Brano: [...]ubblicitaria di ispirazione colonialista apparsa sull’« Illustrazione Italiana » (1914)

alla conquista dei deserti africani.

I socialisti impostarono la loro campagna per la pace chiedendo che

lo Stato, anziché preparare imprese di aggressione all’estero, elevasse le condizioni' di vita dei lavoratori e ne accrescesse la capacità di acquisto, favorendo in tal modo la produzione nazionale.

Per ammansire i socialisti, il presidente del Consiglio Giovanni Giolitti annunciò la presentazione di un progetto di legge per il suffragio universale (che fu infatti approvato nel 1912), ma la manovra non sortì grande effetto: l’opposizione alla guerra da parte dei lavoratori continuò, anche se le proteste, ben arginate dai riformisti, si limitarono alla proclamazione di uno sciopero generale (27.9.1911). La manifestazione ebbe piena riuscite, ma quando le avanguardie di sinistra proposero la continuazione dello sciopero per impedire lo scoppio della guerra, la Confederazione generale del lavoro si affrettò a pubblicare un manifesto per precisare che lo scio[...]

Brano: [...]lTU.S.I. essi giunsero in seguito aH'atteggiamento tenuto dalla C.G.L. di fronte alla guerra di Libia e alla verifica della debolezza delle proposte confederali nel corso della pesante crisi economica seguita aH’impresa libica.

Le ingenti risorse finanziarie impegnate per la guerra avevano praticamente assorbito tutti gli investimenti necessari per far decollare il piano di opere pubbliche di bonifica che era stato promesso dal presidente del Consiglio Giovanni Giolitti, quindi la disoccupazione dilagava mentre risultavano compietamente infondate le possibilità di lavoro prospettate in Libia.

La risposta popolare a questi problemi non era uguale in tutto il Paese: laddove più radicata era la presenza del sindacalismo rivoluziona

240