milione », ripeté Salomone dopo aver preso un'altra sorsata di grappa. « È poco? È molto? Nessuno potrebbe rispondere. Cos'è mezzo milione? È un numero ».
« Sono soldoni »[...]
[...]».
César si alzò di scatto. La testa gli girava. Andò alla credenza, vi si appoggiò, schiena agli altri due. Premeva il petto contro la credenza, sentiva il gonfio delle banconote sotto la giacca. Rimase silenzioso alcuni minuti. Quindi, senza voltarsi: « Non avete sentito? Devo prendervi a calci nel culo? ».
Il ragazzo Attilio si sollevò sulle natiche. Cercava di incontrare almeno uno dei due occhi di Salomone, di fargli un cenno. Si rendesse conto, Salomone, che con César in quello stato non c'era da scherzare. Salomone si sollevò anch'egli, pull il piano dello sgabello con il fazzoletto da naso, tornò a sedersi. Il ragazzo Attilio si senti finito in una gabbia di matti. Rimase con le natiche e le mani sull'orlo della panca, pronto allo scatto. Misurava la distanza fra sé e la porta, non perdeva una mossa di César.
E allora, Attilio ? », disse Salomone. Si pizzicava il pantalone all'altezza del ginocchio, scuotendo la testa. Fingeva di crucciarsi per i suoi pantaloni senza piega. « Cosa aspettiamo a togliere il disturbo al
90 GIOVANN[...]
[...]e nozze di Cana, aveva mutato l'acqua in vino; perciò veniva considerato protettore degli ubriachi. `Se mi tiri fuori di qui, non ti dò fastidi per il resto della mia vita. Non bevo più. Te lo giuro sulla testa di mio padre'.
Poiché era giunto al limite della resistenza, decise di dare a San Wuilliermo un termine. Avrebbe contato fino a dieci. Se entro quel termine non accadeva nulla, avrebbe deciso che San Wuilliermo era un volgare truffatore. Contò fino a dieci. Gli concesse una proroga e ricontò da uno a cinque, poi da uno a tre. Allora si accorse che dalla piazza saliva un brusio più fitto, rotto da voci più alte. Fece l'ultima cosa che gli restava da fare: si volse. Laggiù, tra i bagliori delle lanterne, una folla lo aspettava. Era una folla immobile. Oppure ondeggiava. Una delle due, la cosa non cambiava, la folla lo tirava giù.
Nel medesimo istante in cui, sparato da Cyprien Berthod, un colpo di fucile '91 raggiungeva la mucca a mezzo la fronte e l'abbatteva, César Borgne, mollata la presa, piombava giù senza un grido.
XIII
« Grappa », sospirò. Era caduto nel triangolo fra cam[...]