Brano: [...]ribaldi del Biellese.

Dopo la Liberazione è stato uno dei dirigenti dell’A.N.P.I. di Genova e di Biella.

Antonini, Luigi

N. ad Avellino nel 1879. Subito dopo la guerra 191518 emigrò negli Stati Uniti; divenne cittadino americano e mantenne sporadici rapporti con i fuorusciti antifascisti. Presidente del Consiglio italoamericano del lavoro e della Locale 89, sindacato di lingua italiana nella città di New York, nell’ottobre 1935 portò al Congresso di Bruxelles (v.) l’adesione di 200.000 lavoratori italiani emigrati in America.

Dopo la Liberazione, si batté per la rottura del patto d’unità d’azione esistente tra socialisti e comunisti, per l’adesione dell'Italia al Patto atlantico (v.) e per la scissione socialdemocratica, di cui fu anche il principale finanziatore.

conda guerra mondiale, fu inviato con formazioni alpine in Albania e poi in Montenegro.

L’8.9.1943 si schierò immediatamente nelle file della Resistenza e fu tra i primi combattenti nelle formazioni partigiane del Cuneese, alla testa di coraggiose azioni. Comandante di un repart[...]

Brano: [...]

Operaio, n. a Venzone (Udine), iscritto al Partito comunista dal 1923, in quello stesso anno venne arrestato con altri 164 antifascisti friulani per aver lottato contro lo squadrismo fascista. Rilasciato dopo sei mesi di carcere, venne nuovamente arrestato e imprigionato per altri tre mesi. Nel 1925 espatriò clandestinamente in Francia e continuò a svolgere attività politica nelle fila dell’antifascismo.

Nel 1936 partecipò come delegato al Congresso di Bruxelles contro la guerra di Abissinia. Nel 1936 accorse tra i primi in Spagna, dove combattè fino al marzo 1939 come ufficiale nella Brigata Garibaldi. Rientrò successivamente in Francia, dove partecipò alla Resistenza contro le forze di occupazione tedesca. Nel 1942 fu incaricato dall 'Ufficio estero del P.C.I. di organizzare i passaggi clandestini dei dirigenti

comunisti che rientravano in Italia. Nel 1944 tornò egli stesso in patria per prendere attivamente parte alla Guerra di liberazione e divenne comandante di una Brigata Garibaldi in Lombardia.

Il 5.5.1945, insieme ad altri partigiani, p[...]

Brano: [...]uscirono a dar vita a grandi manifestazioni (pur tentate nel 1928 per la morte di Enrico Griffith), assicurarono una continua presenza antifascista con scritte murali, manifesti, volantini, bandiere rosse issate nei punti più elevati della città. Nonostante la sorveglianza poliziesca, i comunisti parmensi furono sempre presenti con un proprio rappresentante alle assisi più importanti del Partito: nel 1926 a Lione, nel 1931 a Colonia, nel 1935 al Congresso di Bruxelles contro l’avventura imperialistica italiana in Africa.

Malgrado le numerose cadute, i comunisti erano presenti in molte aziende: vetrerie Bormioli; officine meccaniche Barbieri, Luciani, Manzini, Calvi, calzaturifici Zanlari, Balzarmi, Scalo Merci F.F.S.S.; tipografia Fresching; pastificio Braibanti, nonché fra i netturbini e i vigili del fuoco.

« L’attività — scriverà Dante Gorreri — non si limitava alla città ma si estendeva anche a Fidenza, Salsomaggiore, Sala Baganza, Cortile San Martino, San Lazzaro, San Pancrazio, Fornovo Taro. I collegamenti erano tenuti tramite Aurelio Ronzoni di[...]

Brano: [...]vi porto il lavoro e la gloria! Il fascismo agita i magri, sudati, insanguinati risparmi che i braccianti, i manovali, i contadini, inviati in Africa a costruire strade per la guerra, inviano a casa, per tentare di illudere le masse sulle ricchezze, sul lavoro, sulla terra che il popolo italiano può trovare in Abissinia. [...]

Noi sappiamo che questa guerra è la guerra del fascismo, non delI'Italia, non del popolo italiano. L’abbiamo detto al Congresso di Bruxelles: essa è la conclusione di 13 anni di dittatura fascista e di asservimento delle masse popolari agli interessi e al dominio di un pugno di sfruttatori e di parassiti. Essa è il punto di arrivo dell’esasperato sciovinismo fascista e lo sbocco delle campagne demagogiche con cui il fascismo ha cercato di ingannare le masse; essa è l’estremo tentativo della dittatura di consolidare le sue basi minacciate sugli allori insanguinati di una vittoria militare: essa getterà nel baratro di una campagna lunga e difficile le già scarse riserve dell'Italia.

Noi sappiamo che questa guerra, vittoriosa

o[...]

Brano: [...] 1928 fu condannato dal Tribunale speciale a

8 anni e 10 mesi di reclusione; liberato in seguito ad amnistia, fu successivamente confinato a Ventotene. Dopo I’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione e fu tra gli organizzatori della Resistenza nel Veneto.

Bruxelles, Congresso di

Assemblea antifascista svoltasi nella capitale belga dal 12 al 13 ottobre 1935, dieci giorni dopo l’inizio dell’aggressione fascista all’Etiopia (v.). II Congresso di Bruxelles fu un avvenimento importante nella storia dell’antifascismo, perché si svolse in un momento cruciale della storia italiana e rappresentò la prima grande manifestazione unitaria dei movimenti antifascisti e, in generale, di tutti gli italiani all’estero.

II congresso era stato preparato da una lunga serie di prese di posizione del movimento antifascista di fronte alla preparazione dell’aggressione. Fin dal febbraio 1935 i due partiti della classe operaia, P.

C.l. e P.S.I., legati dal patto di unità di azione, avevano lanciato un manifesto col motto « Né un uomo né un soldo per le avventu[...]